Il programma della giornata si articola in vari blocchi. Dopo l’accoglienza, alle 9.30 ci saranno i saluti di benvenuto di Gianluca Medas, attore e regista, e di Andrea Biancareddu, assessore alla pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Alle 10 la prima delle due tavole rotonde in cui si parlerà di innovazione con Chocri Elfidha, docente alla ESSEC Business School dell’Università di Tunisi; Antonello Scano, amministratore delegato di TELECO srl; Aldo Berlinguer, ordinario di diritto comparato all’Università di Cagliari; Paola Obino, CEO e Founder di Wastly srl. Alle 11.30 si terrà la seconda tavola rotonda dedicata all’agricoltura. Interverranno Majida Mcheik, adviser del Ministero dell’Agricoltura del Libano; Mohamed Said Jaouadi, fondatore, direttore, consulente di business Solutions e advisor di SJSynergies; Efisio Arbau, assessorato all’agricoltura e riforma agro-pastorale; Ciriaco Loddo dell’Agenzia Laore; Antonello Salis dell’azienda La Genuina. Coordina i lavori Sebastiano Liori. Ampio spazio verrà dedicato alla presentazione di casi aziendali innovativi e al networking tra imprese e istituzioni a partire dalle 13.30. Al termine della giornata, alle 16.30, Gianluca Medas si esibirà nel suo monologo dal titolo “La Pietra”.
“È l’evento finale di Identity Lab, tramite il quale abbiamo portato lo spettacolo teatrale “Mammai Manna” in Tunisia, Libano e Russia. Con questa giornata intendiamo restituire l’ospitalità che ci è stata data e fare una sintesi dell’esperienza all’estero-, afferma l’organizzatore, Gianluca Medas, -Riportiamo indietro soprattutto le affinità con Tunisia e Libano, due terre splendide che hanno bisogno del nostro know how tecnologico nel campo agricolo e pastorale>. E continua: <Abbiamo raccontato la Sardegna con uno spettacolo che ha suscitato emozioni. Per questo è stato possibile lo scambio tra terre unite dall’essere parte del Mediterraneo, un mare che supera ogni differenza. Anche con “La Pietra” torno a narrare la storia della Sardegna come un sogno. Come si evince dal titolo, è anche un omaggio ai Giganti di Mont’e Prama”.