Lo spettacolo: “Mistero buffo”
“Mistero Buffo” non è, e non vuole essere, una copia del lavoro di Dario Fo, ma innanzitutto il lavoro di una donna che mette in scena, in modo originale e nuovo, Mistero Buffo. La sua rielaborazione parte da una sensibilità femminile, che non esclude il lavoro del Maestro ma ha, per forza di cose, una direzione espressiva totalmente differente.
Diversi sono inoltre i tempi in cui ci muoviamo e il contesto sociale del nostro presente: con questo Mistero Buffo, l’attrice parte dall’esigenza di condividere una riflessione attuale su alcune dinamiche che ancora oggi, come allora, caratterizzano la nostra società.
L’artista: Elisa Pistis
Elisa Pistis si diploma all’Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine nel 2013. Dopo il diploma, fonda la compagnia teatrale Fronda Anomala insieme ad altri due colleghi, con i quali scrive e mette in scena diversi spettacoli teatrali.
Viene scelta da Marco Baliani per il progetto Human, con Baliani e Lella Costa (produzione 2017), arriva finalista al Premio Candoni per monologhi originali (2015) con il testo “Il mio paese è donna” da lei scritto ed interpretato.
È protagonista della webserie “Live in 5° E“, prodotto da Smemoranda. Lavora come autrice e interprete per Radio Rai Sardegna e come doppiatrice per la Rai.
Gli altri appuntamenti della rassegna, tutti alle ore 20:30.
Venerdì 8 novembre 2019
“Istòs” della Compagnia Teatro Tragodia con L’Effimero Meraviglioso. Testo di Virginia Garau – Regia di Maria Assunta Calvisi – con Rossella Faa, Giulia Giglio, Daniela Melis, Massimo Perra e Carmen Porcu.
Lo spettacolo si ispira alla leggenda riportata da Salvatore Cambosu nel suo libro “Miele amaro”, dal titolo “Il cervo in ascolto“, dove sono presenti elementi fantastici attraverso i quali si racconta la nascita della tessitura in Sardegna e come si è propagata nelle varie zone, assumendo colori e raffigurazioni tipici differenziati.
Lo spettacolo, a volte drammatico, a volte gioioso e fiabesco, altre riflessivo e profondo, racconta attraverso la tessitura il dipanarsi della vita, la costruzione della storia e della tradizione di un popolo. A cucire tutto il grande telaio che racchiude parole, canti, emozioni.
Venerdì 22 novembre 2019
“L’arminuta” del Teatro Stabile d’Abruzzo. Regia di Lucrezia Guidone, con Lucrezia Guidone e Beatrice Vecchione.
“L’arminuta”, una storia che parla di vita, di appartenenza, di amori e di rabbia in un Abruzzo poco conosciuto, ruvido e vero. In prima persona la giovane protagonista narra, seguendo un articolato filo cronologico, con un linguaggio asciutto e intensamente espressivo, la sua insolita storia.
Lei è l’arminuta, la ritornata, colei che da una vita di città, che ha sempre creduto la sua, si trova a tornare nel paesello d’origine alla sua famiglia naturale. Deve così affrontare una vita aspra, in un ambiente povero ed estraneo se non ostile.
Solo la sorella Adriana, di poco più piccola, il fratello grande Vincenzo e il piccolo Giuseppe si distinguono, in modi diversi, in questa famiglia disordinata e confusa, e con loro la tredicenne — di cui non viene mai specificato il nome e che è individuata solo con il soprannome — riesce a stabilire relazioni.
Particolarmente difficile è il rapporto con la madre, anch’essa senza nome, posta a confronto con l’altra madre, quella adottiva, emblema di affetto, cura e protezione. Lei non sa i motivi di questo trasferimento che le segna l’esistenza, tutti sanno ma a lei non hanno detto, perciò mentre narra “L’arminuta” cerca risposta al suo perché dell’abbandono.
Venerdì 13 dicembre 2019
Chiude la Rassegna “Blumen“, della Compagnia L’Effimero Meraviglioso. Regia di Maria Assunta Calvisi, con Miana Merisi e Luigi Tontoranelli
Siamo in un laboratorio in cui si realizzano lavori con fiori. E i fiori, Blumen in tedesco, sono i protagonisti ossessivi di questa pièce. Sono i fiori con tutto il lavoro che esigono, che hanno condizionato, quasi come un incubo, la vita dei due protagonisti. Un uomo e una donna sulla soglia della maturità, due figli gemelli, un maschio e una femmina in età scolare, una casa, una vita tranquilla. Una storia come tante altre.
La narrazione avanza e tra ricordi, qualche schermaglia amorosa e un po’ di gelosia, sentiamo di essere immersi in un ménage del tutto particolare. Così, mentre per tutto il tempo continuano a creare corbeilles, corone e mazzi di fiori, scopriamo che la loro esistenza è chiusa, tormentata eppure felice. I due gemellini non esistono. Parlano di amici che forse non ci sono e i vicini è meglio che non sappiano. Ma che cosa?
Per informazioni:
Associazione Culturale Bocheteatro
Telefono: 0784.203060 / 338.7529106
Gli uffici sono aperti dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle ore 13:30.
Apertura botteghino: la sera dello spettacolo alle ore 19:00.
Costo Ingresso:
- Biglietto Intero € 10 / Biglietto Ridotto € 7 (over 65 / under 25)
- Abbonamento intero a 4 spettacoli € 35 / Abbonamento ridotto a 4 spettacoli € 25
Puoi acquistare i biglietti anche su www.ciaotickets.com oppure: Agenzia CTS a Nuoro c/o Exme in Piazza Mameli n. 1 – telefono: 0784 32490
Attenzione!
Si prega di arriva a teatro in anticipo sull’orario di inizio spettacolo, per permettere un regolare accesso in sala e rispettare la massima puntualità. Ad inizio spettacolo non sarà possibile accedere in sala.
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