Si alza il sipario sulla Stagione Teatrale 2019-2020 organizzata da L’Effimero Meraviglioso al Teatro Civico di Sinnai, con la direzione artistica della regista Maria Assunta Calvisi e con il patrocinio e il sostegno del Comune di Sinnai e della Regione Sardegna. Un intrigante cartellone, con sedici titoli (più uno spettacolo fuori abbonamento) in programma da novembre ad aprile fra prosa, danza e teatro circo, musica e magia con nomi di spicco della scena isolana e nazionale, e non solo, per un intrigante viaggio tra storie ed emozioni.
Tra i protagonisti la cantante Elena Ledda e l’attrice e autrice Lucilla Giagnoni, artisti del calibro di Giuseppe Pambieri, Paola Quattrini, Cochi Ponzoni e Erica Blanc, Andrea Giordana con Galatea Ranzi, Lucrezia Guidone (Premio Ubu 2012 come miglior attrice under 30) e Beatrice Vecchione, l’attore e regista Diego Ruiz con Fiona Bettanini, Siddhartha Prestinari, Riccardo Bàrbera e Paolo Roca Rey, la cantante e compositrice Rossella Faa, l’illusionista Alfredo Barrago e il danzatore e coreografo Anthony Heinl con il suo immaginifico “Night Garden”.
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Spazio ad artisti e compagnie sarde, dalla storica Compagnia Teatro Sassari al Teatro Tragodia, Anfiteatro Sud, Bocheteatro, Abaco Teatro, La Maschera, Parole Rivelate e i “padroni di casa” – L’Effimero Meraviglioso, al Coro S’Arrodia insieme al Coro Segossini per uno speciale “Atòbiu de Paschixedda” con le launeddas di Pierluigi Farci e Eliseo Mascia, Raffaello Angelini alla zampogna e Antonio De Laurentiis alla ciaramella per un concerto dal sapore natalizio.
Raffinati intrecci fra teatro e letteratura – da “L’Arminuta” di Donatella Di Pietrantonio a “Il quinto passo è l’addio” di Sergio Atzeni, a “Istós”, da una leggenda narrata in “Miele Amaro” di Salvatore Cambosu all’omaggio a “Grazia Deledda tra fantasia e realtà”, accanto a divertenti commedie come “Fuga dall’Asinara” di Mario Lubino, “Orgasmo e pregiudizio” di e con Fiona Bettanini e Diego Ruiz e “Zozòs“ di Giuseppe Manfridi.
Focus sulla terza età ne “Le ultime lune” di Furio Bondon e “Quartet” di Ronald Harwood, storie di emigrati senza volto in “Colpevoli di viaggio” da Erri De Luca, echi del Mediterraneo e intensi ritratti al femminile in “Làntias” sulle tracce del nuovo album di Elena Ledda e in “Naturally Woman” di e con Valeria Martini, mentre il gran teatro del mondo rivive sulla scena in un coinvolgente “Magnificat”.
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«Sono trascorsi quindici anni dalla prima stagione teatrale del Teatro Civico di Sinnai – ricorda la regista Maria Assunta Calvisi -. Mi verrebbe da dire “sembra ieri”, ma non è così. Sono stati quindici anni lunghi, faticosi, ma anche entusiasmanti e a volte sorprendenti. E’ stata una scommessa. Oggi posso dire vinta.
Molti hanno condiviso con noi questi 15 anni partecipando con calore e condividendo difficoltà e successi. E di questo li ringrazio di cuore. Altri si sono aggiunti negli anni e altri si sono persi per strada: anche questi ringrazio di cuore. Una cosa è certa: il Teatro Civico di Sinnai c’è.
So che la strada è ancora tutta in salita, piena di incognite e sorprese, ma sarà bello attrezzarsi per affrontarla, assieme a tutti quelli che ci accompagneranno. Buon viaggio a noi!».
Storia di un’adolescente “orfana di due madri”, nel “L’Arminuta” del Teatro Stabile d’Abruzzo – che apre il cartellone sabato 23 novembre alle 21: la pièce tratta dal romanzo di Donatella Di Pietrantonio (Premio Campiello 2017), diretta e interpretata da Lucrezia Guidone (scoperta da Luca Ronconi, premio Ubu nel 2012 come attrice under 30, premio Maschere del Teatro Italiano, Premio Duse, Premio Flaiano, Premio La Repubblica “Giovane talento”), in scena con Beatrice Vecchione, «parla di vita, di appartenenza, di amori e di rabbia». Una vicenda insolita e appassionante, ricostruita attraverso lo sguardo della protagonista, “l’arminuta”, “colei che è tornata” alla realtà difficile del paese natio, dopo aver conosciuto gli agi e le comodità della città.
S’intitola “Istós” la pièce di Virginia Garau – in scena sabato 30 novembre alle 21 – ispirata alla leggenda de “Il cervo in ascolto” – da “Miele Amaro” di Salvatore Cambosu – sull’origine dell’arte della tessitura tra elementi fantastici e rimandi alle tradizioni e alla cultura dell’Isola: sotto i riflettori la compositrice, cantante e attrice Rossella Faa (che firma le musiche dello spettacolo), Giulia Giglio, Daniela Melis, Massimo Perra e Carmen Porcu per la regia di Maria Assunta Calvisi (coproduzione di Teatro Tragodia e L’Effimero Meraviglioso). Un’opera multimediale (risultato del progetto Memory Wefts, di cui Teatro Tragodia è capofila e L’Effimero Meraviglioso partner, finanziato dalla Comunità Europea attraverso la Regione Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna) che fonde mito e realtà, in una trama avvincente tra Eros e Thanatos.
Una spettacolare evasione – sabato 7 dicembre alle 21 – con “Fuga dall’Asinara” di Mario Lubino, scoppiettante commedia con ritmi da vaudeville proposta dalla Compagnia Teatro Sassari con la regia di Alfredo Ruscitto: in scena Teresa Soro, Michelangelo Ghisu, Mario Lubino, Marta Pedoni, Emanuele Floris, Alfredo Ruscitto, Alessandra Spiga, Pasquale Poddighe e Paolo Colorito per una giostra di imprevisti e equivoci, in un esilarante crescendo tra scambi di persona e coups de théâtre con finale a sorpresa. Un camorrista in fuga dalla colonia penale riesce a far perdere le proprie tracce e si nasconde nel centro di Sassari, in un normale appartamento, dopo aver preso in ostaggio un’intera famiglia insieme con amici e conoscenti, mentre continuano ricerche e avvistamenti…
Concerto di Natale – domenica 22 dicembre alle 20 – con l’ “Atòbiu de Paschixedda” per un ideale ponte tra la Sardegna e l’Abruzzo sul filo delle note: il Coro S’Arrodia diretto dal maestro Maurizio Boassa e il Coro Segossini guidato da Nicola Cogoni propongono un repertorio di canti “a tema” mentre il suono delle launeddas di Pierluigi Farci e Eliseo Mascia s’intreccia a quelli della zampogna di Raffaello Angelini e della ciaramella di Antonio De Laurentiis. Un “incontro” in musica che accosta la tradizione isolana e quella appenninica in un’insolita alchimia, dove melodie e timbriche si mescolano, a ricordare il valore simbolico della Natività come auspicio di pace e armonia tra i popoli.
“Nothing is Impossible” per un artista come Alfredo Barrago, protagonista lunedì 6 gennaio alle 19 con uno spettacolo all’insegna della magia tra numeri originali e sorprendenti, gags irresistibili e situazioni paradossali per un divertissement a misura di grandi e piccini. Il celebre illusionista, classificatosi quarto nel mondo a Sindelfingen in Germania nel 1996, miglior mago innovatore dell’arte magica al Congresso Magico Internazionale di Saint Vincent nel 2010, lo scorso 14 settembre ha ricevuto il prestigioso premio alla carriera dell’Università Magica Internazionale di Madrid. A Sinnai è in scena la meraviglia tra segreti e trucchi di un maestro della moderna arte della magia.
Una riflessione sul senso della vita e sulla vecchiaia – giovedì 16 gennaio alle 21 – con “Le ultime lune” di Furio Bordon, con Andrea Giordana (nel ruolo che fu di Marcello Mastroianni), Galatea Ranzi e Luchino Giordana, per la regia di Daniele Salvo. Un anziano professore, in procinto di trasferirsi in una casa di riposo per non essere di peso al figlio e alla sua famiglia, ripercorre i momenti significatitivi della propria esistenza tra ricordi e rimpianti, in un dialogo con la moglie defunta. Uno struggente addio al mondo per la pièce – vincitrice del Premio IDI/ Istituto del Dramma Italiano nel 1993 e del premio della critica a Bruxelles nel 2003 – che affronta un tema delicato e attuale come il ruolo degli anziani nella società tra realismo e poesia.
Ironia in scena – domenica 2 febbraio alle 19 – con “Quartet” di Ronald Harwood, brillante commedia incentrata sul mondo del melodramma con Giuseppe Pambieri, Paola Quattrini, Cochi Ponzoni e Erica Blanc diretti da Patrick Rossi Gastaldi. Quattro celebri cantanti lirici, ormai giunti alla fine della carriera, si rincontrano in una casa di riposo, in occasione di un recital di beneficenza sulle note di Giuseppe Verdi. Interpreti raffinati e dall’indubbio talento, ma dal carattere non sempre facile, i protagonisti si ritrovano a fare i conti con il passato, tra antichi amori e tradimenti, rivalità e gelosie, ma anche a dar prova della propria bravura, per scoprire infine – tra rivelazioni e coups de théâtre – che la vita a volte riserva piacevoli sorprese.
Ritratti al femminile sabato 15 febbraio alle 21 con “Naturally Woman” – il concerto-spettacolo della cantante Valeria Martini, in scena con Michela Cidu sulle note della chitarra di Alessandro Deiana con Silvano Lobina al basso e Roberto Migoni al vibrafono e alla batteria, con la regia di Maria Assunta Calvisi: un’antologia di brani ispirati a storie di donne, come brevi racconti in musica. «Tutti testi significativi, suggestivi, che aprono a immagini quasi fossero piccoli film» – sottolinea la regista -. «A unire le canzoni, un testo interpretato da Valeria e dal suo alter ego, Valeria ragazza evocata e presente a condividere ricordi, racconti ed emozioni».
“Colpevoli di viaggio” è il tema e titolo emblematico e paradossale, perfino provocatorio dello spettacolo del BocheTeatro – in programma venerdì 21 febbraio alle 21 – liberamente ispirato a “Sola Andata” di Erri De Luca: in scena Monica Corimbi, che firma drammaturgia e regia, per una riflessione sull’indifferenza e la mancanza di empatia di fronte alla tragedia dei migranti in fuga da guerre e fame. «Sulla strada si sfiora il malanno altrui e si è spinti a un gesto che è prima di tutto di fiducia» scrive Erri De Luca. «In questo c’è un incontro per breve che sia. Si rallenta il passo, si scambia uno sguardo, perfino un sorriso, si cava di tasca il denaro e lo si poggia con un po’ di cura nella mano… Difficile è il contagio con la disuguaglianza, la perdita di libertà, la mancanza di fraternità».
Segreti e tabù – venerdì 28 febbraio alle 21 – con “Orgasmo e pregiudizio” di e con Fiona Bettanini e Diego Ruiz, per la regia di Pino Ammendola e Nicola Pistoia: una coppia di amici si confessa curiosità, paure e dubbi sull’amore, tra i misteri del piacere femminile e l’arte della seduzione. La divertente e fortunata commedia mette a confronto due visioni del mondo e dell’eros, tra fantasie inconfessabili e geografie del corpo, a partire dal “punto G”. Tra domande impertinenti, verità imbarazzanti e suggerimenti piccanti i due protagonisti, costretti a condividere un letto matrimoniale nella stanza di un motel, riscrivono una moderna grammatica del sentimenti, dalle basilari regole dell’attrazione fino alle difficoltà di una convivenza, tra romanticismo e passione.
Il gioco della vita – sabato 7 marzo alle 21 – in “Magnificat” di e con Lucilla Giagnoni, con le musiche di musiche di Paolo Pizzimenti (produzione TPE Teatro Piemonte Europa – CTB Centro Teatrale Bresciano): terzo capitolo di una “Trilogia dell’Umanità”, lo spettacolo indaga tra miti e fiabe il significato più profondo dell’esistenza, tra corsi e ricorsi nel ciclo del tempo. Un racconto immaginifico in cui l’oca – animale divino e simbolo di una femminilità seducente e irresistibile – si mescola ad altri archetipi per una rappresentazione allegorica del nostro stare al mondo. Una drammaturgia originale che attinge alle fonti classiche come all’iconografia cinematografica, per un viaggio interiore capace di toccare la mente e il cuore – nel segno della bellezza.
Ritratto di una Sardegna arcaica e contemporanea – domenica 15 marzo alle 19 – in “Grazia Deledda tra fantasia e realtà” con Rosalba Piras, Anna Pia, Tiziano Polese e Enzo Parodo (sua anche la regia) sulle note della chitarra di Tonino Macis, in un percorso tra le righe dei racconti meno conosciuti della scrittrice nuorese. Un’antologia di «brani ispirati ai fatti di cronaca che recano in sé una doppia valenza: quella della testimonianza storica e quella della chiave poetica», da cui emergono vicende e sentimenti di straordinaria attualità. Un vivido affresco della società isolana tra parole e musica, con personaggi precisamente delineati e situazioni e ambientazioni corrispondenti a una civiltà agropastorale, con rari tentativi di trasgressione o ribellione in nome della libertà.
S’ispira a “Il quinto passo è l’addio” di Sergio Atzeni l’omonimo spettacolo di Anfiteatro Sud, con drammaturgia e regia di Susanna Mameli, in scena sabato 21 marzo alle 21, tra rimandi all’“Inferno” dantesco e interrogativi sull’amore. Una pièce che sposa teatro e nuove tecnologie, nata con il progetto “Poetas e Luxi” e interpretata da Alessia Loddo e Stefano Camba con la voce fuori campo di Francesco Civile, tra l’uso del videomapping e gli effetti speciali creati dalla penna grafica di Carol Rollo. «Perché ho voglia di camminare in equilibrio su una corda quando sotto c’è il vuoto? Perché non fuggo da te, quando so che sfiorandoci cadremo insieme? Perché tutto questo ha a che fare con l’Amore?» è il quesito fondamentale e irrisolvibile sul legame tra Eros e Thanatos.
Elena Ledda canta “Làntias” – domenica 29 marzo alle 19 – in un imperdibile e raffinato concerto sulle tracce del nuovo album dell’artista, straordinaria voce dell’Isola, con i testi evocativi di Maria Gabriela Ledda tra echi del Mediterraneo e storie d’amore e di guerra, di donne ferite e popoli in fuga. Sul palco Elena Ledda e Simonetta Soro (voci), con Mauro Palmas (liuto e mandola), Silvano Lobina (basso), Marcello Peghin (chitarre) e Andrea Ruggeri (batteria e percussioni) per un ideale viaggio tra le opposte sponde del “mare nostrum”, attraverso deserti e pericolose vie d’acqua, tra sogni e speranze. Un’antologia di canzoni preziose capaci di far vibrare le corde del cuore, tra melodie inedite e sonorità antiche e nuove, poesie in musica come lanterne (làntias) per illuminare il cammino.
Un sogno ad occhi aperti – giovedì 2 aprile alle 21 – con il “Night Garden” inventato da Anthony Heinl per l’eVolution Dance Theater, con le atmosfere sospese e gli esoterici riti di una performance che sposa danza e acrobazie, arte e illusionismo. La magia del nouveau cirque tra giochi di luci e ombre e eleganti coreografie danzate da Bruno Batisti, Antonella Abbate, Carlotta Stassi, Matteo Crisafulli, Giulia Pino, Leonardo Tanfani, Nadessja Casavecchia e lo stesso Anthony Heinl, su una colonna sonora che spazia dai Massive Attack ai Radiohead, da Joni Mitchell ai Darkside. Un meraviglioso “giardino notturno” dove nulla è come appare, e la natura si riveglia dopo il crepuscolo, regalando inedite visioni.
Una commedia “nera” con ritmi da pochade, “Zozòs” di Giuseppe Manfridi – chiude il cartellone domenica 19 aprile alle 19: sotto i riflettori Siddhartha Prestinari, Riccardo Bàrbera e Paolo Roca Rey, diretti da Claudio Boccaccini (produzione Teatro Segreto). Un incontro folgorante scatena una passione incontenibile che sfocia nel grottesco: una signora s’invaghisce di un bel giovanotto e lo seduce, ma mentre i due amanti avvinghiati sembrano non riuscire più a separarsi sopraggiunge il padre di lui, ginecologo e antico compagno di scuola, e non solo, della donna. Un insolito triangolo dalle conseguenze imprevedibili, in un susseguirsi di rivelazioni e colpi di scena, per «un thriller verbale, psicoanalitico» che conduce a una verità inconfutabile: «il destino costruisce “incastri” a nostra insaputa, e non possiamo che prenderne atto» nel bene e nel male.
Infine un appuntamento (fuori abbonamento) domenica 5 aprile alle 19 con “La quinta nobile” di Parole Rivelate, con Corinne Vigo, Nino Mameli, Ferdinando Manunza, Luigi Ibba e Maurizio Anichini per la regia di Carla Maria Calò: una commedia brillante che mette in luce le contraddizioni e gli stereotipi della borghesia, e segna il trionfo dell’unica donna sui “suoi” uomini. Isabella, figlia del Commendatore, moglie del Professore e nipote del Maresciallo si mette alla ricerca del “quarto uomo” necessario ai suoi cari per il torneo di bridge, ma la scelta cade proprio su Ninetto, suo compagno di scuola e di “giochi”. L’incontro con costui risveglierà in lei un’antica passione e un sopito desiderio di libertà, che la porteranno a rimescolare le carte e cambiare il futuro.
La Stagione Teatrale 2019-2020 al Teatro Civico di Sinnai è organizzata da L’Effimero Meraviglioso con la direzione artistica della regista Maria Assunta Calvisi e con il patrocinio e sostegno dell’Assessorato alla Cultura e Spettacoli del Comune di Sinnai e dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e in collaborazione con il CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.