Ci si dovrà prenotare presso il Comando di Polizia Locale, sito in Via Pietro Sassu, entro il 30 novembre, dove si potrà compilare la scheda di anagrafe canina che dà diritto alla prenotazione.
La legge prevede infatti che occorra obbligatoriamente dotare il cane di un microchip di riconoscimento. Si tratta di una capsula di vetro del tutto compatibile con l’animale, delle dimensioni di pochi millimetri. Al suo interno ha un chip – un piccolo circuito – “leggibile” da veterinari abilitati, canili, Asl e chiunque sia dotato di un apposito lettore.
È una sorta di “carta di identità” del cane, che racconta della sua provenienza e riconduce al proprietario. Viene inserito dietro il collo dell’animale tramite una siringa monouso, con una applicazione totalmente indolore. Contestualmente, l’animale verrà iscritto all’anagrafe canina.
L’omessa iscrizione è punita con la sanzione amministrativa, che impone il pagamento di una somma, che va da € 154,94 a € 516,46.
All’atto della prenotazione è necessario portare con sé un documento di identità e il codice fiscale.
A questa campagna ne seguirà presto un’altra, per incentivare le sterilizzazioni di cani padronali a rischio di riproduzione incontrollata, in particolare per i cani adibiti alla custodia di greggi, cani a guardia di fondi rurali ma anche per i cani di proprietà di cittadini che si trovino in particolari condizioni economiche, accertate sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).
Invito i cittadini ad approfittare di queste occasioni per microchippare gratuitamente i propri cani – sottolinea l’assessore all’ambiente Roberto Fiori – così come prevede la legge e, successivamente, provvedere eventualmente anche alla sterilizzazione, contribuendo così non solo al decoro e all’igiene urbana, ma soprattutto alla salvaguardia e alla salute dei nostri amici animali.