“Un minuto per la vita”: gli obiettivi
Il primo obiettivo è individuare eventuali patologie che costituiscono un fattore di rischio per morte improvvisa, quindi eventuali cardiopatie congenite, infine, avviare i piccoli pazienti affetti da eventuali patologie cardiache a ulteriori accertamenti.
È il progetto della Cardiologia pediatrica dell’AOUS di Sassari, “Un minuto per la vita“, tanto è il tempo necessario per fare un elettrocardiogramma, che a breve sarà avviato nelle scuole Primarie di Sassari. Nei giorni scorsi è stato presentato ai dirigenti scolastici degli istituti comprensivi della città, nella sede dell’assessorato alle Politiche educative e giovanili del Comune di Sassari.
L’iniziativa nasce dalla volontà di prevenire la morte cardiaca improvvisa che, al giorno d’oggi, rappresenta circa il 45 per cento delle morti di origine cardiovascolare. Questa attività di prevenzione è una vera e propria sfida della cardiologia moderna.
A dirlo è stato il responsabile della Cardiologia pediatrica Mario Pala che, alla presenza dell’assessora comunale Rosanna Arru e del presidente dell’ATP Roberto Mura, ha illustrato ai dirigenti scolastici come nasce l’iniziativa.
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Cosa prevede il progetto?
Il progetto prevede lo screening di circa 1000 alunni di 44 prime elementari dei 9 istituti comprensivi della città.
L’età di sei anni – ha detto Mario Pala – è quella ideale, perché la maggior parte dei bambini non hanno mai fatto una visita e un esame di questo tipo.
Il piano prevede una visita cardiologica e un ECG per tutti i bambini che aderiscono all’iniziativa. In un secondo tempo, se necessario e in presenza di un sospetto diagnostico, i medici potranno procedere con ulteriori accertamenti clinici e strumentali anche nei confronti dei loro familiari.
Screening cardiologico: dove e quando?
Le visite saranno fatte negli ambulatori della Cardiologia pediatrica, al piano terra della palazzina del Materno infantile. Un giorno a settimana, a partire dalla seconda metà di ottobre sino a maggio, sarà dedicato allo screening di almeno due classi per volta.
Siamo la scuola dell’obbligo – ha detto l’assessora Rosanna Arru – e non possiamo sottrarci a un’attività di prevenzione così importante. Per questo motivo abbiamo voluto che ci fosse un’occasione di incontro per creare una sinergia tra gli enti coinvolti.
I dirigenti scolastici hanno espresso apprezzamento per il progetto e si sono resi disponibili per la buona riuscita. Le scuole, in questa prima fase, presenteranno il progetto alle famiglie e raccoglieranno le adesioni che, per il tramite dell’assessorato comunale, saranno poi comunicate alla Cardiologia pediatrica e all’ATP, l’azienda trasporti pubblici di Sassari, che metterà a disposizione gli scuolabus per il trasporto degli alunni dall’istituto agli ambulatori della Cardiologia pediatrica di viale San Pietro.
È importante fare questa prima esperienza – ha concluso Mario Pala – perché può considerarsi un vero e proprio screening di massa che, in Sardegna, non è mai stato fatto su bambini in tenera età.
Il progetto è stato finanziato con 10 mila euro dalla Fondazione di Sardegna e ha il sostegno del Comune di Sassari, con un contributo di 3 mila euro, quindi dell’ATP.