Allo studio nel mese di gennaio 2020 la nascita dell’associazione “filiera olivicola Sardegna” promossa dal Centro Studi Agricoli e Copagri nord Sardegna.
Grande attenzione e importanti prospettive rivolte ai giovani olivicoltori che credono e investono nell’olivicoltura sarda. la regione valuti per alcune zone olivicole della sardegna, lo stato di calamita’ per siccita’. alghero capitale dell’olio in sardegna, nei prossi 5 anni previsti 400 ha di nuovi impianti.La Campagna Olearia 2019/2020 è appena iniziata in diverse aree olivicole della Sardegna, e si prevede che nell’Isola la produzione di olio di oliva sarà di circa 45 mila Quintali di olio, in crescita del *+70% rispetto alla precedente campagna olearia 201 8/2019 che con le 26.500 Ql di Olio prodotto (dati Ismea – Agea) si è rilevata la peggiore degli ultimi 15 anni.
Purtroppo, nonostante i toni trionfalistici che tutti possono immaginare, la previsione di produzione della Campagna Olivicola-Olearia in corso, resta ancora lontana dagli standard di un’annata olearia ordinaria (in media 75/80 mila Ql di olio), prevista al di sotto della media degli ultimi 10 anni.
Quindi, sarà la campagna olearia di carica più scarsa dell’ultimo decennio con un -65% rispetto alla capacità produttiva della Sardegna. In diverse zone olivicole sono già due anni consecutivi di scarica.
Naturalmente il segno positivo non deve ingannare, considerato che la campagna olivicola – olearia dello scorso anno è stata la peggiore degli ultimi 15 anni. Infatti, se si fa un raffronto con le due precedenti campagne olearie di carica la produzione prevista (di 45 Quintali di olio) per la Campagna Olearia 2019-2020 presenta un trend negativo, segno evidente che la ripresa produttiva rimane molto lontana, sia per colpa del cambiamento climatico, e sia per la totale assenza di interventi seri e rapidi per far ripartire l’olivicoltura Sarda.
Nel nord Sardegna sono previste maggiori produzioni.
Nell’area di Alghero, Ittiri, Sorso e Sassari, è previsto un aumento che sfiora il 100%, rispetto allo scorso anno 2017/2018. Nelle rimanenti zone olivicole, come Berchidda con un meno 50 %, mentre a Chiaramonti, Florinas, Codrongianos e Bonnanaro sono previsti aumenti più limitati del 5%, causa principale il cambiamento climatico nel periodo di fioritura. Mentre nelle Aree della Sardegna centrale la previsione della produzione oscilla tra un aumento del 40% sino ad un 45 % dell’area di Oliena e Dorgani, nell’area di Seghene si prevede una maggiore produzione del 30%, sempre con riferimento alla scorsa annata 2017/2018 Procedendo verso il sud della Sardegna, quindi nelle aree olivicole più produttive, abbiamo l’area di Dolianova che fa registrare un calo del 60% mentre nell’area di Gonnos Fanadiga un calo del 80% mentre su Villacidro c’è un calo modesto rispetto allo scorso anno. Comunque, quasi sempre di gran lunga sotto la media del potenziale produttivo olivicolo regionale.
Due fenomeni meteorologici hanno spezzato le speranze degli olivicoltori sardi: il vento di scirocco che in alcune zone ha letteralmente bruciato la mignola e l’elevata umidità atmosferica che ha appesantito il polline facendolo precipitare sul terreno invece di essere disperso dal vento. Ci sono poi zone olivicole in cui la produzione si è salvata grazie al diverso comportamento delle cultivar. Per le zone di Alghero, Sorso Sennori, Sassari e Ittiri la campagna si presenta complessivamente discreta.
Nell’area di Alghero la produzione è stimata in crescita DEL 140 % rispetto l’anno precedente, confermandosi come la capitale in Sardegna, per le produzioni dell’olio extravergine di altissima qualità.
PREVISIONE PREZZO OLIO DI OLIVA PER LA CAMPAGNA OLEARIA 2019 – 2020 IN SARDEGNA
Il mese di Ottobre 2019, sta segnando le prime operazioni di frangitura nei frantoi oleari della Sardegna, a seconda delle zone olivicole e delle coltivazioni.
Le ultime notizie che giungono dalle varie aree olivicole riguardanti la nuova produzione, al momento (in data 29/10/2019), sembrano essere ALTAMENTE positive sul piano della qualità dell’olio prodotto, mentre per le rese è ancora presto per formulare una tendenza, anche se si parla di rese superiori 15/16 % a causa di una percentuale inferiore di acqua nelle drupe, per il fatto della siccità che ha colpito da tre mesi la Sardegna.
Resta il fatto, tuttavia, che l’olio in Sardegna a disposizione è molto limitato e che si vive una fase di temporanea transizione in attesa del nuovo olio prodotto dalla nuova Campagna Olearia appena iniziata.
Il prezzo dell’olio extravergine appena prodotto venduto direttamente dal frantoio sta spuntando oggi un prezzo al consumatore di 8 euro al Litro, mentre è ancora presto per prevedere i prezzi che si spunteranno per la vendita di grandi partite del produttore all’imbottigliatore, che secondo le previsioni dovrebbero comunque superare le 450,00 euro a Ql per l’extravergine.
Tenendo conto che la previsione “ottimistica” della produzione mondiale di olio di oliva aumenterà tra 2% e il 3% nella Campagna Olearia 2019-2020, dai primi dati globali provvisori dei principali concorrenti dell’Italia su scala mondiale, relativi alla campagna di produzione dell’olio di oliva 2019/20, evidenziano che la Spagna dovrebbe produrre 1,35 milioni di tonnellate di olio d’oliva, un po’ meno rispetto al 1,77 milioni di tonnellate dell’anno precedente, mentre la Grecia raggiungerebbe le 300 mila tonnellate di olio di oliva, in crescita rispetto alle 185 mila tonnellate della campagna olearia precedente.
Rimane l’incognita dei dazi U.S.A. sull’olio spagnolo e sulla produzione della Tunisia dove si prevede un aumento record, fattori che possono destabilizzare il prezzo Nazionale e mondiale dell’olio di oliva.
In forte aumento si prevedono i prezzi che riguardano le produzioni di altissima qualità per la categoria Extra Vergine Olio Dop Sardegna, unica Dop dell’olio presente in Sardegna.
TORE PIANA Presidente del Centro Studi Agricoli: ” con questi dati che fotografano la situazione dell’olivicoltura Sarda, emerge una condizione di ridotte produzioni, dovute a fattori ambientali, UNA GRANDISSIMA POTENZIALITA’ della stessa”. Parlare oggi in Europa e nel Mondo di produzioni olivicole della Sardegna, nell’immaginario del consumatore significa pensare a un ambiente incontaminato, sano e naturale posto al centro del mare Mediterraneo”
” Per questo motivo oggi è necessario, da parte della Regione Sarda, una maggiore attenzione, per creare un ampio piano di investimenti olivicoli, UN PIANO OLIVICOLO REGIONALE, a valersi sia sui finanziamenti del PSR, sia con apposite Leggi Regionali di Settore, in particolar modo rivolte a giovani imprenditori e imprenditori già strutturati oggi in olivicoltura, perché a differenza di altri comparti agricoli, per l’olivicoltura Sarda si prospettano importantissime prospettive di mercato”, conclude Tore Piana.
In queste settimane , dichiara Paolo Ninniri Presidente della Copagri Nord Sardegna è allo studio la costituzione dell’associazione ” FILIERA OLIVICOLA SARDEGNA” ASS. F.OL.SA, con lo scopo di raggruppare olivicoltori, frantoiani e imbottigliatori per valorizzare le produzioni olivicole e olearie della Sardegna, promuoverne la qualità dell’Olio e delle Olive e organizzare azioni e proposte mirate da presentare alla Regione e al Ministero delle politiche agricole sul PSR e sull’OCM olivicola.
L’IDEA DI COSTITUIRE “FILIERA OLIVICOLA SARDEGNA” conclude Tore Piana, nasce anche con lo scopo di sollecitare la Regione Sardegna nel promuovere azioni, misure e finanziamenti specifici a favore del comparto Olivicolo Sardo, con il PSR che con apposite Leggi Regionali a favore dell’olivicoltura, sia in termini produttivi che ambientali, oggi non adeguatamente tenuto in considerazione”.