La scaletta di appuntamenti prende il via alle 10 nelle stradine di Neoneli, dove sono di scena in un’esibizione itinerante, dopo il concerto della sera prima, due membri del gruppo Brinca, Jonathan Della Marianna alle launeddas e Federico Di Chiara all’armonica e voce.
Fino alle 20 è ancora possibile visitare gli stand di artigiani e produttori agroalimentari. Sempre dalle 10 (e fino alle 19), ancora visite guidate a cura dei bambini delle scuole alla Chiesa Parrocchiale di San Pietro, e un appuntamento che si rinnova anno dopo anno: quello con le massaie di Neoneli impegnate (fino alle 13), a Sa ‘Omo ‘e Bona, in una dimostrazione–laboratorio sulle tecnica di preparazione della fregula.
Alle 10.30 (e fino alle 18), in piazza Italia, ritornano il grandi giochi in legno, mentre nella scuola materna Virgo Fidelis, dalle 15.30 alle 17.30, si tiene il laboratorio gastronomico La felicità in cucina.
All’oratorio in via San Pietro si potrà partecipare a varie degustazioni (ognuna al costo di 5 euro): alle 11, è in programma quella del miele con l’esperto Luigi Manias (pluripremiato apicoltore di Ales, erede e continuatore di una lunga tradizione familiare), alle 15 e alle 16.30 quella dell’olio a cura di Giandomenico Scanu (funzionario dell’agenzia regionale AGRIS e esperto olio EVO), mentre Sa ‘Omo ‘e Bona ospita quella dedicata al pane (sempre alle 15 e alle 16.30 al costo di 5 euro).
Alle 13 in piazza Barigadu arriva il momento del pranzo tipico di Neoneli all’insegna de sa fregula istuvada e sa cassola: nel primo piatto la tipica pasta di semola viene cotta in brodo e condita col pecorino e lo strutto; il secondo è a base di carne di pecora. Le degustazioni costano 10 euro per la fregula più la cassola, più il vino; si pagano invece 6 euro per la fregula più il vino oppure per la cassola più il vino.
Poi, alle 17, prende il via l’ultimo evento in scaletta di Licanìas e Lichitos: si balla “a passu ‘e tres” in piazza Barigadu, con il Coro a tenores Cultura Popolare di Neoneli, prestigiosa istituzione culturale del paese, che in questo 2019 raggiunge il traguardo di quarantatré anni di “storie cantate”, accompagnato da Orlando e Eliseo Mascia alle launeddas, l’organetto diatonico e altri strumenti della tradizione sarda.