Ad affermarlo è il deputato leghista, nonché segretario regionale del partito, Guido De Martini, primo firmatario dell’interrogazione parlamentare rivolta al Ministero della Giustizia che punta il faro sul problema del grave sottodimensionamento cui è vittima il palazzo di giustizia della cittadina gallurese.
Negli ultimi anni è drasticamente diminuito il tempo di permanenza medio dei singoli magistrati assegnati a detta sede e la carenza di magistrati, da un lato, e il loro rapido e continuo avvicendamento, dall’altro, rendono oltremodo difficile la gestione dei processi, sia in sede civile, sia in quella penale, sia in quella di volontaria giurisdizione. Inoltre, i magistrati in servizio hanno un carico medio di lavoro, secondo quanto certificato dalla presidenza del tribunale, pari a circa il triplo rispetto ai loro colleghi omologhi di tutti gli altri tribunali sardi; la penuria di personale amministrativo paralizza il lavoro delle cancellerie e impedisce il tempestivo svolgimento degli adempimenti e delle comunicazioni, dando inevitabile adito a eccezioni che portano a rinnovazione di atti, rinvii di udienze, duplicazione di attività.
Prosegue nella nota l’esponente del carroccio:
“Le soluzioni adottate in questi anni (costituite perlopiù dall’invio di magistrati in applicazione temporanea) si sono rivelate poco adatte alla soluzione del problema, quando non addirittura controproducenti, la situazione descritta rende di fatto impossibile l’ordinaria attività giudiziaria e sterilizza qualsiasi iniziativa da parte degli avvocati nell’interesse dei propri assistiti, dilata oltre ogni limite accettabile la risposta degli uffici in relazione a qualsiasi esigenza della popolazione. Tale situazione si traduce inevitabilmente in un aumento costante dell’arretrato nella gestione delle cause, in un tasso di prescrizione dei processi penali che, tra il primo e il secondo grado, arriva a percentuali vicine alla totalità, in una abnorme dilatazione dei tempi di celebrazione dei processi, dell’emissione dei provvedimenti, degli scioglimenti di riserva, del deposito delle sentenze. In sostanza la situazione descritta non può che essere interpretata come gravemente lesiva dei diritti costituzionali dei cittadini; inoltre a questo si aggiunge che la gravità della situazione in cui sono costretti a operare ha portato l’Assemblea degli avvocati del Foro di Tempio Pausania a deliberare l’astensione a oltranza degli iscritti da ogni attività nelle udienze civili, penali, amministrative e tributarie. Chiediamo che il Ministero intervenga quanto prima a risoluzione di questo annoso problema.
Commenta il capogruppo regionale Lega Dario Giagoni:
Non posso che ringraziare gli On.li De Martini e Zoffili per aver accolto e fatto loro le numerose richieste di intervento ad opera del gruppo “Lega Tempio” preoccupato per il destino del foro della città. Dobbiamo tenere viva l’attenzione tanto a livello locale quanto a livello nazionale sul tema sino a quando non si prenderanno i dovuti provvedimenti e venga scongiurata la temuta ipotesi di un blocco totale del tribunale.