Tra Cagliari e hinterland si contano già sei centri commerciali – spiega il numero uno di Confcommercio Sud Sardegna -, è inaccettabile che ci sia in ballo un progetto che potrebbe vedere la nascita di altre tre strutture con una decina di supermercati, oltre quaranta negozi, ristoranti e aree giochi a pochi chilometri dal centro città. La nostra associazione di categoria, da sempre in prima fila per il sostegno del piccolo commercio, non può che essere contraria.
Secondo Bertolotti:
Servono azioni finalizzate al rilancio del piccolo commercio locale alle prese con una preoccupante crisi di consumi. La rinascita dei centri urbani può passare anche attraverso il riutilizzo di contenitori dismessi, senza dimenticare i temporary shops, locali commerciali sfitti che possono essere reimpiegati per tempi assai brevi, evitando così che l’immobile rimanga inutilizzato e perda appetibilità sul mercato. Noi, come Confcommercio, ci batteremo in ogni sede per tutelare la categoria e scongiurare che la grande distribuzione continui a svilupparsi in modo indiscriminato.
La speranza, da parte di Alberto Bertolotti, è che la Regione non dia il via alla società:
Bisogna anche attendere la valutazione dell’impatto ambientale.