Il progetto: “Erasmus + Oikos”
Grazie alla “Carta della Mobilità VET”, che il liceo sassarese è l’unico ad avere ottenuto in tutta la Sardegna, 40 studenti delle classi terze e quarte del liceo classico e musicale hanno trascorso anche quest’anno, tra giugno e luglio, cinque settimane in Francia, Gran Bretagna e Germania, nelle città di Perpignan, Portsmouth e Berlino, dove hanno lavorato prevalentemente nel servizio di accoglienza di alcune strutture turistiche, all’interno di vari uffici ed in qualche esercizio commerciale.
Gli allievi del Liceo Azuni hanno avuto interessanti opportunità di scambio e di organizzazione autonoma nelle rispettive sistemazioni, presso alcune famiglie che li hanno ospitati in Gran Bretagna ed in appartamenti occupati a piccoli gruppi in Francia e Germania. Il progetto è stato coordinato dai docenti Nicola Cadoni, Stefania Gala, Patrizia Carta, Jana Bitti e, per l’edizione del 2018, anche dal loro collega Mauro Castiglia, mentre otto insegnanti hanno fatto da tutor agli alunni ed altri quattro li hanno accompagnati e seguiti nelle loro sedi di tirocinio.
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L’incontro al Liceo Azuni
Durante l’incontro nell’aula magna del Liceo Azuni, gli studenti racconteranno la loro esperienza lavorativa nelle sedi assegnate, valida come attività di alternanza scuola-lavoro, ai colleghi degli altri licei cittadini, agli allievi delle classi terze che saranno coinvolti quest’anno nell’iniziativa, alle autorità locali e ai rappresentanti di vari enti.
Porteranno la loro testimonianza anche alcuni degli studenti che l’anno scorso hanno inaugurato il progetto quadriennale “Erasmus + Oikos”, grazie al quale entro il 2021 ben 180 studenti del Liceo Azuni potranno svolgere un tirocinio lavorativo all’estero. Dall’anno prossimo, tra l’altro, aumenteranno da 40 a 50 gli studenti che potranno partire e da tre a quattro le destinazioni, con l’aggiunta della sede di Salamanca, in Spagna.
[foto id=”288293″]Il progetto del nostro liceo – sottolinea il dirigente scolastico Roberto Cesaraccio – rafforza il sistema cittadino di internazionalizzazione degli studi, che trova sintesi nel grande lavoro svolto dall’Università di Sassari con l’Erasmus, in un importante confronto con gli altri istituti nei quali si fanno esperienze di questo tipo. A giovarsi di queste iniziative sono gli studenti ma anche il territorio, che, grazie allo scambio culturale fra giovani di diverse nazionalità, può mettere in mostra le proprie risorse in un momento di particolare crisi economica e sociale.