Un format vincente che riconferma la sua forza d’attrazione e la sua straordinaria capacità di coinvolgimento di visitatori (15mila lo scorso anno) con un programma culturale di grande qualità, tra incontri, laboratori e corsi per grandi e piccoli, presentazione di buone pratiche, promozione di specificità ed eccellenze locali e soprattutto tante occasioni di scambio e condivisione tra le diverse anime della nostra isola virtuosa.
Nona edizione di una realtà sarda e nazionale sempre più consolidata che mira a rendere la vita più sostenibile ed equa e soprattutto un’occasione di crescita e spazio pubblico in cui far circolare anche nuove relazioni, idee e progetti.
Promossa e organizzata interamente dall’associazione culturale Scirarindi, vedrà nel penultimo weekend di novembre un calendario ancora più ricco di iniziative adatte a un pubblico di tutte le età. Dalle 10:00 del mattino fino alle 22:00 negli spazi della Fiera Internazionale della Sardegna a Cagliari, nei Padiglioni B, G e I e le quattro sale A-B-C-D-E del Palazzo dei Congressi (ingresso Viale Diaz), ciascun visitatore potrà personalizzare il proprio percorso tra le tantissime proposte.
A partire dal viaggio tra i professionisti della Sardegna naturale nella coloratissima e vivace area espositiva, cuore palpitante del festival, con il suo sempre più crescente numero di espositori (quest’anno sono 280) declinati nelle varie aree dell’ecoturismo, della bioedilizia, agri-cultura, ambiente, economia etica, artigianato, area compranaturale, partecipazione, animali, salute e benessere, alimentazione e naturalmente tanti prodotti di grande qualità nell’area Food, che si rinnova con ancora più eccellenze, più gusto, e tante aziende e piccoli produttori che lavorano in Sardegna e che si impegnano quotidianamente per sostenere l’economia locale in modo sano, pulito e corretto.
Diecimila metri quadri in cui si snoderanno oltre 160 attività, tra iniziative speciali, incontri, tavole rotonde e conferenze con 30 ospiti sardi e nazionali, laboratori, lezioni dimostrative aperte a tutti, momenti di meditazione, ascolto interiore, libri, mostre e spettacoli, cooking show, aree relax, punti ristoro bio-veg, servizi di animazione e spazi per i bambini con percorsi tematici e laboratori, consulenze del benessere e trattamenti gratuiti, attività per le scuole e per i più piccoli, degustazioni dei prodotti sardi.
Una manifestazione che si sorregge esclusivamente sulle proprie gambe, grazie anche al supporto di oltre 70 volontari che condividono gli ideali del festival e collaborano in modo insostituibile, alla sua realizzazione.
Scirarindi accompagna il pubblico in un viaggio di scoperta di una Sardegna inedita, fatta di bellezza, sostenibilità e qualità della vita. Scirarindi è un popolo in cammino che guarda al futuro con speranza, condividendo e promuovendo quanto c’è di meglio, per sé e per la propria terra – spiega Giovannella Dall’Ara, responsabile e anima del festival insieme al team di esperti scientifici e collaboratori.
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INIZIATIVE SPECIALI
Sulle numerose aree tematiche della manifestazione, la sezione delle iniziative speciali caratterizza ogni edizione attraverso gli interventi e gli approfondimenti di professionisti qualificati e figure di spicco.
Tra le quindici di questa edizione segnaliamo “Facciamo scuola, sguardi nuovi sull’educazione”, lo spazio importante articolato in un itinerario di più incontri e momenti esperenziali per riflettere sui temi dell’educazione e su un’altra scuola possibile, sui bisogni educativi e sulle esperienze di chi con coraggio porta avanti piccole rivoluzioni, che il festival rivolge ai ragazzi degli Istituti superiori sin dalla sua prima edizione offrendo laboratori, confronti e percorsi tematici.
Se ne parlerà in una serie di appuntamenti nel weekend a partire da sabato 23 novembre alle 10:30 (Sala Grande Padiglione I) con la facilitazione di Genny Carraro, coordinatrice generale della Rete Europea degli Ecovillaggi (GEN Europe), esperta di scienze internazionali e diplomatiche con una grande esperienza a livello internazionale in pubbliche relazioni e collaborazioni con reti nazionali ed estere; il percorso tematico “50 sfumature di green”, che si snoda in più incontri nelle due giornate della manifestazione, a cura di Edizero Industrie Verdi d’Italia con il coordinamento della “contadina dell’edilizia”, amica e ospite affezionata del festival, Daniela Ducato: dalla riqualificazione energetica e l’edilizia ecologica, alla natura che si insinua nell’architettura (sabato ore 16:30 Palazzo dei Congressi Sala A).
In programma, oltre ai vari momenti, ci sarà il tour “Le città invisibili della plastica” (sabato ore 15:00 appuntamento stand Edizero), una visita guidata (ludica) dentro e fuori il festival con la stessa Ducato, alla scoperta della plastica e di altri derivati petrolchimici invisibili ai nostri occhi. Tra le iniziative “verdi” anche l’incontro dedicato alla più grande filiera d’Europa di prodotti di canapa realizzati a km corto (domenica ore 16:00 Palazzo Congressi, Sala D).
Ritorna lo scrittore Daniel Lumera dopo il successo di pubblico riscosso lo scorso anno, protagonista anche stavolta di una nuova conferenza esperenziale dal titolo “Ecosofia, consapevolezza della natura” (sabato ore 17:00 Sala Grande Padiglione I, 1° piano) per sperimentare un’educazione alla consapevolezza, che abbraccia i principi di ecosofia (“saggezza dell’ambiente”) ed ecologia; dalla saggezza per migliorare la relazione con noi stessi, gli altri, l’ambiente e la natura, alla scoperta delle “Chiavi di lettura per un mondo in tempesta”: come affrontare questo periodo storico in cui il clima economico non offre segni di miglioramento, la politica è instabile e dove nel frattempo assistiamo a una riduzione graduale delle nostre libertà.
Dialogo aperto in cinque incontri tra sabato e domenica sui temi di economia, politica, attualità e crescita interiore con il giornalista e ricercatore Piero Cammerinesi (corrispondente estero per alcuni importanti magazine negli USA e editore di riviste internazionali) e Fausto Carotenuto, un passato di analista strategico per enti governativi e multilaterali e una vita avventurosa attraverso trame politiche, economiche e internazionali.
Consapevolezza del mondo che ci circonda, quindi, ma anche e soprattutto di sé e della propria età, nell’incontro dedicato alle donne “Over 50. L’età dell’oro delle donne: racconti e interviste”; una chiacchierata con le ospiti e il pubblico per smontare stereotipi ed etichette culturali che ancora associano alle 50enni e over quella fase che ancora oggi spesso è considerata la fase del declino e che marchiano a fuoco le tappe più importanti della vita di una donna. Le donne cinquantenni (e oltre) a cui lasciarsi ispirare ci sono, e sono tante. Sono femmine toste che non aspirano a dimostrare venti anni di meno, ma si limitano a essere la versione migliore di se stesse, senza essere ossessionate dalla bellezza a tutti i costi. E allora perché non parlare dei cinquant’anni come un’età dell’oro? Un’età piena, una nuova fase della vita preziosa come la bellezza e ricca come il valore della piena consapevolezza di sé. Se ne parlerà domenica alle 11:30 nella Sala Grande del Padiglione I (1° piano) con alcune di queste grandi donne over 50 che porteranno le proprie esperienze e le loro testimonianze:
- Monica Pais, la veterinaria conosciuta in tutta Italia e la più seguita sui social, salvatrice della cagnolina Palla e fondatrice della Onlus a lei dedicata;
- Alessandra Guigoni, antropologa culturale, saggista, blogger, dottore di ricerca (Unica);
- Luisa Aru, antroposofa, medico omeopata specializzata in pediatria;
- Michaela K. Bellisario, giornalista e scrittrice e Claudia Rebellino Becce, avvocata (autrici insieme del libro “Felici a 50 anni”) e Daniela Ducato, la pluripremiata bio-imprenditrice sarda più innovativa d’Italia.
Coordina l’incontro Paola Cireddu, giornalista, musicista e regista (fa parte dell’associazione Giulia giornaliste Sardegna); ritrovare allora anche il linguaggio perduto di una femminilità fuori dagli stereotipi, libera, intraprendente, piena di coraggio, traboccante di vita attraverso il trekking. Se ne parlerà nell’incontro “Il Senso della Donne per il Cammino: il caso della Rete Nazionale Donne in Cammino”. La forza magnetica della passione per il camminare, unita al desiderio di condividere idee ed esperienze hanno visto in poco tempo un’adesione di migliaia di persone da tutta Italia. Sarà l’ideatrice della Rete Nazionale Donne in Cammino, Ilaria Canali, antropologa, esperta di formazione e comunicazione, a raccontare nell’incontro di sabato 23 alle 18:00 (Palazzo dei Congressi Sala D), questo successo straordinario.
In programma domenica all’alba (alle 6.20) anche una escursione alla Sella del Diavolo e il workshop di walk experience design (ore 15:30 Palazzo Congressi, Sala B); dal passo lento e attento al paesaggio, alla velocità, cedevolezza ed esplosività, per attivare un meccanismo di difesa che non contempli necessariamente la forza fisica. Si tratta del Wing Chun, uno stile di Kung Fu inventato da una donna, una monaca del monastero Shaolin centinaia di anni fa. Un’arte marziale per tutti che insegna anche ad avere maggiore sicurezza in se stessi, benessere e nuove capacità di problem solving.
A raccontare la storia e le caratteristiche salienti di questa disciplina tradizionale sarà domenica alle 11:30 Palazzo Congressi, Sala D, Furio Piccinini, profondo conoscitore dell’arte che proviene dal mondo della lotta greco-romana, e istruttore certificato a Hong Kong; ritrovare la terra, accudire e vedere crescere le proprie piante, ma soprattutto favorire l’integrazione, la riflessione e il riscatto nel bel progetto degli Orti Sociali del carcere di Uta, presentato a Scirarindi dalla Caritas dell’arcidiocesi di Cagliari. 4.000 mq all’interno del cortile del carcere da cui sono stati ricavati 36 orticelli seguiti con entusiasmo da circa 70 detenuti. Un’iniziativa importante, che unisce socialità e formazione e adempie al dettato costituzionale sulla funzione riabilitativa della pena.
Dalla consapevolezza di quello che produciamo a quello che mangiamo negli incontri “I Signori del cibo e Mesa Noa: l’industria alimentare che divora il pianeta, e chi lo salva” che, partendo dall’analisi dei lati oscuri del mercato del cibo, portano una speciale attenzione alle reti agroalimentari alternative, all’etica del cibo e alla sostenibilità sociale e ambientale.
Con il giornalista d’inchiesta Stefano Liberti (Internazionale e Le Monde Diplomatique) e uno chef d’eccellenza (Cagliari Calcio), Wiliam Pitzalis, coordinati da Alessandra Guigoni, si parlerà sabato a partire dalle 19:30 nella Sala Grande del Padiglione I di come un altro cibo sia possibile, di come i consumi alimentari possano e debbano essere accompagnati da solidarietà, giustizia sociale, etica ambientale e sociale; e ancora i preziosi suggerimenti di Lucia Cuffaro, massima esperta di autoproduzione e riciclo, presidente del movimento della Decrescita Felice che ritorna a Scirarindi per parlarci di economia circolare e “Riduzione a monte dei rifiuti, autoproduzione e buone pratiche eco”, per favorire la consapevolezza sui temi della sostenibilità e della diminuzione degli sprechi.
L’atteso ritorno di Monica Pais accompagnata dalla celebre cagnetta Palla, stavolta per raccontare la storia drammatica (ma con un lieto fine) di Mano, un cane maremmano scontroso e taciturno, vittima di violenze atroci da cui per fortuna si è ripreso (domenica alle 17:30 Sala Grande Padiglione I, 1° piano); le lezioni informali nell’incontro “Un the con lo chef” (Padiglione B), per scoprire i segreti della pasticceria vegetale e tanti consigli per una cucina domestica sana e naturale con lo chef Giacomo Matteo Pisanu, mentre si sorseggia un tè pregiato.
E ancora tante altre iniziative speciali tra “Saggezza dell’Africa Ancestrale” di Aminata Fofana, la danza rituale azteca, i suoni antichi e il canto del Tamburo con il danzatore Mexica-Azteca Ollinati Contreras, esperto di musicoterapia e psicomotricità, e il concerto “Ancient Stones” del duo Jyotishmati (domenica ore 19:00 Sala Grande, Padiglione I, 1° piano) composto da Matteo Giorgioni (piano) e Lisa Frassi (voce & loop station): musica antica e suggestiva in chiave moderna, vibrazioni che aiutano a rilassarsi e che fanno viaggiare oltre il tempo e lo spazio, rigorosamente a 432 Hz, la frequenza che produce il suono universale dai molti benefici.
FOOD EXPERIENCE
Mangiare meno e mangiare meglio, consumare prodotti locali e stagionali per consentire alle comunità di vivere in modo dignitoso, portando avanti le loro tipicità e tradizioni agroalimentari. Con decine e decine di espositori, la maggior parte dei quali piccoli o piccolissimi produttori, provenienti da tutta la Sardegna, anche quest’anno il Festival propone prodotti e pietanze slow, attente all’ambiente, rispettose delle tradizioni e delle comunità locali.
Giunto al nono compleanno il Festival Scirarindi ha visto in questi anni crescere il Padiglione Food (G) dedicato alla ristorazione e ai prodotti locali di grande qualità, e ai più golosi, con la partecipazione attiva di tante aziende e produttori sardi. Una vasta area espositiva in cui è possibile “fare la spesa” fornendosi di tutte gli ingredienti primari che servono in cucina, dall’olio, alla pasta, il vino, le spezie, formaggi, frutta, verdura, legumi, birre e tanto altro ancora.
Oppure degustare e assaporare le ricette più rappresentative dell’isola, come quelle del ristorante rurale L’Ulivo di Gonnosfanadiga, il Panificio Porta con le sue pizze gourmet a lunga lievitazione; la cucina indiana esempio di “world food” di Tandoori, le dolcezze di Chocogioia, le specialità di Mangiogusto e Biora, solo per citare alcune proposte.
Tra le food experience, esperienze di gusto immersive, interattive e formative, lo stand del pastry chef Gian Piero Loddo, la pasticceria di Raimonda Fulghesu, con le ricette tradizionali di Laconi ma non solo; il cioccolato di VaiCacao, l’arte della maestra di pane e paste Norma Argiolas, con la sua sapienza quartese.
GLI ESPOSITORI
Nella nona edizione di Scirarindi l’area espositiva si articola attraverso 278 espositori suddivisi nelle 11 aree tematiche con un numero considerevole di realtà locali per il settore dell’alimentazione e food con oltre 50 stand, agri-cultura, ambiente, economia etica, artigianato, compranaturale, partecipazione, animali, salute e benessere, e ancora tante sorprese a novità. Quest’anno si aggiungono inoltre due aree per partecipazione e qualità: Ecoturismo e Bioedilizia.
ECOTURISMO
Dal Pozzo sacro di Santa Cristina al Nuraghe Losa, dalle Antiche Terme di Fordongianus a Tharros e la Penisola del Sinis, e ancora Serri, Orroli e Goni, per terminare a est con l’area Marina Protetta di Villasimius e a ovest con il Cammino Minerario di Santa Barbara. Un viaggio in alcuni luoghi incantevoli della nostra terra tramite l’incontro con quelle persone che, con impegno e passione, valorizzano il territorio promuovendo un turismo attento e rispettoso di quei posti che rendono la Sardegna regione unica nel mondo. Da segnalare la presenza della Rete nazionale delle donne in cammino che promuoverà anche un’escursione all’alba sulla Sella del Diavolo.
BIOEDILIZIA
Promuovere lo sviluppo energeticamente sostenibile dell’edilizia è l’obiettivo del Network CasaClima che, in sinergia con l’Agenzia CasaClima della Provincia di Bolzano, mette al centro del proprio lavoro l’efficienza energetica, l’uso delle rinnovabili e la tutela delle risorse. Nello stand Casa Clima percorsi conoscitivi di vari materiali da costruzione, analisi termografiche e consulenze energetiche.
Tra le realtà più rappresentative della bioedilizia non solo isolana, ma internazionali, non può mancare la filiera Edizero Architecture for Peace che propone materiali ad alta tecnologia e petrol-free, realizzati a km corto, equo e scambiato. La sua testimonial, Daniel a Ducato, coordinerà l’iniziativa 50 sfumature di green. Da menzionare, a metà tra la bioedilzia e l’alimentazione, il laboratorio artigianale della canapa Hemp Factory. Lo sapevate che in Sardegna, c’è la più grande filiera d’Europa di prodotti di canapa sativa? La mission di Hemp Factory quella di dare continuità alla filiera facendola diventare il motore trainante dell’economia isolana.
AGRI-CULTURA
È possibile trovare un modo sostenibile ed economicamente conveniente per diserbare e mettere d’accordo agricoltori e apicoltori? La risposta è sì e ad averla trovata sono i giovani sardi che hanno dato vita ad Herbeeside, la prima azienda in grado di rispondere, agli stessi costi e con la stessa resa dei prodotti chimici, alla necessità di diserbare senza mettere a repentaglio altri cicli produttivi. L’azienda amica dei campi e delle api è tra le #GreenHeroes incontrate dall’attore Alessandro Gassman nel suo viaggio per conoscere i protagonisti dell’economia sostenibile.
E ancora le api sono protagoniste di un’altra realtà presente a Scirarindi: MeBee. Un’azienda che si caratterizza per il forte legame con il territorio, per la genuinità del prodotto e la volontà di far conoscere il miele sardo al di là dei confini dell’isola. MeBee promuove la campagna “Adotta un alveare”.
AMBIENTE
Ritorna a Scirarindi L’uomo che pianta gli alberi, vecchi amici del festival che proporranno il laboratorio per bambini e adulti sulle palline d’argilla di Fukuoka. L’associazione è nata con lo scopo di riseminare le aree semidesertiche o devastate dagli incendi e, in generale, rimboschire il territorio. Piantare alberi vuol dire seminare consapevolezza nel salvaguardare la nostra Terra. È importante rendersi conto del perché siamo arrivati alla crisi ecologica odierna e di come possiamo adoperarci tutti per cambiare le cose, non aspettando che qualcuno lo faccia al posto nostro.
ECONOMIA ETICA
La finanza può essere vicina alle persone. Lo dimostrano realtà come Acanta, la Mag della Sardegna, Mutua di Auto Gestione sarda al 100% che raccoglie quote di capitale sociale tra gli associati per finanziare le attività degli stessi soci e sostenere uno sviluppo della Sardegna che sia etico e sostenibile. I settori di intervento sono quelli di cui si occupa anche Scirarindi: il turismo responsabile, l’agricoltura biologica, l’economia solidale, la produzione innovativa ed eco-compatibile, i mestieri tradizionali e l’integrazione sociale.
Ci saranno anche gli amici di Mesa Noa, la prima food coop della Sardegna che si propone di rivoluzionare il modello di produzione e consumo del cibo a cui siamo stati abituati, rovesciando completamente il rapporto tra le persone e gli alimenti. Si tratta di un “supermercato autogestito”, in cui i clienti non sono più tali ma diventano soci, lavoratori, co-produttori.
AREA ARTIGIANATO
Dal recupero degli antichi mestieri può nascere un futuro migliore. Lo dimostra la rinascita dell’artigianato in tante zone del nostro Paese, tra cui la Sardegna, con le sue botteghe artigiane: da Sarrabus del maestro ramaio Adriano Concas, che con il sul lavoro valorizza la tradizionale lavorazione del rame per la costruzione di utensili domestici, al maestro cestinaio Antonello Utzeri, al ricamo tradizionale di Roberto Maccioni, passando per la filigrana sarda di Anna Catalano e poi ancora ceramica, gioielli e tessitura.
AREA COMPRANATURALE
Con il cuore, sempre. È questo il motto dell’Officina del Pallet che promuove il riciclo recuperando gli scarti e trasformandoli in prodotti realizzati a mano. Ogni creazione racconta una storia ed è legata a un messaggio di rinascita, alla riscoperta di come uno scarto può diventare un dono attraverso il riutilizzo. Ogni progetto diventa un’opportunità per imparare cose nuove, in perfetto spirito Scirarindi.
PARTECIPAZIONE
Tantissimi comitati e associazioni lavorano sul territorio prendendosene cura: sono loro la linfa del Festival. Tra le realtà nazionali quest’anno ci sarà ISDE Italia, l’Associazione Medici per l’ambiente che lavora ogni giorno con costanza e determinazione per difendere l’ambiente a la salute. L’associazione è nata nel 1989 da un gruppo di medici italiani consapevoli che, per garantire la salute di ciascuno, i medici devono occuparsi anche della salute dell’ambiente in cui viviamo, sia come medici sia come abitanti della terra.
Anche quest’anno sarà presente il Movimento della Decrescita Felice, associazione nazionale nata per favorire il benessere della cittadinanza, promuovere ciò che è a basso impatto ambientale, che non crea sfruttamento sugli esseri viventi e la consapevolezza che anche le piccole scelte quotidiane possono avere qualcosa di rivoluzionario. Sarà presente la presidente Lucia Cuffaro, che offrirà un laboratorio con tanti preziosi suggerimenti per la riduzione a monte dei rifiuti, le buone pratiche ecologiche e l’autoproduzione di beni necessari.
ANIMALI
Anche quest’anno, nello spazio animali del Festival, il posto d’onore tra i partecipanti è per Palla, la cagnolina recuperata a Terralba, la cui storia ha commosso il mondo e ha dato vita a “Effetto Palla”, onlus che aiuta gli animali di nessuno, quelli ammalati e con ferite, li cura e cerca per loro un’adozione. Una Onlus in grado di cambiare la vita a migliaia di animali e a molti umani. Grazie a Monica Pais sentiremo anche il racconto di Mano, il maremmano che non voleva più amare.
Presente anche la LAV (Lega Anti Vivisezione) che da oltre quarant’anni si batte per l’affermazione dei diritti animali e combatte ogni forma di sfruttamento animale. La sua mission è praticare e promuovere il cambiamento culturale nel rapporto con gli altri animali per un mondo dove ogni singolo animale abbia libertà, dignità, vita.
SALUTE E BENESSERE
Presenza fissa del Festival la Calabrese Dental Clinic, studio dentistico che offre cure odontoiatriche a un prezzo equo e si distingue per promuovere una visione olistica a tutto tondo: dalla diagnosi alla definizione delle terapie, dalla gestione dei materiali alla riduzione degli sprechi.
Da segnalare la Dott.ssa Rosalma Oppo: laurea in Medicina Cinese all’Università di Londra e laurea in Medicina all’Università di Beijing. Ha lavorato in varie cliniche e ospedali sia a Londra che a Beijing dal 2003. Ha studiato e lavorato con i migliori maestri di Tuina ed è iscritta all’album dei dottori in Medicina Cinese e Agopuntura (ATCM) dal 2002.
Ci saranno poi le ostetriche di Luna di Donna, impegnate nella promozione del benessere femminile e della famiglia. Due giovani e preparate ostetriche che si rivolgono alle donne di tutte le fasce d’età.
Tante le discipline per il benessere e la salute presenti anche quest’anno a Scirarindi: logopedia, naturopatia, riflessologia, yoga, pilates, biodanza, feldenkreis, antiginnastica.
Tra le novità lo stand del Sam Lau WING CHUN. Il Wing Chun è l’unico stile di Kung Fu inventato da una donna, una monaca shaolin, centinaia di anni fa. Questa arte marziale, studiata assiduamente da Bruce Lee, oltre a insegnare i rudimenti della difesa porta maggiore sicurezza in sé stessi, benessere e nuove capacità di problem solving. Si potrà approfondire in una serie di incontri dedicati.
ALIMENTAZIONE
E infine il padiglione food che vede oltre cinquanta stand. Da segnalare una giovane realtà molto speciale che si potrà incontrare nell’area Ristorazione: Cavó Bistrot. Propone una cucina vegetale (plant-based) moderna e integrale, ricca di materie prime biologiche e locali che riscopre i sapori originari ed è vicina alle tematiche del chilometro zero e al rispetto di tutto ciò che la natura ci regala in tutta la sua essenza. Al Festival Scirarindi la loro offerta food sarà 100% plant-based, gluten free e plastic free.
SPAZIO BAMBINI
Scirarindi è un festival a misura anche dei più piccoli, di diverse fasce d’età. Nello SPAZIO BAMBINI tante le attività nelle due giornate che uniscono il divertimento all’apprendimento. Tra queste, per citarne solo alcune, il laboratorio per apprendisti ceramisti o di costruzione di giochi per animali, lo spettacolo per bambini in inglese (Story Time), il Baule dei Desideri, giochi di diverse tipologie, con giocattoli fatti a mano, in legno e con materiali di riciclo, laboratorio artistico con gli acquerelli, biodiversità nei giardini, come costruire la casa per gli insetti, erboristi per un giorno, fantasia di tessiture musicate, laboratorio di cucina in inglese (Little Chef) e tanto altro. E ancora, l’educazione alla sicurezza stradale con Bimbi in bici per incoraggiare la mobilità sostenibile fin da piccoli, percorsi didattici in bicicletta e educazione alla sicurezza stradale in bici a cura di APS Fiab Cagliari ETS. Servizi per i piccolissimi e per le madri nell’Eco Baby Pit Shop: fasciatoio e poltrona per l’allattamento, pannolini lavabili e possibilità di parcheggiare i passeggini per sperimentare le fasce e supporti portabébé messi a disposizione del festival.
INGRESSO
La manifestazione è promossa e interamente organizzata dall’Associazione Culturale Scirarindi e non gode di alcun finanziamento pubblico.
A sostegno dell’evento è prevista un contributo di partecipazione di € 5,00 per i visitatori che abbiano compiuto i 16 anni di età. Si potrà accedere liberamente a tutte le conferenze e le presentazioni, ai workshop, ai laboratori esperienziali, alle dimostrazioni pratiche, ai trattamenti e alle consulenze individuali, alle lezioni di gruppo, alle degustazioni.
Il programma dettagliato e l’elenco completo degli espositori si possono trovare sul sito ufficiale del festival: http://festival.scirarindi.org//.
Per info: [email protected]