“La Regione Sardegna e il presidente Solinas in particolare hanno una strategia precisa per le aree rurali. L’obiettivo è evitare il progressivo abbandono di zone in via di spopolamento che invece possono rappresentare un modello di sviluppo economico e sociale”. Lo ha detto Efisio Arbau capo di Gabinetto dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura nel corso di una importante giornata di studi organizzata al Teatro Moderno di Monserrato dai Figli d’Arte Medas in collaborazione con la Camera di Cooperazione Italo Araba e il Centro Italo Arabo e del Mediterraneo intitolata “Sardegna e Mediterraneo, per un’innovazione condivisa del tessuto agricolo e imprenditoriale”. Secondo Arbau “in Sardegna, ora più che mai, serve un’agricoltura organizzata dal basso, rafforzando la cooperazione tra le diverse imprese”.
[foto id=”290479″]
Articolata in due tavole rotonde dedicate al tema dell’innovazione e dell’agricoltura, l’evento ha rappresentato un’occasione per mettere assieme autorevoli rappresentanti ed esperti italiani e arabi delle istituzioni, dell’Università e delle imprese. Particolarmente significativa la presenza, tra gli altri, di Magida Mcheik, advisor del Ministero dell’Agricoltura in Libano, che ha raccontato il funzionamento del sistema agricolo nel paese dei cedri e ha parlato come ottimo esempio da seguire la cooperazione tra Italia e Libano. In particolare, è stato ricordato il ruolo della Sardegna nel progetto transfrontaliero GRE.ENE.CO che aveva come obiettivo la riduzione delle emissioni inquinanti attraverso l’adozione di energie rinnovabili come fonti principali per le aziende agricole. Il progetto della durata di 24 mesi ha coinvolto, oltre l’isola, anche il Libano e l’Egitto ed è stato un modello nel bacino del Mediterraneo.
Antonello Scano, amministratore delegato di TELECO, è intervenuto nel panel dedicato all’innovazione e ha posto l’accento sull’importanza strategica dell’uso delle nuove tecnologie nella sua azienda. Gianluca Medas che ha organizzato la giornata di studi ha sottolineato come la Sardegna debba guardare l’Africa in chiave di scambio reciproco, soprattutto di conoscenze e di competenze. “Del resto – ha sottolineato – noi siamo la porta dell’Europa e dobbiamo guardare alla sponda sud del Mediterraneo con la consapevolezza di avere questo ruolo. Al contempo dobbiamo avere un rapporto privilegiato con la Tunisia che rappresenta l’ingresso del grande continente africano”.
Nel corso dell’evento si è svolto un importante momento di confronto tra le imprese e le istituzioni e sono stati presentati dei casi aziendali di rilievo. La Camera di Cooperazione Italo Araba, partner dell’evento, ha portato nell’isola alcune imprese del mondo arabo che hanno avuto modo di confrontarsi sui temi dell’innovazione e dell’agricoltura con le imprese e istituzioni sarde.