EXMA, sala conferenze
Si inizia alle 9 con Massimiliano Foschi e Daniele Gouthier che presentano il loro libro Matematica per giovani menti in cui dimostrano che la matematica è anche gioco, sfida, intrattenimento. Il pubblico viene invitato a fare matematica per scoprire che le capacità che mettiamo in gioco quando creiamo un problema matematico sono le stesse che ci servono per risolverne altri.
Alle 17,15 Roberto Defez racconta la sua Scoperta. Come la ricerca scientifica può cambiare l’Italia,un viaggio ‘dietro le quinte’ del mondo della scienza, che fa tappa su aspetti metodologici e etico-sociali, con casi di pseudoscienza indicativi di quanto si possa minare la credibilità degli scienziati nel nostro Paese, in cui spesso ci si lascia confondere sul confine tra vero ed esoterico.La ricerca scientifica è la più importante e rivoluzionaria forma di cultura, frutto e quindi termometro della democrazia.
Sandra Savaglio che ha lavorato alla Johns Hopkins University di Baltimora, allo Space Telescope Science Institute, all’Istituto Max Planck per la fisica extraterrestre ed ora insegna all’Università della Calabria sarà la protagonista, alle 18.30, dell’incontro dal titolo Tutto l’universo per chi ha poco spazio-tempo. In questo meraviglioso viaggio nell’infinito sopra di noi, fra buchi neri, stelle nane, onde gravitazionali e future missioni spaziali, riesce nell’impresa di sintetizzare tutto ciò che si sa e tutto ciò che non si sa del nostro meraviglioso universo, fino alle vertiginose domande che continuano, e continueranno, ad appassionare gli esseri umani davanti all’infinità del cosmo di cui siamo piccolissima parte.
Fondazione di Sardegna, sala convegni
Alle 16 Alberto Diaspro tiene un seminario dal titolo Il pane e le rose nel tempo delle nanotecnologie: il fattore tempo ha mutato radicalmente il nesso tra scienza e vita quotidiana. Futuro immediato e passato contemporaneo: i dilemmi etici aperti dalla “crescita” di umanoidi riguardano in realtà tutta la nostra cultura. Le intuizioni di Gramsci sul rapporto tra ricerca scientifica e società. Il primo comandamento etico è la lotta all’ignoranza (e alle politiche che la sostengono).
Alle 17 tutti a Dar la caccia ai numeri con Massimiliano Foschi e Daniele Gouthier. Che mostrano come i problemi matematici possono essere i protagonisti di un racconto fatto per coinvolgere, incuriosire e appassionare. In una conversazione che propone la matematica con leggerezza, i partecipanti assaporeranno ogni rompicapo. Numeri, forme, regolarità sono e possono essere stimoli per la nostra creatività. E così, tra un gioco e un problema si farà un po’ di buona matematica, nella speranza che almeno qualcuno dei presenti torni a casa con la convinzione che «la matematica è come la mamma:possiamo fare tutto quello che vogliamo, purché rispettiamo le sue regole.
Alle ore 19, dove rimarrà sino al 30 novembre, verrà inaugurata l’esposizione fotografica e video “82°07’Nord – in barca a vela ai confini del Polo, sulle tracce del dirigibile Italia”, realizzata dal CRS4, nell’ambito del progetto di divulgazione scientifica Lab Boat 2019 e in collaborazione con Polarquest 2018 e finanziata dalla Fondazione di Sardegna Le oltre 30 immagini esposte restituiscono lo spettacolare ambiente polare, fino ai confini della banchisa, alla latitudine record di 82°07’Nord, nell’arcipelago delle Svalbard, sin dove si è spinto il veliero Nanuq, durante la spedizione scientifica Polarquest2018, alla ricerca dirigibile Italia, l’aeronave che nel 1928 arrivò a sorvolare il Polo Nord e poi precipitò per ragioni mai del tutto chiarite.Durante l’inaugurazione è previsto un incontro su “Ricerche sullo stato dell’inquinamento di plastiche nel Polo Nord e nel Mediterraneo” al quale interverranno Gianluca Casagrande (professore di geografia all’Università Europea di Roma), Ombretta Pinazza (ricercatrice INFN), Roberto Demontis (ricercatore CRS4), Giorgio Massaro (Fondazione MedSea).
Per tutta la giornata dell’8 novembre, dalle 9 alle 20, è previsto un laboratorio multidisciplinare sull’Acqua curato dal Progetto Lauree Scientifiche alla Cittadella Universitaria di Monserrato.
IL FESTIVAL
Cento gli eventi in programma fino a martedì 12 novembre, cui si aggiungono cinque mostre, quindici postazioni di laboratorio e sedici strutture aperte, all’interno delle quali sono ospitati seminari, mostre e laboratori.
Organizzato dall’Associazione Scienza Società Scienza,la manifestazione ormai stabilmente diffusa in altre quattro sedi sarde (Oristano, Siniscola, nel Sarcidano (Isili, Senorbì, Serri e Nurri) e Iglesias), oltre che dal capoluogo sardo, richiama ogni anno molte migliaia di persone da ogni angolo dell’Isola, decretando in tal modo la sua vitalità e ricompensando, col suo successo, il contributo degli oltre mille volontari, delle associazioni, degli enti di ricerca, dei dipartimenti universitari, delle scuole che sempre più numerosi collaborano alla sua organizzazione.
In questa dodicesima edizione il Cagliari FestivalScienza curerà anche tre appuntamenti al Teatro Eliseo di Nuoro. Venerdì 15 novembre dalle 10.00 alle 11.00 Tiana Marras, Dirigente scolastico e scrittrice, terrà la conferenza Il pioniere della schermografia italiana, Salvatore Collari. Seguirà alle 11.30 la conferenza-laboratorio di Guido Pegna dell’Università di Cagliari Antonio Pacinotti a Cagliari. L’invenzione che ha trasformato il mondo. Infine,sabato 16 novembre dalle 10.00,per emozionare, stupire e scoprire meglio la scienza con Giorgio Häusermann del dipartimento della SUPSI, Locarno (Svizzera) e Alessia Zurru di Laboratorio Scienza di Cagliari arriverà l’orchestra di Einstein.
Scienza è cultura è il tema scelto quest’anno, sul quale sono chiamati a confrontarsi scienziati, divulgatori scientifici e artisti ospiti. “Se per cultura si intende il patrimonio di conoscenze, saperi, valori comuni e condivisi di un popolo – dice la presidente del festival Carla Romagnino – allora la scienza, è parte integrante della cultura. Una conoscenza che richiede attenzione e rigore, ma che ha contribuito, spesso in modo determinante, all’insieme dei saperi, dei valori e delle abitudini della società. Basti pensare ai radicali cambiamenti nella concezione del mondo determinati dai famosi “trent’anni che sconvolsero la fisica” (1900-1930), con le rivoluzionarie teorie della Relatività e dei Quanti, che introdussero i concetti di indeterminazione, probabilità e relatività del tempo e dello spazio. O alle conseguenze di carattere etico e sociale determinate dalle teorie di Copernico e Galilei. Oppure, oggi, alle neuroscienze che ci forniscono una nuova chiave di lettura delle emozioni cui siamo soggetti, come aggressività, depressione, innamoramento”.
A Cagliari le attività si svolgono all’EXMA, alla Fondazione di Sardegna e al Teatro S. Eulalia. Questi gli orari di apertura salvo diverse indicazioni in brochure: tutti i giorni ore 9.00-13.00 e ore 15.00-19.00.