Uno studio, pubblicato recentemente in 5 centri nazionali (tra cui Ospedale Businco di Cagliari) dimostra che un prodotto nutraceutico funziona per diminuire le crisi anche nei più giovani.
Il prof. Cristiano Termine: “Il mal di testa può rendere impossibile la vita scolastica e va sempre preso in considerazione. Un integratore con griffonia, partenio e magnesio riduce il dolore e la frequenza”
“Il mal di testa non è solo un problema dell’adulto – afferma il prof. Cristiano Termine, docente di Neuropsichiatria Infantile dell’Università dell’Insubria -. La patologia si manifesta con attacchi dolorosi, spesso bilaterali e più brevi. Nel periodo che va da settembre a giugno i nostri ambulatori e studi si affollano di piccoli pazienti che non riescono più a svolgere le normali mansioni scolastiche a causa del dolore.
Spesso siamo costretti ad intervenire in ritardo perché i genitori si rivolgono allo specialista solo quando la patologia non permette più di studiare con serenità. Invitiamo quindi tutti a non sottovalutare il disturbo e a rivolgersi tempestivamente ad un medico in caso di ripetuta comparsa dei sintomi”. Per trovare un rimedio efficace e privo di effetti collaterali è stato condotto uno studio in cinque centri italiani (La Sapienza Sant’Andrea di Roma, Ospedale Gaslini di Genova, Ospedale Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, Ospedale Businco di Cagliari e l’Ospedale Universitario di Sassari).
E’ stato utilizzato per 16 settimane un prodotto naturale combinando tre diverse sostanze: due piante, la griffonia (o fagiolo africano), il partenio (una pianta molto diffusa in Italia) più magnesio, chiamato Aurastop. “E’ una cura che ha una dimostrata sicurezza e soprattutto non presenta effetti collaterali rilevanti – aggiunge l’esperto -. Il trattamento con il prodotto ha dimostrato di ridurre del 50% il numero di episodi di mal di testa.
Il nutraceutico deve essere assunto, per avere un effetto terapeutico, due volte al giorno. In particolare riscontriamo come i genitori siano più propensi e contenti di utilizzare un nutraceutico rispetto ad un farmaco tradizionale il quale va somministrato per molti mesi. Viene quindi considerato come una cura più leggera e meno invasiva. Questo favorisce l’aderenza alla terapia che rappresenta un grande problema quando bisogna trattare il mal di testa. Spesso, infatti, questo disturbo non viene considerato come una vera e propria malattia”.
L’emicrania risulta in forte crescita in tutti i Paesi Occidentali e questo fenomeno interessa anche i giovanissimi. “I primi episodi si registrano sempre prima in quanto l’adolescenza è più precoce rispetto al passato – conclude il prof. Termine -. Diagnostichiamo emicrania con aura anche in bambini di 11 o 12 anni. Lo sviluppo precoce sta determinando un aumento dell’incidenza della malattia. Prima della pubertà colpisce in egual misura sia i maschi che le femmine. Dopo la comparsa del menarca le più interessate sono invece le giovanissime. Per questo è importante avere a disposizione diverse opzioni terapeutiche. Prodotti sicuri e di origine alimentare come Aurastop rappresentano quindi un’interessante alternativa. Le sue grandi potenzialità devono essere approfondite con ulteriori studi clinici”.