Sono alcuni dei principali interventi previsti nella “Quarta variazione di Bilancio 2019-2021 e disposizioni varie“, presentata oggi in Commissione Bilancio – presieduta da Valerio De Giorgi (Misto) – dall’assessore regionale della Programmazione e Bilancio, Giuseppe Fasolino.
Ottanta milioni di euro rimodulati per consentire di non perdere le risorse, renderle spendibili ed effettuare modifiche normative urgenti a tutela del territorio e delle attività produttive. Tra gli interventi che l’esponente dell’Esecutivo regionale ha voluto evidenziare c’è, inoltre, quello a sostegno delle pazienti oncologiche e, in particolare, la possibilità di acquistare le parrucche a carico della Regione, ma anche la norma a sostegno delle famiglie e della natalità con la possibilità di vedere azzerata la retta degli asili nido e delle scuole materne e, in mancanza di strutture disponibili, sarà possibile avere un rimborso per chi deve assumere una baby sitter.
Per la prima volta – ha affermato l’assessore – le famiglie sarde avranno la possibilità di mandare i propri figli sia all’asilo nido sia alle scuole materne e vedersi rimborsare le quote della retta e il costo delle baby sitter. Si tratta di una norma che, oltre a sostenere la famiglia, può creare nuovi posti di lavoro e far emergere, in alcuni casi, il sommerso.
Per quanto riguarda la robotica ospedaliera, Fasolino ha ricordato che si tratta di un investimento importante che riguarda due ospedali di Sassari, uno di Nuoro e uno di Cagliari.
L’assessore ha, poi, ricordato che sono presenti nel testo una serie di interventi per le chiese, ma anche che sostengono comparti come quello del sughero, che prevedono contributi per i comuni sardi affinché possano progettare e, quindi, programmare la partecipazione ai vari bandi proposti dalla Regione.
L’obiettivo che ci siamo posti – ha affermato Fasolino – è di mettere gli enti locali nelle condizioni di poter partecipare ai bandi.
L’esponente dell’Esecutivo ha anche evidenziato che ci sono alcune norme che possono chiarire aspetti importanti, come quella dell’articolo 8:
Che prevede di salvare quegli imprenditori che hanno le strutture di facile rimozione, che svolgono servizi legati alla balneazione e che, in questo momento, si vedono obbligati a dover smontare le strutture a fine ottobre e doverle rimontare i primi di aprile.
Questa norma salverebbe questi imprenditori, ha spiegato l’assessore, che potrebbero anche sfruttare il clima favorevole allungando la stagione balneare e creando opportunità occupazionali. Nel testo è stata inserita anche una norma a favore dei tassisti, che prevede un contributo a fondo perduto del 40 per cento da parte della Regione, che in cambio chiede una serie di servizi da attivare sul mezzo: wifi, pos obbligatorio, servizio per disabili, monitor all’interno dei taxi visibile dai posti posteriori, che possa far apprezzare le immagini della Sardegna, e infine che il tassista partecipi a un corso di inglese e che ottenga una certificazione in modo da offrire ai turisti un servizio più completo.
Per l’opposizione sono intervenuti Eugenio Lai (LEU), Massimo Zedda (Progressisti), Giuseppe Meloni (PD), Alessandro Solinas (M5S) e Gianfranco Satta (Progressisti). Gli esponenti della minoranza hanno evidenziato che il testo non prevede un’idea di sviluppo per la Sardegna, che ci sono molte norme intruse e troppo particolari, che accontenterebbero singole realtà, ma scontenterebbero tutta una platea di potenziali beneficiari.
Critiche sono state mosse, in particolare, all’articolo 8 sulle disposizioni in materia di urbanistica, all’articolo 5 sui criteri di nomina dei direttori generali, all’utilizzo di personale regionale per istituire la task force per far fronte alle problematiche di Argea, perché sguarnirebbe altri servizi dell’Amministrazione.
Zedda ha sottolineato, inoltre, la mancanza di una relazione tecnica che consenta di un approvare un testo normativo in armonia con la legislazione vigente, evitando così possibili rilievi successivi. Michele Cossa (Riformatori sardi) ha affermato che il provvedimento ha il titolo “Variazione di bilancio e disposizioni varie” e che perciò le norme non si posso considerare intruse, ma ha auspicato che si eviti l’utilizzo di norme troppo particolari che determinano “una disfunzionalità nella programmazione delle risorse“.
Il presidente De Giorgi ha annunciato che sarà inviato alle altre commissioni per il parere relativo alle parti di competenza e che il termine per presentare gli emendamenti è stato fissato per lunedì, 25 novembre alle 14. La Commissione Bilancio si riunirà nuovamente martedì, 26 novembre, alle 10 per l’esame degli emendamenti e degli articoli.