La denatalità, insieme all’aborto, sono la principale emergenza nazionale: l’Italia non cresce perché non nascono più bambini.
Così Mario Adinolfi, presidente del Popolo della Famiglia, a conclusione a Pomezia (Roma) dell’Assemblea nazionale del movimento politico nato nel 2016, dopo l’esperienza dei due Family Day.
Solo ripartendo dalla famiglia si fa ripartire il Paese – ha proseguito Adinolfi – e dunque la nostra proposta è l’abrogazione del reddito di cittadinanza per usare i 7 miliardi di euro per finanziare il Reddito di Maternità e per il sostegno alla disabilità.
Le prossime battaglie del PdF riguarderanno anche la lotta all’eutanasia e al suicidio assistito, dopo il recente pronunciamento della Corte Costituzionale.
Noi siamo con gli ultimi e con i sofferenti – ha sottolineato Adinolfi – e proclamiamo il diritto universale di ogni bambino a nascere e del sofferente ad essere curato, mai ucciso.
Il movimento si batterà per la riforma fiscale del quoziente familiare, per una nuova legge elettorale proporzionale pura, con premio di governabilità alla coalizione, e per la libertà scolastica con una riforma basata sul costo standard.
Sarà inoltre proposto l’aumento del fondo per il Servizio Sanitario Nazionale e dichiarata guerra alle dipendenze in particolare giovanili (alcol, droga, ludopatia, pornografia).
Infine, verrà chiesta l’abrogazione della ‘legge Cirinnà’ e il rafforzamento delle norme contro l’utero in affitto, oltre a proporre iniziative per il sostegno ai giovani che intendono sposarsi e aprire imprese familiari.
L’Assemblea nazionale del PdF si è svolta a conclusione della 4a Festa de La Croce. Vi hanno partecipato circa 260 dirigenti e militanti del movimento, giunti da tutte le regioni italiane, per una tre giorni di confronto e dibattito che ha visto 12 tavoli tematici e 90 interventi.
Questo appuntamento ha dato il via alla stagione congressuale, che porterà il PDF al primo Congresso nazionale, con l’elezione delle nuove cariche direttive, previsto nei giorni dall’11 al 13 marzo 2020 a Roma.
Siamo molto soddisfatti della grande affluenza e partecipazione attiva alla nostra Assemblea di Pomezia – ha affermato Nicola Di Matteo, coordinatore nazionale del PDF. – In tutta Italia, nei prossimi 6 mesi, si svolgeranno i vari congressi locali per poi confluire nel primo Congresso nazionale a Roma. Il nostro movimento avrà così una nuova e strutturata classe dirigente, che saprà guidare il PDF nelle prossime sfide.
I primi appuntamenti saranno le numerose elezioni locali.
Siamo figli del popolarismo di don Sturzo del 1919, una sorta di movimento pop 2.0 – ha concluso Adinolfi – e nei prossimi mesi la nostra priorità è partecipare alle elezioni amministrative per far crescere il numero di eletti del PdF, restando alternativi a PD e M5S e anche stringendo intese con altre forze, sempre salvaguardando identità e visibilità del nostro simbolo.