Una notizia che arriva a pochi giorni dall’inizio dei lavori del Convegno scientifico AriSLA “10 Anni insieme, alleanza concreta per nuove prospettive di ricerca: speranza reale per un futuro senza SLA”, che si terrà a Milano venerdì 22 e sabato 23 novembre presso il Rosa Grand Milano – Starhotels, Piazza Fontana 3, in cui la Fondazione celebrerà il raggiungimento del significativo traguardo dei 10 anni di attività al fianco della ricerca.
INVESTIMENTO SUI PROGETTI – Sarà di 807.000 euro l’investimento complessivo erogato da AriSLA per i sei nuovi progetti di ricerca di base e preclinica giudicati meritevoli di finanziamento dalla Commissione scientifica internazionale e riguarderà 10 gruppi di ricerca distribuiti tra Milano, Roma, Genova e Palermo.
IL PRESIDENTE DI ARISLA, MARIO MELAZZINI: “Con questo nuovo finanziamento, AriSLA si conferma il principale ente non profit in Italia che investe sulla ricerca scientifica sulla SLA. Per noi è fondamentale garantire la continuità al lavoro dei ricercatori e allo stesso tempo dare fiducia ai più giovani e alle idee più innovative. E con questi sei nuovi progetti portiamo avanti la nostra mission, aggiungendo conoscenza sulla malattia, anche in ambiti ancora poco esplorati, per sviluppare nuovi potenziali approcci terapeutici. Siamo convinti che nel nostro Paese la ricerca sia viva e meriti di essere sostenuta: grazie al nostro impegno in questi dieci anni sono stati investiti oltre 11,6 milioni di euro per la ricerca, finanziati ben 72 progetti e supportati quasi 130 ricercatori su tutto il territorio italiano. Numeri che si sono tradotti in questi anni in importanti risultati riconosciuti in ambito internazionale, a cui si aggiungono i nuovi finanziamenti del 2019. È importante non fermarsi e continuare a supportare ricerca eccellente per il bene della comunità dei pazienti”.
IL RESPONSABILE SCIENTIFICO, ANNA AMBROSINI: “I progetti approvati sono stati selezionati tra le 76 proposte presentate dopo un’attenta valutazione in “peer-review”, basata su merito scientifico, originalità e innovatività, criteri su cui si fonda da sempre il processo di selezione di AriSLA. Gli studi finanziati hanno l’obiettivo di approfondire i meccanismi che conducono alla degenerazione dei motoneuroni e individuare nuove modalità di intervento terapeutico per modificare la progressione della malattia. Alcuni approfondiranno anche le alterazioni del sistema immunitario e il ruolo del muscolo e delle cellule gliali che supportano la corretta funzionalità dei motoneuroni. Grazie a questi progetti potremo aggiungere nuovi tasselli al complesso puzzle dalla SLA e avvicinare sempre più la ricerca al fine ultimo di trovare delle terapie efficaci per le persone con SLA”.
IL 22-23 NOVEMBRE A MILANO IL CONVEGNO ARISLA PER FARE IL PUNTO SULLA RICERCA – Degli ultimi progressi compiuti dai ricercatori italiani sulla SLA, delle strategie più promettenti e delle prospettive future di ricerca si parlerà tra pochi giorni nell’edizione 2019 del Convegno scientifico AriSLA “10 Anni insieme, alleanza concreta per nuove prospettive di ricerca: speranza reale per un futuro senza SLA” che si terrà a Milano il 22 e 23 novembre presso il Rosa Grand Milano – Starhotels (Piazza Fontana 3).
Questo Convegno è particolarmente significativo per la Fondazione, che celebrerà il suo decimo anniversario dal lancio del primo bando di ricerca. Dal 2009, infatti, AriSLA persegue con impegno la sua mission al fianco dei ricercatori, con cui nel tempo ha instaurato un’alleanza concreta che ha prodotto importanti risultati nella ricerca, con lo scopo di incidere concretamente sul decorso della malattia.
Le due giornate, a cui parteciperanno ricercatori italiani ed esperti internazionali, hanno innanzitutto l’obiettivo di illustrare lo stato dell’arte della ricerca sulla SLA e condividere i progressi compiuti dai progetti finanziati dalla Fondazione. Inoltre, offriranno spunti di riflessione per meglio comprendere il posizionamento della ricerca italiana in ambito internazionale ed elaborare insieme ai principali interlocutori della Fondazione le strategie future per lo sviluppo della ricerca sulla SLA, per dare al più presto risposte ai bisogni dei pazienti.
Segue la sintesi dei progetti vincitori del Bando AriSLA 2019, mentre in allegato è disponibile il programma del Convegno AriSLA 2019. Per maggiori dettagli sui progetti finanzianti e per gli aggiornamenti sul Convegno scientifico: www.arisla.org.
SINTESI PROGETTI VINCITORI BANDO ARISLA 2019
FULL GRANT
Il progetto di ricerca ‘GPR17ALS-1’, coordinato da Marta Fumagalli del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Università degli Studi di Milano, parte dall’osservazione che la degenerazione dei motoneuroni è strettamente associata al ridotto supporto energetico da parte degli oligodendrociti, le cellule che formano la guanina mielinica che avvolge i prolungamenti neuronali. Lo studio intende valutare l’effetto sulla progressione della malattia di alcune molecole in grado di regolare l’attività di un recettore espresso sulle cellule che sono precursori degli oligodendrociti.
(Partner: Tiziana Bonifacino, Sezione di Farmacologia e Tossicologia, Dipartimento di Farmacia, Università degli Studi di Genova. Valore del progetto 200.000 euro. Durata 36 mesi)
Lo studio ‘MUSALS-AChR’, coordinato da Caterina Bendotti dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS di Milano, ha lo scopo di indagare i processi rigenerativi del muscolo scheletrico, compromessi dalla malattia, campo ancora non ben compreso nella fisiopatologia della SLA. Sarà approfondito il ruolo dei recettori nicotinici dell’acetilcolina nei meccanismi che regolano la trasmissione neuromuscolare in due modelli sperimentali di SLA che mimano le forme a rapida e lenta progressione della malattia. Il fine ultimo del progetto è di identificare potenziali marcatori prognostici e nuovi bersagli terapeutici.
(Partner: Eleonora Palma, Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia, Università Sapienza di Roma; Maurizio Inghilleri, Dipartimento di Neurologia e Psichiatria Centro Malattie Neuromuscolari Rare, Policlinico Universitario Umberto I, Università Sapienza di Roma. Valore progetto 200.000 euro. Durata 30 mesi).
Il progetto ‘TRAILER’, coordinato da Luca Muzio dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano, ha l’obiettivo di approfondire le cause che portano al mancato funzionamento nella SLA del retromero, un complesso cellulare che svolge la funzione di coordinare diversi processi necessari al riciclo delle proteine da eliminare. Saranno, inoltre, sviluppate una serie di nuove molecole in grado di recuperare la funzionalità del retromero che verranno poi testate in diversi modelli sperimentali.
(Partner: Pierfausto Seneci, Università degli Studi di Milano; Mario Milani, CNR Istituto di Biofisica, Milano. Valore progetto 230.000 euro. Durata 36 mesi).
PILOT GRANT
Lo studio ‘NKINALS’, coordinato da Stefano Garofalo del Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia dell’Università Sapienza di Roma, intende approfondire il coinvolgimento delle cellule del sistema immunitario nella progressione della malattia. In particolare, studierà il ruolo funzionale delle cellule Natural Killer, la cui presenza nel sistema nervoso centrale è risultata aumentata nei pazienti con SLA e in diversi modelli murini di questa malattia, nell’influenzare lo stato di attivazione del sistema immunitario. Per la prima volta in studi sulla SLA si cercherà di verificare se queste cellule abbiano un ruolo diretto nel danneggiare il motoneurone e attivare meccanismi citotossici durante la progressione della malattia.
(Valore del progetto 57.000 euro. Durata 12 mesi)
Il progetto ‘T-A-MN ’, coordinato da Vincenzo La Bella del Laboratorio di Neurochimica, Unità di Neurologia, Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica Avanzata dell’Università degli Studi di Palermo si pone l’obiettivo di studiare il ruolo della mutazione del gene ‘TARDBP G376D’ sulla proteina TDP-43, che ha un ruolo importante sia nella forma sporadica che in quella familiare della malattia. Per comprendere meglio l’impatto della mutazione sulla malattia, saranno effettuati studi utilizzando motoneuroni differenziati da cellule staminali pluripotenti (iPSC). La comprensione della disfunzione della proteina mutante potrà essere di grande aiuto nella comprensione della fisiopatologia della SLA.
(Valore del progetto 60.000 euro. Durata 12 mesi)
Il progetto ‘PotentiALS’, coordinato da Camilla Bernardini Dipartimento di Neuroscienze dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, ha come scopo principale quello di sviluppare una strategia mirata a neutralizzare l’effetto dannoso della proteina SOD1, attraverso la modulazione di un RNA “non codificante” che ne regola l’espressione. Gli RNA non codificanti sono molecole di materiale genetico che non viene tradotto in proteine ma hanno la funzione di regolatori del flusso delle informazioni tradotte dal DNA in proteine. Il loro ruolo nei meccanismi fisiopatologici della neurodegenerazione sta diventando sempre più evidente e questo progetto ne studierà le implicazioni per la SLA.
(Valore del progetto 60.000 euro. Durata 12 mesi)
Fondazione AriSLA
AriSLA, Fondazione Italiana di ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica nasce per promuovere, finanziare e coordinare la ricerca scientifica d’eccellenza sulla SLA. Principale organismo a livello italiano e nel panorama europeo a occuparsi in maniera dedicata ed esclusiva di ricerca sulla SLA, AriSLA sorge per volontà di soggetti di eccellenza in campo scientifico e filantropico quali A.I.S.L.A. Onlus – Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, Fondazione Cariplo, Fondazione Telethon e Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus.