Per far fronte a questa emergenza, come previsto dai piani di controllo della fauna selvatica, l’Amministrazione Provinciale sta procedendo a installare, su alcuni tratti stradali, dispositivi innovativi per la prevenzione degli incidenti che, attraverso centraline di segnalazione e messaggi luminosi e sonori, eviti il passaggio in strada di animali selvatici e allerti gli automobilisti dell’eventuale pericolo.
Dispositivi anti-incidente: come funzionano?
Il sistema basato su tecnologia radar e sensori termici, completamente autonomo dal punto di vista energetico, riesce a individuare la presenza di un animale in prossimità del bordo stradale, potenzialmente pericoloso per l’incolumità di chi viaggia, attivando una segnalazione luminosa che avvisa l’automobilista del rischio imminente, invitandolo a rallentare.
Se l’automobilista non dovesse rallentare, si mette in funzione un sistema di dissuasione acustica per fare allontanare l’animale. Il segnale acustico riproduce l’abbaiare di un gruppo di cani, con i rumori di una battuta di caccia al cinghiale, e ha la funzione di spaventare la fauna selvatica.
Dove sono stati installati?
Al momento, fa sapere il Settore ambiente della Provincia, i sistemi di prevenzione sono stati installati su due tratti stradali, in particolare uno sulla strada S.P. 34 per Stintino, in prossimità delle saline, e l’altro sulla strada S.P. 54, in prossimità della piana di Sant’Imbenia e dell’area demaniale delle “Prigionette“, all’interno del Parco di Porto Conte ad Alghero.
Sulla strada per Stintino, il sistema è stato introdotto per ridurre gli incidenti provocati soprattutto dalla presenza di cinghiali, visto il loro numero e la propensione, sempre più accentuata, ad attraversare le strade per spingersi nelle zone abitate, mentre nella strada per Capo Caccia il sistema sarà utile soprattutto per prevenire gli incidenti provocati dalla presenza dei daini oltre a quella dei cinghiali.
Sono affidabili?
I sistemi sono doppiati su ogni strada in modo che possano intervenire in ogni senso di marcia e si attivano solo quando c’è un reale rischio di impatto con il veicolo, questo per evitare processi di assuefazione degli automobilisti e della fauna alla presenza delle segnalazioni semaforiche e/o acustiche.
I dispositivi, testati nell’ambito di un progetto comunitario denominato “Life Strade”, sono da tempo impiegati con successo lungo le strade di 5 province italiane, coinvolte nel progetto, nelle regioni Marche, Toscana ed Umbria.
Tutte le attività dei sensori vengono trasmesse in tempo reale alla Provincia attraverso una piattaforma informatica, che permette di monitorare a distanza il corretto funzionamento del sistema, i sinistri evitati grazie all’attivazione dei dispositivi oltre alla rilevazione dei dati riferiti a tutti gli animali registrati dai sensori, dati utili per migliorare la gestione della fauna selvatica sul territorio.