Il noto giornalista e storico Paolo Mieli sarà il protagonista di uno degli appuntamenti più attesi della terza edizione della manifestazione letteraria “Sanluri Legge”. L’ex direttore del Corriere della Sera, autore de Le verità nascoste. Trenta casi di manipolazione della storia (edizioni Rizzoli) sarà intervistato dall’ex direttore della sede Rai Sardegna Romano Cannas, sabato 12 ottobre, alle ore 17, all’interno degli spazi dell’Auditorium.
Il nuovo libro di Mieli, pubblicato da Rizzoli lo scorso 24 settembre – che si preannuncia già come un best-seller -, tratta il tema scottante delle fake news, le notizie false e quelle manipolate, notizie che sono state in grado di modificare alcuni degli eventi più importanti della nostra storia.
Quella di sabato 12 ottobre, sarà l’unica tappa in Sardegna per Paolo Mieli protagonista di “Sanluri Legge”, primo appuntamento inserito nel calendario “Festival Rete dei Castelli Medievali 2019” (di cui fanno parte oltre a Sanluri, anche i Comuni di Ales, Laconi, Las Plassas, Sardara e Villamar).
Grande soddisfazione è stata espressa da Alberto Urpi, sindaco di Sanluri: «Siamo felici di ospitare anche quest’anno un autore di fama internazionale. La sua ultima pubblicazione si prospetta davvero appassionante».
La scheda del libro
L’eroico ingresso a Fiume del poeta guerriero D’Annunzio è stato usato come mito fondativo dei Fasci di combattimento, eppure molti dei legionari che parteciparono all’impresa non aderirono mai al fascismo. Questo è uno dei trenta episodi di manipolazione della storia che Paolo Mieli smaschera invitando il lettore a diffidare di fonti inattendibili e versioni adulterate. In alcuni casi si tratta di falsi d’autore, come il diario di Galeazzo Ciano corretto ad arte dallo stesso genero del Duce. Altre volte invece sono tentativi più o meno consapevoli e strumentali, di imporre slittamenti interpretativi e di senso a pagine salienti del nostro passato. Troppo di frequente si riscontra invece un uso politico della presunta – verità – raggiunta. Ecco il filo rosso che collega i saggi qui raccolti: le verità nascoste son quelle – indicibili negate e capovolte – che Mieli indaga con il rigore dello storico e l’acume dell’osservatore vigile e inflessibile. Un’analisi che dall’Italia del Novecento, con le sue più ingombranti e fondamentali figure (Mussolini, De Gasperi, Togliatti), attraversa alcuni temi ancora oggi di grande attualità come l’antisemitismo e il populismo. Fino a gettare nuova luce sui personaggi dello scenario internazionale quali Churchill, Stalin, Mao e su passaggi poco conosciuti o spesso misconosciuti della storia antica e moderna, dalla rivolta di Spartaco alla “congiura” di Tommaso Campanella. Un tracciato, quello indicato in Le verità nascoste, che suggerisce, nelle parole del suo autore, che “in campo storico le verità definitive, al di là di quelle fattuali e comprovate (ma talvolta neanche quelle) non esistano”.
Biografia
Giornalista e storico, negli anni Settanta allievo di Renzo De Felice e Rosario Romeo, Paolo Mieli è stato all’Espresso, poi alla Repubblica e alla Stampa che ha diretto dal 1990 al 1992. Dal 1992 al 1997 e dal 2004 al 2009 è stato direttore del Corriere della Sera. Dal 2009 al 2016 è stato presidente di RCS Libri. Tra i suoi saggi per Rizzoli, Le storie, la storia (1996), Storia e politica (2001), La goccia cinese (2002), I conti con la storia (2013), L’arma della memoria (2015), In guerra con il passato (2011), Il caos italiano (2017) e Lampi sulla storia (2018).