Di quella cultura materiale, della volontà del fare su cui si fonda la laboriosità delle nostre terre. Storie di vite, di vitigni, di lavoro duro, di sensazioni e di emozioni. Un nuovo capitolo che vedrà protagoniste a Olbia, il prossimo 19 ottobre, ben 27 case editrici di tutta Italia e 29 opere edite. Un capitolo ancor più interessante per un Premio dedicato a chi assapora il gusto di scrivere di vino, dai campi alle tavole. Pagine che hanno il sapore persistente e inconfondibile della passione e della laboriosità quotidiana. Un premio voluto dalla Camera di Commercio di Sassari e dal Comune di Olbia, insieme al Comune di Castelnuovo Magra in Liguria, dedicato del nostro miglior vino bianco, il vermentino, che in Gallura si fregia, vista la qualità che riesce ad esprimere, del marchio docg.
Anche in questa occasione i partner dell’iniziativa hanno posto l’accento sull’importanza del racconto capace di descrivere i paesaggi rurali, le specificità dei territori ma soprattutto le anime di un paese che ha una grande passione enologica. Come quella del Consorzio del Vermentino di Gallura, alleato con l’enoteca ligure e con i produttori toscani per la promozione di un vitigno e di una filiera che rappresentano molto più di una semplice produzione. Testimoniano la ricerca dell’eccellenza dei nostri territori.
La giuria ha selezionato 5 opere letterarie tra le 29 partecipanti. Racconti che trasmettono sensazioni ed emozioni e sono capaci di coinvolgere anche i giovani. E soprattutto i giovani saranno i protagonisti di questo nuovo capitolo, dallo scrittore diciannovenne Matteo Porru vincitore della sezione giovani del “Campiello 2019” con il suo “Madre ombra”, agli studenti dell’Ipaa della sezione ad indirizzo enologico e del “Deffenu” di Olbia che leggeranno i passi più significativi delle opere e racconteranno con le loro immagini le storie di viti e vitigni ed anche il Premio nel suo atto conclusivo.
Storia e tradizioni, presente e prospetto: gli elementi per un nuovo appassionante capitolo ci sono tutti, anche in questa terza edizione. Per la giuria, che ha “chiuso i lavori” a fine settembre non è stata un’impresa semplice, tutte le 29 opere sono state capaci, infatti, di far vivere ognuna a suo modo tra le pagine un universo ogni volta da scoprire, riscoprire. E raccontare.