L’importanza delle segnalazioni spontanee di reazioni avverse ai farmaci, quale strumento utile al monitoraggio costante dei benefici e dei rischi dei farmaci in commercio. Spesso anche un errato uso del farmaco può creare delle reazioni che, con una maggiore informazione e attenzione da parte dei pazienti, medici, farmacisti e tutti gli operatori sanitari, è possibile evitare. Sono questi i temi trattati durante il convegno “Farmacovigilanza e interazioni farmacologiche” svoltosi negli scorsi giorni a Olbia, organizzato dal Centro Regionale di Farmacovigilanza, istituito presso l’Unità Complessa di Farmacologia Clinica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari.
L’obiettivo del corso che ha interessato medici, infermieri e farmacisti, era quello di promuovere la cultura del buon uso del farmaco, migliorare il percorso di diagnosi differenziale sugli effetti dannosi dei farmaci e conseguentemente di reazioni avverse. In particolare l’attenzione si è focalizzata sull’importanza della segnalazione spontanea di reazioni avverse al farmaco e sulla promozione della cultura della farmacovigilanza attraverso la formazione di una rete di operatori sanitari esperti e consapevoli delle problematiche correlate all’uso dei farmaci.
E’ diventata indispensabile, infatti, la promozione di un uso appropriato dei medicinali nell’ambito di una cultura volta al raggiungimento di una maggiore consapevolezza di tutti gli operatori sanitari e dei cittadini sulla segnalazione spontanea delle sospette reazioni avverse con la compilazione di una scheda reperibile sul sito dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), all’indirizzo www.vigifarmaco.it
La segnalazione spontanea è una risorsa importante, utile per identificare rapidamente e precocemente il non corretto uso del farmaco in termini di sicurezza dello stesso farmaco e del paziente.
Il sistema della farmacovigilanza consente di approfondire le conoscenze sugli effetti collaterali dei medicinali, che non si sono manifestati durante la sperimentazione clinica precedente alla commercializzazione.
Inoltre, grazie alla farmacovigilanza, è possibile identificare eventuali fattori che favoriscono la comparsa degli effetti indesiderati (quali età, patologie concomitanti, interazioni farmacologiche, ecc.) e di definire e comunicare agli operatori sanitari e ai pazienti le misure necessarie affinché i rischi associati all’uso dei farmaci possano essere minimizzati e i benefici ottimizzati.
Il secondo modulo di questa prima edizione è fissato per il 12 novembre 2019 a Olbia, con l’intento di proseguire il percorso di sensibilizzazione intrapreso dal Centro Regionale di Farmacovigilanza con la collaborazione di Ats e del Servizio di Farmacovigilanza della Assl di Olbia.