CinemANIMEshōn: il programma della seconda giornata
Dalle ore 19:00 alle 20:15, presentazione e prova di giochi moderni sul tema mistero a cura della Tana dei Goblin. I giochi, tra i quali Dixit, Il Sesto Senso (Mysterium), Nome in Codice, Insoliti Sospetti, Deckscape, Unlock, 13 Indizi, Decrypto, si baseranno sulla stimolazione del ragionamento logico, dello spirito d’osservazione e del pensiero laterale.
A seguire, alle ore 20:45, la proiezione di uno dei capolavori firmati da Hayao Miyazaki “Arsenio Lupin III – Il castello di Cagliostro” del 1979. Le attività e la proiezione sono adatte dai 10 anni agli adulti.
Ingresso:
- 5€ per la visione del solo film;
- 8€ comprensivo di film e gioco.
Arsenio Lupin III – Il castello di Cagliostro
Arsenio Lupin III – Il castello di Cagliostro, regia Hayao Miyazaki, 1979. Primo film nella storia del cinema di animazione a essere presentato al Festival di Cannes nel 1980.
Dopo un colpo al casinò che non ha portato i risultati sperati, Lupin e Jigen decidono di impossessarsi delle preziose matrici che un potente falsario, il Conte di Cagliostro, tiene nel suo castello. Arrivati sul posto, però, i due si imbattono nella bella Clarissa, promessa sposa in fuga dal crudele Conte che la desidera per meri motivi di interesse. Seppur braccato da Zenigata, Lupin aiuta la ragazza e si trova quindi costretto a dover affrontare un nemico insidioso.
Dei tanti film dedicati alle avventure di Lupin, Il Castello di Cagliostro è il più amato, ricordato, apprezzato e, col passare degli anni, è diventato una vera pietra miliare del cinema di animazione giapponese. Nonostante siano passati oltre venticinque anni dalla sua realizzazione, Lupin III – Il Castello di Cagliostro riesce ancora a entusiasmare, divertire e stupire, grazie a una sceneggiatura brillante e ben bilanciata, ironica e irriverente e a una realizzazione tecnica, scevra da contaminazioni “tecnologiche”, ma che lascia ancora oggi a bocca aperta.
Il progetto: CinemANIMEshōn
Con la seconda edizione, la rassegna CinemANIMEshōn affronta come, lo sguardo del Giappone attraverso gli anime, hanno guardato all’Europa. La scelta di dedicare la rassegna agli anime, genere nato alla fine degli anni ’70 in Giappone, avviene perché già dalla sua nascita ha avuto un indiscusso fascino in Europa, diventando uno dei generi di riferimento per le generazione degli anni ’70 e ’80, per poi aumentare la propria diffusione e popolarità sino ai giorni nostri.
Si tratta di un genere intergenerazionale, di un fenomeno mediatico che ha saputo imporsi sia con produzioni di forte impatto mediatico che vere e proprie opere d’arte. Fenomeno coronato da un lato, dal Leone d’oro alla carriera per H. Miyazaki, e dall’altro dalla presenza sempre maggiore sui network degli anime contemporanei come di quelli passati.
La produzione di anime e di fumetti giapponesi negli anni ’70/’80 mutaa e prende ispirazione sia dai grandi classici della letteratura di genere europea, offrendo nuovi sguardi sui classici che hanno formato intere generazioni, sia dai nuovi autori e autrici contemporanei pluripremiati come: Jule Verne, Maurice Leblanc, Alexander Key, Arthur Conan Doyle, Mary Norton, Ursula Le Guin, etc.
Contemporaneamente gli anime hanno saputo toccare alcuni dei grandi momenti storici europei e mondiali: dalla rivoluzione francese sino alla nascita dell’industria contemporanea, per poi preseguire sino alla seconda guerra mondiale, con naturalmente una produzione puntuale legata alle bombe di Hiroshima o ancora a fenomeni sociali odierni, come quelli legati alla sessualizzazione precoce dei minori.
Troveranno spazio giochi da tavolo contemporanei, scelti tra quelli importanti e premiati, esperienze immersive ludiche ispirate alle nuove tendenze canadesi e statunitensi, giochi di narrazione fedeli alle nuove produzioni europee. Ampio spazio sarà dato anche alla musica in rapporto con il cinema, sempre nel dialogo tra Europa e Giappone.
Gli anime hanno ormai una diffusione sempre maggiore pur limitandosi a fenomeno di nicchia. Per questo la rassegna vuole offrire e far scoprire le grandi produzioni cinematografiche per poter aiutare lo spettatore e costruirsi un alfabeto utile a saper selezionare le produzioni attuali, scoprire la storia degli anime e affrontare le grandi tematiche ad essi connesse.
Gli obiettivi della rassegna
In generale la rassegna si propone di:
- far conoscere i grandi classici degli anime;
- offrire uno spaccato storico della produzione;
- connettere i grandi classici alla produzione contemporanea;
- creare un ponte intergenerazionale tra gli attuali genitori, fruitori degli anime degli anni ’80, e quelli conosciuti dagli attuali minori;
- costruire un dialogo tra le espressioni crossmediali nate intorno agli anime;
- diffondere la cultura del cinema di animazione;
- rafforzare il rapporto letteratura-cinema.
Le fasi del CinemANIMEshōn
CinemANIMEshōn si suddivide in due momenti:
- lo sguardo del Giappone sulla letteratura di genere;
- lo sguardo del Giappone sui grandi fenomeni storici avvenuti in Europa.
Lo sguardo del Giappone sulla letteratura di genere
Uno sguardo innovativo, quello degli anime, che ha permesso all’Europa di vedersi sotto una nuova luce letteraria e immaginifica. Il genere giallo e mistery sarà raccontato attraverso l’anime Arsenio Lupin III, opera del pluripremiato H. Miyazaki, toccando così un classico del genere francese.
La fantascienza, attuale genere imperante nella produzione cinematografica, troverà spazio con una maratona dedicata a Conan – Il ragazzo del futuro per i suoi quarant’anni. Una serie anime che ha saputo raccontare abilmente la paura dei grandi conflitti nucleari, anche ai più piccoli, costruendo delle icone tutt’ora pregnanti. L’opera si ispira al romanzo di Alexander Key, toccando così anche la produzione russa.
Le opere di Jules Verne saranno rappresentate in ben due film. Questo perchè i libri dell’autore francese, da oramai 40 anni, sono fonte di ispirazione per le produzioni nipponiche. Basti pensare che ha ispirato fenomeni mondiali come lo steampunk, altamente diffuso tra i giovani e che dagli anni Novanta permea la produzione nipponica. Al riguardo saranno presenti ben due film:
- “Nadja e il mistero di Fuzzy”, dello studio Ghibli, la casa di produzione di H. Miyazaki;
- “Steamboypunk”, film manifesto generazionale del moderno steampunk.
La fantascienza, genere che ha saputo raccontare il futuro e il contemporaneo attraverso le grandi distopie, trova spazio nella rassegna anche con il primo film di Capitan Futuro ispirato all’opera di Edmond Hamilton, permettendoci così di toccare anche il Regno Unito. Un anime dai forti contenuti ambientalistici, capace di creare un’icona presente nell’industria cinematografica da ben 41 anni.
In ultimo sarà dato spazio al fantasy, uno dei generi letterari attualmente più venduti, attraverso il film “Final Fantasy the spirit within”. Il film nasce connesso a uno dei videogiochi più longevi e diffusi al mondo. Per questo motivo la proiezione sarà seguita da una maratona video ludica.
Lo sguardo del Giappone sui grandi fenomeni storici avvenuti in Europa
La seconda parte della rassegna sarà incentrata sui tre grandi fenomeni della storia contemporanea europea, raccontata dagli anime: le grandi dittature; la seconda guerra mondiale; la solitudine delle grandi metropoli.
Le grandi dittature saranno raccontate attraverso la versione animata di un grande classico del cinema mondiale: “Metropolis”. La versione anime ha saputo avvicinare adulti e bambini alle riflessioni presenti nell’opera di Fritz Lang, contestualizzandolo ai giorni nostri.
La seconda guerra mondiale e lo scoppio della bomba su Hiroshima troverà spazio grazie a “Una tomba per le lucciole”, lungometraggio del pluripremiato Isao Takahata. L’appuntamento sarà dedicato agli adolescenti e agli adulti, così da poter affrontare un dialogo adatto al tema. Le trasformazioni culturali ed economiche dei giorni nostri, con il grande divario tra poveri e ricchi, e l’allontanarsi dai grandi valori è il tema dell’anime Tokyo Goodfathers, la cui ambientazione giapponese permette la giusta distanza per il riconoscersi delle problematiche nelle città europee.
In ultimo, “La storia della principessa splendente” permette di toccare l’ultimo tassello mancante, tra quelli principali: il rapporto tra spiritualità e leggende in Giappone.
Chiusura della rassegna
L’ultimo appuntamento è un manifesto del rapporto artistico crossmediale tra Europa e Giappone, grazie ai video clip realizzati da Leiji Matsumoto per il gruppo musicale Daft Punk. I quattro video costituiscono un film. suddiviso in quattro parti, che saranno proiettate insieme, così da dare modo allo spettatore di godere di un’opera priva di parole, in cui la narrazione è affidata alla musica e alle immagini.
La calendarizzazione è stata costruita come un percorso di crescita dello spettatore, attento ad uno studio filologico e a una contestualizzazione storica e artistica.
Formazione dello spettatore
Gli spettatori saranno accompagnati in ogni proiezione attraverso delle attività di divulgazione, che avverranno prima e dopo le proiezioni. Esperti divulgatori si occuperanno di contestualizzare ogni film e successivamente di attivare e rispondere ad eventuali domande.
Ogni proiezione sarà seguita da un’attività ludica, che permetterà di continuare a riflettere attivamente sulle tematiche affrontate dagli anime. Saranno attività fruibili contemporaneamente tanto dagli adulti quanto dai bambini, nell’ottica di far vivere il grande cinema come momento intergernerazionale.
Gli altri 10 appuntamenti della rassegna si svolgeranno sempre presso lo Spazio OSC secondo il seguente calendario:
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