Gli veniva, pertanto, consigliato di sporgere regolare denuncia. Successivamente alla segnalazione, durante le operazioni di contrasto alla pesca illegale i militari sequestravano 195 nasse abusivamente posizionate in mare. Gli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Golfo Aranci vista la coincidenza tra il furto denunciato ed il sequestro effettuato ricollegavano i due eventi e chiedevano al pescatore – ignaro del ritrovamento – di produrre materiale fotografico relativo alle nasse oggetto di furto.
Così gli uomini dell’ufficio Circondariale Marittimo potevano accertare che i dettagli costruttivi delle nasse coincidevano, soprattutto grazie ad un particolare identificativo posizionato dal pescatore. Effettuati gli opportuni ulteriori accertamenti la Guardia Costiera golfoarancina, riferiva gli esiti alla Procura della Repubblica di Tempio-Pausania chiedendo l’autorizzazione alla restituzione dei beni sottratti al pescatore. La Procura della Repubblica, molto celermente, autorizzava la restituzione delle nasse al legittimo proprietario e la Guardia Costiera eseguiva il provvedimento.
L’ufficio Circondariale Marittimo di Golfo Aranci, coordinato dal Direttore Marittimo CV (CP) Maurizio TROGU, continua nelle attività di controllo pesca a tutela della risorsa ittica e di chi svolge l’attività di pesca professionale nel pieno rispetto delle norme.
Per qualsiasi evenienza, si ricorda il numero blu gratuito 1530 per le emergenze in mare, oltre ai consueti mezzi di comunicazione.