Inaugura l’edizione 2019 Gergei, con partenza e apertura del programma della manifestazione il 3 novembre, segue Selegas il 10 novembre, Siurgus il 17, Serri il 24, Suelli il primo dicembre, Guasila per l’Immacolata l’8 dicembre, e chiude Nurri il 22 dicembre.
La manifestazione. Non solo evento enogastronomico, ma anche culturale.
E da qui la scelta di aprire le antiche dimore e le chiese ai visitatori e ai turisti, di rendere visitabili i siti archeologici, mentre ad animare i centri storici ci penseranno artigiani e hobbisti con dimostrazioni pratiche del loro lavoro e l’esposizione e la vendita delle loro creazioni.
L’evento enogastronomico. E’ il cuore della manifestazione e ha l’obiettivo di promuovere i prodotti tipici e le eccellenze locali, oltre a far conoscere le piccole realtà presenti nei nostri paesi: il lavoro degli agricoltori, per esempio, che con grande impegno e maestria coltivano la terra con le tecniche tradizionali e producono prodotti genuini, che permettono di mettere sulle nostre tavole piatti dal gusto antico. Ogni Comune attraverso le degustazioni cercherà di presentare e valorizzare i propri piatti tipici e le produzioni locali. Ricordiamo che anche grazie a manifestazioni come questa le realtà del nostro territorio si stanno affermando a livello nazionale e internazionale, facendo conoscere i nostri paesi nel mondo.
Le giornate delle manifestazioni saranno allietate da musica, balli e intrattenimento per adulti e ragazzi. Per chiudere ogni serata ci sarà il concerto di vari artisti di spicco del panorama musicale isolano.
SERRI. Il nuovo arrivato, il sindaco del Comune di Serri Samuele Gaviano, ha commentato di essere molto soddisfatto di prendere parte a Saboris antugus e “di essere stato accolto dagli altri Comuni come in una grande famiglia”. Il primo cittadino ha inoltre aggiunto che: “potremmo così contribuire a valorizzare e promuovere uno straordinario angolo di Sardegna, tra Sarcidano e Trexenta, ricco di bellezze archeologiche, ambientali e gastronomiche. Apriamo le porte del nostro paese, is pratzas e is domus nel centro storico dove si possono ancora ammirare le donne che preparano il pane in casa, gli antichi mestieri e le attività agro pastorali che regolano l’economia locale. Sarà possibile visitare il Santuario nuragico di Santa Vittoria, gli scavi nel recinto delle feste aperti al pubblico, e poi ancora gli edifici storici, le chiese, l’antica arte dei muretti a secco e tanto ancora. Sarà una bella festa di comunità e di territorio, occasione per far conoscere il patrimonio identitario, antiche ricette e tradizioni, i saperi e i sapori del passato”.
SELEGAS. “Storia, tradizioni, saperi e sapori di una volta ci accompagneranno durante tutta la giornata di domenica 10 novembre per le vie di Selegas. All’interno del centro storico gli antichi mestieri e i prodotti locali esposti da centinaia di stand
– ha dichiarato il primo cittadino Alessio Piras – daranno vita alla manifestazione. Sarà possibile assistere e partecipare ai vari laboratori della lavorazione della pasta fresca dei dolci tipici seleghesi, lavorazione del pane, del formaggio e della ricotta.
Il tutto allietato dalle musiche degli strumenti tipici sardi. Un percorso che ci riporterà nel passato facendoci riappropriare delle antiche tradizioni, con uno sguardo, il nostro, sempre al futuro perché certi dell’importanza e del potenziale di questa manifestazione come ricaduta economica e turistica per il comune di Selegas per il nostro territorio e per tutta la Sardegna. Da non perdere, appuntammeto alle ore 16 a “Sa Ziminera”, il taglio della torta da record di Saboris Antigus, e alle ore 18 il concerto dei Tazenda“.
NURRI. “Con Saboris Antigus, ormai alla settima edizione – ha commentato il sindaco Antonello Atzeni – si consolida e fortifica un rapporto tra due territori limitrofi. Una grande occasione per far conoscere i nostri paesi all’esterno, mediante la promozione di eventi turistici e culturali, artistici ed enogastronomici”.
GERGEI. “L’evento è una ottima vetrina – ha detto il sindaco del paese Rossano Zedda – per far conoscere il nostro paese dal punto di vista culturale e architettonico con la possibilità di visitare le numerose chiese, prima fra tutte la Parrocchiale di San Vito Martire, e le antiche Domus che per l’occasione aprono ai visitatori i loro portoni e ripropongono al loro interno dimostrazioni delle lavorazioni artigianali, e l’esposizione dei piatti tipici. Antichi mestieri ormai perduti e vecchi sapori che fanno rivivere i ricordi degli anziani, e accendono in più la curiosità dei ragazzi.
Sarà possibile passeggiare tra le vie del centro storico, assistere all’antico rito de “sa mullidura” e fare colazione con il latte appena munto, scoprire come si realizza in modo artigianale l’acquavite”.
SIURGUS DONIGALA. “Il tema centrale scelto per il nostro Saboris Antigus di quest’anno – ha detto Antonello Perra, primo cittadino del paese – è quello di rivivere una giornata della vita quotidiana di alcuni secoli fa. Nel mese di novembre, dove era forte il ricordo dei defunti che si esprimeva nel modo di vestire, nel cucinare e nell’essere di animo gentile. Usanze come “is animeddas” per i bambini o sa “mandada” al vicino di casa che, ricambiava con le poche cose disponibili (dolcetti de tottus is santus”, fichi secchi e melagrane), ci riportano a un tempo passato. Proprio questo sarà quello che si potrà percepire il giorno di Saboris a Siurgus Donigala, mentre si passeggia dalla Casa del Conte alla Casa del pane. A questo si aggiungeranno tutte le altre manifestazioni che ci ricordano che siamo un paese incline al divertimento, ma nel segno delle tradizioni”.
SUELLI. “Nelle suggestive stradine del centro storico – ha raccontato il sindaco Massimiliano Garau – si potranno gustare i piatti della cucina suellese, gioire dei profumi dell’inverno, ammirare le antiche usanze e i costumi, udire le musiche e respirare la magia del Natale di un autentico borgo in festa. I monumenti, le opere d’arte, le chiese e l’antico santuario di San Giorgio Vescovo di Suelli, vi racconteranno con fierezza di un luogo eletto a simbolo di fede”.
GUASILA. “L’obiettivo di Saboris Antigus a Guasila è quello di far rivivere una giornata all’insegna della tradizione e della riscoperta dell’identità collettiva – ha detto Paola Casula, sindaca di Guasila -. Quest’ultima credo sia il punto focale di tutta la manifestazione in quanto permette anche alle nuove generazioni di avere la consapevolezza della propria storia, delle proprie tradizioni, riuscendo così a preservarne il valore. Partendo da questo, si può accettare la sfida che viene posta davanti loro per il futuro. Quello che cerchiamo per il futuro, sono convinta, è la nostra stessa comunità a offrircelo”.