Domenica prossima, 1 dicembre 2019, verrà celebrata in tutta Italia e in particolare in Sardegna la “Giornata dell’adesione” all’U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) che quest’anno ha come slogan “Aderisco perché nessuno resti indietro” (#aderiscoxchè).
Questo importante appuntamento precederà come consuetudine quella Internazionale delle persone con disabilità istituita dal Programma di azione mondiale per le persone disabili adottato nel 1982 dall’Assemblea generale dell’Onu prevista martedì 3 dicembre.
L’U.N.I.T.A.L.S.I. in Sardegna è presente con 2 direzioni regionali (sezioni) a Sassari (Sarda Nord) e Cagliari (Sarda Sud) e con 11 direzioni territoriali (sottosezioni): Ales, Alghero, Cagliari, Iglesias, Carbonia, Lanusei, Nuoro, Oristano, Sassari, Tempio Pausania e Quartu S. Elena.
Un giorno di festa, dunque, non solo per l’ingresso dei nuovi soci, ma anche per tutti gli unitalsiani che rinnoveranno la loro “scelta”, un impegno che nasce dal desiderio di realizzare pellegrinaggi e diventare esperienza di tenerezza e carità quotidiana da vivere nei propri territori. L’invito è rivolto anche a tutte le persone che hanno incontrato l’Unitalsi nella loro vita e ne condividono le finalità.
L’Associazione con la giornata dell’Adesione vuole, anche, ribadire il proprio servizio a fianco delle persone con disabilità, sostenendo la loro piena inclusione in ogni ambito della vita, forte del supporto dato quotidianamente alle persone in difficoltà che, incontrate in pellegrinaggio, diventano parte integrante della famiglia unitalsiana, agli ospiti delle Case di accoglienza dell’Unitalsi e a tutti coloro che manifestano un bisogno.
“Vorrei far parte dell’Unitalsi. Come posso fare? È una domanda che mi rivolgono in tanti – spiega il presidente nazionale, Antonio Diella – durante i nostri servizi, al termine degli incontri, a conclusione dei pellegrinaggi. La Giornata dell’Adesione è dedicata sia a chi rinnova l’impegno nell’Unitalsi sia a chi non fa ancora parte della associazione, ma vuole incominciare un cammino. In questa giornata i volontari e i soci ribadiscono con forza il proprio “eccomi”, segno di accoglienza e servizio al fianco e con le persone in difficoltà e diversamente abili non solo a Lourdes, ma anche nel quotidiano, nelle proprie città, nelle proprie parrocchie e nelle comunità”.
“Oggi più che mai – conclude Antonio Diella – siamo chiamati a vivere con gioia il nostro carisma, ognuno con le sue capacità e i suoi talenti, qualunque sia la sua condizione, lasciandoci ispirare dall’incontro tra Maria e la piccola Bernardette Soubirous, che ci porta accanto a chi è emarginato, a chi è scartato, ai poveri, agli ammalati, agli anziani, ai bambini e alle persone che soffrono per essere segno di speranza: ce lo chiede la Chiesa, ce lo chiede sempre più questa società e ce lo chiede questo Paese. Far parte dell’Unitalsi è seguire un cammino interiore che fa riscoprire l’attenzione alla vita degli altri e al loro sguardo. Bisogna vivere l’Unitalsi per poter seguire il suo cammino: il 1° dicembre con gioia in tutta Italia diremo che essere unitalsiano è un dono“.