La maggioranza in Consiglio regionale, sin dal suo insediamento, ha pensato soltanto a distruggere quanto fatto dai precedenti governi regionali, senza considerare equilibri esistenti e sedimentati che, se razionalizzati, potrebbero dare risposte nell’immediato. La Giunta continua a pensare ai propri interessi, come la costruzione di un nuovo ospedale, tralasciando quelle che sono le necessità del nostro quotidiano. Vengono ignorate le esigenze dei pazienti, che chiedono soltanto di essere curati adeguatamente e nei tempi previsti per le singole patologie.
L’assessore Nieddu e tutta la Giunta dovrebbero ascoltare attentamente i medici che stanno denunciando le storture che deriverebbero da un eventuale accorpamento dei tre ospedali Businco, Microcitemico e Policlinico Universitario. Un sistema di lavoro collaudato verrebbe mandato in frantumi e non si capisce a quale scopo. Di sicuro non per il bene di malati, familiari, medici, infermieri e OSS.
Così la consigliera regionale del M5S, Carla Cuccu, attacca il progetto di riforma sanitaria, evidenziando quanto stoni con le attuali condizioni degli ospedali cagliaritani, abbandonati anche nella cura delle strutture interne e esterne, come l’Oncologico.
L’area dell’ospedale Oncologico dedicata all’antincendio è indecente, piena di sterpaglie che se prendessero fuoco rappresenterebbero un grosso problema per tutti; i giardini e le aiuole circostanti sono disadorni e in balia dell’incuria più totale. L’ospedale è in un evidente stato di abbandono che influisce negativamente nella reattività psicologica di tutti gli operatori oltre che dei pazienti. Gli utenti sono costretti a un calvario: attese infinite, sala d’attesa con poltroncine in numero insufficiente, ascensori non funzionanti. Il problema maggiore è infatti la struttura, vecchia e inadeguata.
Tutti abbiamo urgenza di risposte concrete – conclude Cuccu – che restituiscano un contenuto all’art 32 della Costituzione, il diritto alla salute. Chi ieri avrebbe dovuto fare opposizione davanti alla riforma della sanità varata dalla precedente Giunta, oggi è al governo e si preoccupa solo di distruggere ulteriormente senza garantire servizi efficienti. Non viene dato valore al parere di medici, infermieri e OSS che con abnegazione e senso del dovere tutti i giorni rinunciano ai loro diritti di lavoratori non guardando l’orologio per mettere al primo posto le necessità dei tanti, troppi malati che attendono. Gli stessi medici che oggi denunciano gli aspetti negativi di un eventuale accorpamento. Un grido d’allarme che deve essere ascoltato.