Lo spettacolo: “Lo stato della materia #ilmutaforme”
Lo spettacolo è una vera e propria installazione danzata, fatta di coreografie, luci, videomapping e suoni in surround in cui il pubblico si ritrova partecipe e coinvolto. “#ilmutaforme” nasce da una profonda rielaborazione de “Lo stato della materia”, collaudata composizione in cui la regia e le coreografie di Livia Lepri indagano il mistero del passaggio dalla vita alla morte.
Sempre partendo dalla materia, questo nuovo studio è un folgorante ritornare alla vita, un riappropriarsi del gioco delle sensazioni, dei piccoli gesti della quotidianità, e desiderio di innescare un meccanismo virtuoso per smuovere le coscienze verso il concetto di responsabilità.
[foto id=”288040″]Per trentasette minuti la gente deve vivere un’esperienza – ha spiegato Livia Lepri. – La performance coinvolge il pubblico fin dall’ingresso al botteghino, per intraprendere un percorso luminoso e corredato di immagini fino all’ingresso in un nuovo mondo, una nuova dimensione della vita rappresentata dal concreto spazio scenico.
L’iniziativa si presenta come un unicum, anche per via dell’ambientazione, e non sarà più riproposta nello stesso modo. Allo scopo si presta perfettamente il carattere intimo e riservato della sala concerti.
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La partitura musicale è una composizione ad hoc. Mette insieme suoni e rumori, elementi della natura e della quotidianità lasciando spazio ad alcuni dei motivi lirici più noti nella tradizione coreutica, dal Lago dei cigni di Tchaikovsky a L’Uccello di fuoco di Stravinskij, melodie composte nell’Ottocento e a inizio Novecento per la danza storica.
Una parte dei suoni proviene dai costumi delle danzatrici, ricoperte di sacchi di spazzature industriali, che – attraverso i movimenti creati dalla Lepri – saranno in grado di generare singolari sonorità. Le performer si collocheranno nello spazio come singoli atomi, capaci di ritornare infine esseri umani. La ricostruzione di un mondo ideale è alimentata oltremodo dall’intervento di un bambino, il quale attraverso una ragnatela, quasi nel voler diventare spiderman, ricostruisce il mondo donandogli ossigeno.
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