“Il latte versato in strada dai pastori sardi è un’immagine dura e struggente. Fortemente comunicativa. E’ quasi mistica, per il peso emozionale e di tormento che contiene. – scrive Mamone – In quell’azione indisponente perché profanatrice dell’alimento-simbolo di un territorio, c’è però una rappresentazione commovente e dolorosa perché angosciante. Provocatoria e disperata fino all’autolesionismo. In quell’atto c’è tutta la sofferta rinuncia all’alimento primario, naturale per eccellenza, materno. Che è vita. E nel tempo stesso c’è la sua assoluta celebrazione che ne conferma il ruolo inviolabile per il futuro dell’isola. Perché il latte è il conio identitario della Sardegna”.
Il volume del presidente dell’Unsic raccoglie 113 scritti dell’imprenditore calabrese, realizzati negli ultimi due anni e mezzo, che vanno dai temi di attualità settoriale, in primis le questioni imprenditoriali (credito bancario, ritardo nei pagamenti, welfare aziendale, lavoro agile, industria 4.0, impresa sociale, patto per la fabbrica), la politica (legge elettorale, reddito di cittadinanza, quota 100), il ruolo del sindacato, per toccare l’attualità dell’economia (contante, debito pubblico, euro, evasione fiscale, sharing economy, ecc.), della scuola, della sicurezza alimentare, dell’immigrazione, dell’ambiente, dell’inverno demografico, dell’Europa.
Non mancano interventi su tematiche internazionali che investono, in particolare, Francia, Grecia, Medio Oriente, Turchia e Venezuela.
Il volume raccoglie, poi, scritti su vicende locali, come il problema della Xylella in Puglia, l’esempio virtuoso di Matera, il fenomeno delle baby gang in Campania, un approfondito intervento sulla questione meridionale e le istanze dei pastori sardi.
Infine i ricordi di alcuni personaggi che ci hanno recentemente lasciato, da Luigi De Filippo ad Aldo Biscardi, da Fabrizio Frizzi ad Andrea Camilleri.
“L’obiettivo del volume è quello di offrire argomentazioni e alimentare confronti sulle principali tematiche e sfide che si offrono in questo nuovo millennio al mondo della rappresentanza sociale e datoriale ed alla stessa responsabilità sociale dell’impresa – spiega l’autore.