Il fumo è stato rilevato nel bagagliaio di un Boeing 737-900 (4X-EHE), causato da una batteria agli ioni di litio alloggiata su una sedia a rotelle, secondo il canale televisivo israeliano Channel 13.
In una dichiarazione, la compagnia aerea ha dichiarato che l’aereo è stato messo a terra dopo che il fumo è stato rilevato nella stiva, probabilmente a causa di un incendio della batteria. El Al ha affermato che la batteria non è stata rimossa dalla sedia a rotelle come richiesto dalle regole dell’aviazione.
Fortunatamente, l’incidente è avvenuto durante l’imbarco:
I passeggeri che erano già saliti a bordo sono dovuti sbarcare. A tutti i passeggeri sono state offerte camere d’albergo per la notte e una nuova partenza per Tel Aviv è stata programmata il giorno successivo (lunedì) – ha aggiunto la compagnia aerea, sottolineando che – la sicurezza e la protezione dei passeggeri sono la nostra massima priorità.
La fuga termica è il problema scientifico chiave nella ricerca sulla sicurezza delle batterie e particolarmente sentito nelle batterie agli ioni di litio che oggi sono il cavallo di battaglia nello sviluppo dei veicoli elettrici e nella loro accettazione da parte del grande pubblico.
Gli esperti, infatti, utilizzano l’espressione “instabilità termica” o “Thermal Runaway” per descrivere il fenomeno che potrebbe aver causato l’incendio nella stiva dell’aereo. In chimica e nell’ingegneria chimica, con il termine thermal runaway ci si riferisce ad una situazione in cui un incremento di temperatura del sistema crea delle condizioni che determinano un ulteriore aumento di temperatura. È un particolare caso di feedback positivo per cui si genera uno scostamento incontrollato dalle condizioni di equilibrio del sistema.
Nei casi gravi una situazione di runaway, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, può determinare un’esplosione. Per prevenire l’avvio in una fuga termica e quindi incidenti come questo, diventa indispensabile smontare la batteria come richiesto dalle regole dell’aviazione.