E’ quanto emerge dal Convegno scientifico AriSLA, giunto alla sua settima edizione, che si è svolto al Rosa Grand Milano – Starhotels venerdì 23 e sabato 24 novembre: è stata un’edizione speciale in cui la Fondazione ha celebrato l’importante traguardo dei 10 anni di attività al fianco della ricerca. Il Convegno ha registrato la presenza di oltre 250 ricercatori giunti da tutta l’Italia, di esperti internazionali e personalità del mondo imprenditoriale. Notevole anche la partecipazione ai lavori attraverso la diretta streaming. Riconoscendone l’alto valore divulgativo, il Convegno AriSLA ha ricevuto il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Ministero della Salute, del Comune di Milano, di AIFA e della Federazione Nazionale degli Ordini di Medici Chirurghi e degli Odontoiatri e Società Italiana di Neurologia. Il Decennale è stato supportato da AISLA Onlus, Regione Lombardia, Fondazione Bracco, Farmindustria e da realtà imprenditoriali come Avexis, Biogen, Roche e Dompè.
Questo il commento del Presidente di Fondazione AriSLA, Mario Melazzini: “E’ stato per noi un grande piacere aver potuto condividere un momento storico della nostra Fondazione con tutti coloro che, in modo diverso, hanno contribuito a far compiere nuovi passi in avanti nella conoscenza sulla SLA. Ma non bisogna fermarsi e in questo anniversario voglio ribadire la necessità di essere nel futuro ancora più coraggiosi nelle nostre scelte, perché il futuro è la lettura consapevole del presente. Tra le nostre priorità c’è il supporto e l’investimento sui giovani ricercatori e l’incentivo alle collaborazioni internazionali al fine di far crescere la nostra comunità scientifica e mettere a patrimonio comune le conoscenze. Siamo pronti a lavorare su questo e confrontarci per costruire le prossime strategie”.
I numeri dei 10 anni di AriSLA. In questi 10 anni AriSLA ha investito oltre 11,6 milioni di euro in attività di ricerca, ha finanziato 72 progetti in diversi ambiti di ricerca (base, preclinica e traslazionale, clinica e tecnologica), supportando 127 gruppi e 223 giovani ricercatori che hanno portato a 211 pubblicazioni scientifiche (ref: WebOfScience, 2010-2018). Tra i dati raccolti da Fondazione AriSLA emerge che i laboratori di ricerca che hanno ricevuto un finanziamento AriSLA sono distribuiti su tutto il territorio nazionale: in particolare gli investimenti della Fondazione hanno sostenuto il 45% di tutti gli Istituti italiani che hanno pubblicato sulla SLA nel periodo 2010-2018. Le analisi mostrano una ottima produttività scientifica da parte dei ricercatori titolari di progetti della Fondazione ed il riconoscimento da parte della comunità internazionale del valore dei risultati conseguiti, che hanno contribuito ad aumentare la conoscenza scientifica fornendo la base per altri studi.
Tra i relatori del convegno anche Leonardo Sechi (Università degli Studi di Sassari) che ha presentato i risultati del progetto IRKALS con cui ha approfondito alcuni aspetti della risposta immunitaria contro la proteina dell’envelope del retrovirus HERV-K nel sangue e nel liquido cerebrospinale prelevato da pazienti con forme di SLA sporadica. Questi retrovirus sono residui di infezioni retrovirali che si sono verificate nei nostri antenati e sono stati incorporati nel nostro DNA. In particolare, questo studio pilota ha mostrato le potenzialità di utilizzare la risposta specifica del sistema immunitario contro due epitopi specifici del virus nei pazienti affetti da forme sporadiche di SLA come biomarcatori utili alla diagnosi e al monitoraggio clinico-biologico della progressione della malattia.