Il borgo di Lollove è racchiuso in una deliziosa conca bagnata da alcuni ruscelli e circondata da verdeggianti colline. Tra le vie del centro antichi ruderi pieni di fascino sono ricoperti da una vegetazione incolta che lascia intravedere i vecchi cortili intorno alle case, recintati dai muretti a secco dove venivano curati piccoli orti.
I pochi abitanti che ancora popolano il paesello si dedicano all’agricoltura e, prevalentemente, all’allevamento: non distanti dalle case si possono incontrare pecore, asini, cavalli, maiali e galline. “Lollove as a esser chei s’abba ’e su mare: no as a crèschere ne apparèschere mai!” Con queste parole fu lanciata la maledizione sul borgo da allora incantato e avvolto in una suggestiva atmosfera dove regna un silenzio quasi irreale.
La leggenda narra che alcune monache dell’antico monastero, forse francescane penitenti, vennero accusate di aver avuto rapporti carnali con i pastori del luogo e furono costrette a lasciare il villaggio. Allontanandosi pronunciarono la terribile condanna: ‘Lollove sarai come l’acqua del mare, non crescerai né mostrerai (di crescere) mai’.
La storia sembra essere divenuta realtà per il piccolo centro che ha resistito alla scomparsa grazie alla tenacia dei pochi abitanti che ancora oggi tramandano le antiche storie e i costumi locali. L’eccezionale stato di conservazione delle architetture tradizionali ha reso il paesello celebre in tutta l’isola.
Un click qui per leggere il programma completo!N.B.: Gli autobus partiranno dal capolinea di via Manzoni (fianco Ex-Me), per svolgere il percorso regolare previsto dalla linea n. 7: