Saranno questi gli interessanti spunti di riflessione oggetto del seminario di studi dal titolo “Per una storia del monachesimo medievale nel giudicato d’Arborea tra i secoli XII e XVI”, organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano, con la Fondazione Oristano e il Museo Diocesano Arborense, in programma sabato 5 ottobre alle 17 presso il Museo Diocesano Arborense.
“Nel corso dell’appuntamento, inserito nel ricco calendario della rassegna OristanOttobrEventi, verranno comunicate importanti novità storiche e archeologiche relative alla presenza monastica nel territorio giudicale arborense – spiega l’Assessore alla Cultura Massimiliano Sanna -. Si cercherà di rispondere a numerose curiosità che accompagnano la storia dei vallombrosani in Sardegna”.
A illustrare la storia del monachesimo vallombrosano e i rapporti tra Italia continentale e Sardegna, sarà Francesco Salvestrini, docente di Storia Medievale presso il Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo dell’Università di Firenze che, nel corso della presentazione, farà inoltre un breve riferimento ai conversi monastici e alla discussa ma stimolante questione concernente il nome e la funzione delle cumbessias.
Seguirà l’intervento di Luca Pompianu, laureato in Archeologia presso l’Università degli Studi di Sassari e iscritto alla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici della stessa Università degli studi di Sassari, con una relazione su “Gli insediamenti monastici vallombrosani di Thamis e Monte Arcuentu nell’antica provincia ecclesiastica arborense”.
“L’intervento del giovane ricercatore sarà particolarmente interessante perché ha approfondito la presenza dei monaci vallombrosani che, tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo, si insediarono nel Giudicato d’Arborea, fondando i monasteri, di San Michele di Monte Erculentu, da noi conosciuto come Monte Arcuentu, in comune di Arbus, e San Michele di Thamis nel territorio di Uras, con pertinenze anche nel comune di Masullas” osserva la direttrice del Museo Diocesano Silvia Oppo.
“Il Giudicato d’Arborea è forse il luogo più distante che i Vallombrosani abbiano mai raggiunto nella loro storia antica e le loro due fondazioni arborensi sono ancora completamente avvolte dalle nebbie del passato – conclude l’Assessore Sanna -. Chi li chiamò e cosa spinse un gruppo di monaci, partiti da lontano, nel nostro territorio? Come organizzarono la loro vita, i loro insediamenti? E soprattutto, cosa resta oggi di tutto questo? Per la prima volta, nel corso del seminario, si tenterà di provare a dare risposta a queste domande e a tante altre, grazie al confronto tra fonti documentarie e fonti materiali, nonché grazie all’applicazione delle tecniche più innovative in campo archeologico”.