Continua nelle principali località della Sardegna la campagna di prevenzione alla droga più diffusa e conosciuta nell’isola dei volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla droga e e della Chiesa di Scientology. Non c’è quartiere di Cagliari, Olbia, Nuoro, Quartu S.Elena, Selargius, Sestu, Assemini, Porto Torres, solo per citare le principali, ma sono tantissimi anche i piccoli centri coinvolti, in cui i volontari non abbiano diffuso libretti “la verità sulla droga”, coinvolgendo i commercianti nella distribuzione degli opuscoli informativi sugli effetti devastanti provocati dalla droga.
“È necessario creare un movimento di opinione il più vasto possibile per contrastare il dilagare delle bugie che vogliono far passare la droga come il passatempo per eccellenza per i giovani, dichiara il responsabile per la Sardegna delle iniziative della Fondazione. Mai come in questo momento è stata così insistente la spinta alla liberalizzazione delle droghe cosiddette “leggere”, ma sminuire o addirittura negare gli effetti che l’uso della cannabis avrà a medio/lungo termine sui consumatori, è chiudere gli occhi alla realtà.”
Sono gli stessi ex tossicodipendenti a dichiarare che tutto ebbe inizio dalla prima canna fumata in gruppo per “provare e stare insieme”; poi, quasi senza accorgersene, ci si è trovati a cercare sostanze ben più pesanti. Nessuno inizia col buco di eroina o sniffando la cocaina, si parte sempre “provando” la canna. Dicevano: “tanto è naturale e puoi smettere quando vuoi”. Mentivano!!
“La droga è l’elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale” scriveva negli anni ’70 il filosofo L. Ron Hubbard. Osservando il mondo che la circonda è impossibile non concordare con queste parole. Per arginarne il dilagare delle droghe proteggendo così le nuove generazioni, i volontari non interrompono il lavoro e, anche nella prossima settimana saranno presenti a Cagliari, Olbia, Nuoro e Sestu, coinvolgendo altre decine di commercianti per divulgare il messaggio di vivere liberi dalla droga e lo fanno con l’unica arma che possa debellare questo flagello sociale: l’informazione. Info: www.noalladroga.it