Il primo modulo (“Il processo di internazionalizzazione e le evoluzioni del mercato”), tra oggi e domani, è condotto da Rita Palumbo, giornalista, Amministratore Unico di Wip Consulting e AD di Ferpi Servizi, docente Faculty Ice-Agenzia, sulle strategie di comunicazione e marketing per la globalizzazione. Secondo un sondaggio Kmpg Advisory del 2017, sono tre i brand più conosciuti in tutti i paesi: Coca Cola, Visa e Made in Italy. Nel 2018 il valore dei marchi italiani è aumentato del 18 per cento, toccando i 97 miliardi di dollari. Ed è il fattore emozionale la carta vincente del Made in Italy nell’immaginario degli stranieri, per un potenziale da 30 miliardi l’anno. «Il Made in Italy è un brand riconosciuto in tutto il mondo, che ha al suo interno valori intangibili ed emozionali – spiega Rita Palumbo –. Il mercato globale nella sua vastità ha la necessità di sentire il racconto, la narrazione di questi valori. E questi valori caratterizzano la nostra cultura, la nostra capacità di produrre qualità in un modo specifico che soltanto gli italiani sanno fare e che va raccontata con delle tecnicalità affascinanti per i nostri potenziali clienti globali».
Nel corso delle prime due giornate si parlerà anche di neuromarketing, nuova frontiera volta all’individuazione di canali di marketing più diretti ai processi decisionali d’acquisto, e di web marketing.
Gli altri due moduli del seminario si svolgeranno il 14 novembre (Marco Bertagni: “Storytelling, come farlo e perché”) e il 20 novembre (Marco Barozzi: “Dallo storytelling allo storyselling”).