Il Questore di Nuoro, Dr. Massimo Alberto Colucci, ha ammonito 2 minorenni che importunavano una coetanea, pubblicando su un noto social network un video nel quale si prendevano scherno di lei. Si tratta del primo caso in Sardegna di applicazione di questa nuova forma di ammonimento, non tanto per la mancanza di situazioni specifiche, quanto per la difficoltà delle vittime stesse a denunciare gli episodi di bullismo alla Polizia di Stato. Grazie alla fitta rete di collaborazione con le famiglie, con le comunità di recupero, con gli istituti scolastici, una giovane vittima di continui soprusi ha trovato il coraggio di raccontare ai poliziotti gli episodi di bullismo di cui era vittima. Gli accertamenti dell’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine hanno consentito di riscontrare i fatti dichiarati dalla giovane. I provvedimenti di ammonimento in materia di cyberbullismo sono uno strumento di fondamentale importanza nell’ottica della prevenzione, perché consentono al Questore di intervenire in tempi molto rapidi per arginare situazioni che potrebbero degenerare in fatti molto più gravi, come, ad esempio, reazioni o gesti estremi della vittima. La misura può essere richiesta, prima che sia presentata denuncia o querela, in relazione ad episodi di ingiuria, diffamazione, minaccia o illecito trattamento di dati personali perpetrati, mediante internet, da persona minorenne che abbia compiuto 14 anni ai danni di altro minorenne. L’istanza può essere presentata a qualsiasi ufficio o comando di qualsiasi forza di polizia, che provvede poi all’inoltro, per la trattazione, alla Questura, ove è presente, all’Ufficio Minori della Divisione Anticrimine, personale specializzato, in grado di interloquire con le giovani vittime. Se il bullo ammonito reitera comportamenti vessatori, anche nei confronti di altri minori, scatta la denuncia all’autorità giudiziaria. Al compimento del diciottesimo anno gli effetti dell’ammonimento decadono.
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