“Il progetto – osserva l’Assessore all’Ambiente del Comune di Oristano Gianfranco Licheri – è cofinanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e si pone l’obiettivo di migliorare le condizioni socio economiche della popolazione della Regione di Matam, attraverso il rafforzamento delle competenze produttive in campo agricolo e forestale, anche al fine di disincentivare le forti emigrazioni che ancora interessano quel territorio.
“Il progetto realizza in Senegal un’azione pilota che coinvolge oltre 600 famiglie nel rafforzamento delle produzioni orticole e coinvolge l’intera comunità nello sviluppo di un sistema produttivo forestale capace di rigenerare il contesto locale – prosegue Licheri -. L’obiettivo è realizzare azioni di capacity building, formazione, riorganizzazione della base fondiaria, diversificazione delle attività produttive, passaggio a forme di energia alternative ecocompatibili, grazie alle quali sarà possibile dare risposta alle criticità riscontrate nell’area sub-sahariana”.
Tra le diverse attività una ha riguardato l’Oristanese dove, dal 13 al 18 novembre, 10 tecnici senegalesi sono stai impegnati in attività di formazione nei settori ortofrutticolo, vivaistico e sulla sicurezza sul luogo di lavoro. Tra i componenti della delegazione sono presenti due donne che rappresentano due cooperative agricole di oltre 600 socie che si dedicano alla produzione orticola sulle rive del fiume Senegal nella regione di Matam.
“Per tutti– conclude Licheri – l’obiettivo è acquisire buone pratiche da poter trasferire nel loro contesto, e poter rafforzare le produzioni che grazie all’intervento del progetto punta alla realizzazione di un sistema di irrigazione efficiente e funzionale alla produzione, di un sistema di primo condizionamento dei prodotti finalizzato alla commercializzazione e di un centro dedicato al vivaismo forestale capace di rigenerare le specie locali”.
Nei giorni scorsi la delegazione ha visitato diverse aziende del territorio oristanese (Sa Marigosa, Orto di Eleonora, CPA Arborea) per realizzare attività teorico/pratiche e studiare il modello ottimale da adattare al loro contesto. Oggi pomeriggio, alle 15, la conclusione con la visita agli orti urbani di Oristano per un confronto sui i modelli ottimali di gestione e produzione.