L’evento è organizzato dall’ISTAR, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano e l’Assessorato alla Pubblica istruzione e ai beni culturali della Regione Sardegna.
Dopo i saluti di Suor Chiara Demurtas, Badessa del Monastero di Santa Chiara, di Monsignor Roberto Carboni, Arcivescovo Metropolita d’Arborea, del Sindaco di Oristano Andrea Lutzu, dell’Assessore comunale alla Cultura Massimiliano Sanna, del Presidente dell’ISTAR Maurizio Casu, la serata entrerà nel vivo con la conferenza del professor Mele, paleografo e storico della musica medievale e della liturgia.
Nel corso della manifestazione, gli Eredi Pili, in memoria di Raimondo e Angelina Pili, doneranno al Monastero di Santa Chiara un codice in pergamena, in catalano, redatto in scrittura tardo gotica, con la Regola delle Clarisse promulgata da papa Urbano IV (1263), e risalente al secolo XVI. Il manoscritto include anche una succinta Cronaca dell’Ordine francescano, dove sono citati diversi monasteri catalani della «custodia» di Barcellona, tra cui quello di Pedralbes.
Il prezioso manoscritto cinquecentesco in catalano si affianca al codice trecentesco latino della Regola, conservato nel monastero con la sigla 1bR, munito anche di musica, scoperto e pubblicato dallo stesso Mele nel 1984.
La conferenza sarà seguita dal concerto del Complesso Vocale di Nuoro (Sezione femminile) diretto da Franca Floris, dal titolo: “Iam Sanctae Clarae claritas. Canti a Santa Chiara nel Trecento”. Verrà eseguita tra l’altro l’antichissima antifona Ancilla Christi sum (“Sono l’ancella di Cristo”), per la vestizione delle Clarisse, ai tempi di Eleonora d’Arborea, assidua frequentatrice del monastero.
I due preziosi codici della Regola delle Clarisse, in via eccezionale, potranno essere ammirati dal pubblico alla fine della manifestazione.