I ginecologi d’Oltralpe, infatti, non potranno più impiantare anche gli IUD (Intra-Uterine Device, dispositivi intrauterini) Novaplus e Sethygyn della società spagnola Eurogine.
L’agenzia francese per la vigilanza sui farmaci (ANSM), in tal senso, l’ha appena vietato a seguito di incidenti di rottura durante il ritiro e espulsioni spontanee.
Un’espulsione IUD può mettere in discussione l’efficacia della contraccezione ed esporre a un rischio di gravidanza indesiderata – afferma l’ANSM.
Dovrebbe essere noto che questo rischio esiste già per tutti gli IUD e in particolare i tre che sono sono stati rimossi dal mercato. E ha anche comunicato alcune utili indicazioni per le donne.
L’agenzia farmaceutica raccomanda alle donne con un IUD da meno di 3 anni di non rimuoverlo. Il rischio di espulsione sembra maggiore oltre questo periodo e ha consigliato alle donne che portano uno di questi IUD a stare attente ai segnali che possono suggerire l’espulsione e che potrebbero essere i seguenti:
- cavo di trazione IUD assente o più lungo del previsto;
- dolore addominale;
- sanguinamento tra i periodi o dopo il rapporto sessuale;
- dolore durante i rapporti.
Ciascuno di questi tre IUD verrebbe impiantato a 20.000 donne francesi ogni anno. Quando una paziente ha impiantato uno di questi tre modelli per più di tre anni, dovrà valutare con il proprio ginecologo una possibile rimozione preventiva.
A questo punto, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è necessario che anche le autorità sanitarie italiane – a partire dall’AIFA e dal Ministero della Salute – effettuino tutte le verifiche del caso, anche perché abbiamo potuto appurare che è possibile acquistare online questi prodotti. E comunque invitiamo tutte le donne, che abbiano subìto conseguenze indesiderate, a segnalarcele per valutare la fattibilità di ogni tipo d’azione possibile a loro tutela.