I fatti
La donna, 35 anni, si trovava in una laguna nella Polinesia francese con la sua famiglia, incluso il figlio di sei anni che ha assistito all’attacco. Erano lì per un tour di avvistamento delle balene e avevano lasciato la laguna per seguire i delfini in mare aperto, quando lo squalo ha attaccato la donna il 21 ottobre.
La stazione francese Radio 1 riferisce che quando è stata riportata a riva, era ancora cosciente e chiese:
Ma perché mi hai portato lì se non era sicuro?
Le fu dato il primo soccorso in un hotel vicino prima di essere portata all’ospedale Taaone, dove le sue condizioni sono ora stabili secondo i bollettini medici. Un testimone ha detto alla stazione radio:
Ho visto questa donna che non aveva le braccia, il braccio sul lato sinistro pendeva e la sua mano pendeva. Anche la sua costola sul lato destro era gonfia. È stato uno choc per tutti.
È successo sull’isola di Moorea, nella Polinesia francese.
Lo squalo
France Info ha riferito che lo squalo responsabile era un whitetip o pinna bianca oceanico, noto localmente come parata. Lo squalo longimano, o pinna bianca oceanico, è un grande squalo pelagico dei mari tropicali e temperati caldi appartenente alla famiglia Carcharhinidae. È una specie robusta, caratterizzata da lunghe e arrotondate pinne a punta bianca. Spesso viene confuso con lo squalo pinna bianca del reef.
È stata aperta un’indagine giudiziaria per cercare di determinare esattamente cosa è accaduto sull’isola di Moorea nel Pacifico meridionale. Secondo l’International Shark Attack File, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, gli attacchi di squalo nell’area sono rari con solo sei attacchi di squalo nella Polinesia francese dal 1580.
In tutto il mondo, ci sono stati sei attacchi mortali di squalo e 84 incidenti all’anno in media tra il 2013 e il 2017. Al contrario, a livello mondiale, ogni anno vengono uccisi circa 100 milioni di squali e alcune specie stanno scomparendo: la pesca uccide circa 100 milioni di squali e razze ogni anno.