Visioni d’artista nel Marghine con la Stagione 2019-2020 de La Grande Prosa / Danza / Musica / Teatro Circo organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer. Quattordici titoli in cartellone da novembre ad aprile con i grandi protagonisti della scena e maestri del jazz e del blues, icone dello sport e importanti compagnie di danza, con una programmazione mirata che sposa i capolavori della letteratura e la drammaturgia contemporanea, raffinate coreografie e arie d’opera fino alle fantasiose invenzioni del nouveau cirque tra magia e poesia.
«Con piacere siamo pronti ad annunciare la stagione teatrale 2019/2020 che anche quest’anno vede una ricca programmazione con spettacoli di qualità, di alto livello artistico ed economicamente accessibile a tutti» sottolinea Tiziana Atzori, assessora alla Cultura e Spettacolo del Comune di Macomer -. «Tanti gli attori e le compagnie di fama nazionale che arriveranno in città nel corso della prossima stagione e, tra i vari spettacoli in cartellone, anche il teatro ragazzi per le scuole.
Sono convinta che dobbiamo investire sempre di più nella cultura, elemento costitutivo e centrale nella vita di un comune, il teatro è un’opportunità di crescita, di trasformazione, di evoluzione per ognuno di noi, come individuo e come società.
Le cose, viste da un’altra prospettiva, possono acquistare colori e forme diverse, regalando emozioni e sensazioni nuove. Non mancheranno l’operetta, la danza, la musica e la prosa, caratterizzata, quest’anno, da spettacoli con un curioso tratto comune: richiamare alla memoria intramontabili capolavori e magnifici personaggi del cinema e della letteratura».
«Accanto alla stagione di prosa – conclude l’assessora – proseguirà la nostra attività al fianco del teatro dei ragazzi, con le rassegne dedicate ai bambini piccoli e con il teatro amatoriale, riscontrando, ogni volta, buoni risultati in termini di gradimento da parte del pubblico. Cosa questa che ci spinge a proseguire su questa strada e a coltivare la passione dei ragazzi, accompagnandoli nella trasformazione da pubblico adolescente a pubblico adulto, provando a offrire loro non un prodotto, ma un’esperienza culturale ed emotiva».
Tra i protagonisti della Stagione di Macomer artisti del calibro di Lucia Poli, Giuseppe Pambieri, Paola Quattrini, Cochi Ponzoni e Erika Blanc, Andrea Giordana e Galatea Ranzi, il cantautore e attore siciliano Mario Incudine, Guenda Goria, il chitarrista e compositore Francis Kuipers e la cantautrice Patrizia Laquidara, la campionessa Fiona May con Luisa Cattaneo e l’étoile Luciana Savignano. Riflettori puntati su Le Lucide – Tiziana Troja e Michela Sale Musio, Cristina Maccioni, Senio Giovanni Barbaro Dattena e Mariano Cirina, accanto a CPP Padova Danza e il Balletto di Siena, e agli irresistibili Freakclown – al secolo Alessandro Vallin e Stefano Locati.
Focus su temi cruciali come le discriminazioni e la violenza di genere fino all’estremo del femminicidio con “La conosci Giulia?” di LucidoSottile e Giulia Giornaliste Sardegna (in collaborazione con Corecom) e un’inedita versione della favola di “Barbablù”, ma anche nello splendido “Bolero” danzato da Luciana Savignano, accanto a una riflessione sulla cosiddetta “terza età” tra passione e nostalgia con “Quartet” di Ronald Harwood e “Le ultime lune” di Furio Bordon e una corsa per la vita in “Maratona di New Your” di Edoardo Erba in un’inedita versione “al femminile”. Un incantevole e divertente bestiario in “Animalesse” con la verve di Lucia Poli, un ritratto di Clara Schumann ne “La pianista perfetta” di Giuseppe Manfridi e un omaggio a Giuseppe Verdi con la “Grande Suite Classique Verdiana”, musica da film in “Music&Movie” dell’omonimo Trio e giochi di parole e rimandi beckettiani in “Piove Governo Ladro” di e con Senio Giovanni Barbaro Dattena mentre le arti circensi impreziosiscono tra bicchieri volanti e bottiglie sonore la “degustazione” comica de “Le Sommelier”.
Ouverture con brio – venerdì 29 novembre alle 21 – con “La conosci Giulia?” di LucidoSottile, un progetto di Giulia Giornaliste Sardegna (in collaborazione con il Corecom Sardegna) con drammaturgia di Tiziana Troja e Vito Biolchini, ispirata alle testimonianze di Susi Ronchi, Roberta Celot, Serena Schiffini, Alessandra Addari, Daniela Paba, Daniela Pinna, Mara Cinquepalmi e ai testi di Michela Sale Musio, Vanessa Podda, Angelo Trofa, Valentina Fadda, Ambra Pintore e della stessa Tiziana Troja, che firma la regia, per un viaggio nel cuore di una redazione tra inchieste, interviste e ospiti “a sorpresa”. Focus sulle rivoluzioni culturali, sociali ed economiche del Novecento e sul ruolo delle donne ieri e oggi, tra pregiudizi e luoghi comuni, battaglie e conquiste per una riflessione ironica (ma non troppo) sulle questioni di genere tra discriminazioni e abusi, con particolare attenzione al mondo della comunicazione, specie su temi delicati e scottanti come il femminicidio: “le parole sono importanti!”.
Sotto i riflettori Le Lucide – Michela Sale Musio e Tiziana Troja, Cristina Maccioni, Angelo Trofa, Leonardo Tomasi, Vanessa Podda, Valentina Fadda, Ambra Pintore, Federico Valenti, Diego Milia, Tanya&Mara e il Kor Vocal Ensemble – con la voce “fuori campo” di Elio Turno Arthemalle. Una pièce scoppiettante che privilegia la chiave dell’ironia per affrontare argomenti importanti e offrire spunti di riflessione su derive pericolose del presente ma anche su irrinunciabili progressi in direzione delle pari opportunità e dei diritti umani, a cominciare dall’idea futuristica ma non troppo di una redazione diretta da una donna…
La magia del nouveau cirque tra clownerie, oggetti volanti e numeri acrobatici – giovedì 12 dicembre alle 21 – con “Le Sommelier”, una “degustazione ad alto tasso di comicità”di e con Alessandro Vallin e Stefano Locati alias i Freakclown per la regia di Philip Radice, con le creazioni luminose di Tommaso Tagliabue e gli effetti sonori di Luca De Marinis, per un omaggio alla scienza enologica e alla cultura del vino. Una pièce divertente e coinvolgente ispirata alla bevanda di Bacco, con bicchieri che girano nell’aria e bottiglie sonore, sketches e gags esilaranti in una fantastica scenografia ricca di mistero e poesia, per ricordarci che – come diceva Luigi Veronelli – “Il vino è il canto della terra verso il cielo”.
Sguardi sulla vecchiaia, un’età preziosa in cui raccogliere i frutti dell’esistenza – giovedì 16 gennaio alle 21 – con “Le ultime lune” di Furio Bordon nell’interpretazione di Andrea Giordana (nel ruolo che fu di Marcello Mastroianni) accanto a Galatea Ranzi e Luchino Giordana per la regia di Daniele Salvo. La fortunata pièce – vincitrice del Premio IDI / Istituto del Dramma Italiano nel 1993 e del Premio della Critica a Bruxelles nel 2003 – descrive la solitudine e i rimpianti di un anziano professore, in procinto di trasferirsi in una casa di cura per non essere di peso per la famiglia. Tra dialoghi con la moglie morta da tempo e contrasti con il figlio, il protagonista si racconta in uno struggente addio alla vita.
S’intitola “Music & Movie” il progetto dell’omonimo trio, formato da Mauro Usai (flauto e sax soprano), Omar Bandinu (pianoforte) e Pierluigi Manca (contrabbasso) – in cartellone venerdì 24 gennaio alle 21 – che rende omaggio ai grandi compositori di musica da film e a registi come Federico Fellini, Bernardo Bertolucci e Giuseppe Tornatore. Un concerto dedicato alle colonne sonore firmate da Ennio Morricone, Ryūichi Sakamoto e Nino Rota, fino alle note sensuali e malinconiche del tango di Astor Piazzolla, senza dimenticare autori come Duke Ellington e George Gershwin. Una preziosa antologia di “pagine musicali per il Cinema” accompagnate da immagini “a tema” sul filo delle emozioni.
Un cast stellare per “Quartet” di Ronald Harwood sul ritorno sulle scene di quattro celebri cantanti lirici per un omaggio a Giuseppe Verdi – venerdì 31 gennaio alle 21: sotto i riflettori Giuseppe Pambieri, Paola Quattrini, Cochi Ponzoni e Erika Blanc che, diretti da Patrick Rossi Gastaldi, incarnano gli artisti ormai al tramonto, ma ancora capaci di ammaliare il pubblico con le loro voci. Ospiti di una casa di riposo dove riaffiorano antiche passioni e rivalità, i quattro si apprestano a rivivere i fasti del passato in un recital, mentre la vita offre l’occasione di rimediare agli errori commessi e guardare con ritrovata fiducia al futuro nella brillante e dolceamara commedia, che finisce con un ultimo coup de théâtre.
Raffinate alchimie sonore – sabato 8 febbraio alle 21 – per “C’è qui qualcosa che ti riguarda”, il concerto della cantautrice siciliana, veneta d’adozione, Patrizia Laquidara, sulle tracce dell’omonimo album, caratterizzato da venature rock e blues che si fondono alle atmosfere rarefatte predilette dall’artista, con echi della musica e della cultura brasiliana. Un’antologia di canzoni che affrontano temi difficili come la violenza sulle donne ne “Il Cigno”, ma anche una visione salvifica del femminile come in “Acciaio” e “Preziosa”, oltre all’attualità delle migrazioni, con un invito a guardare oltre le apparenze e cercare la bellezza nascosta, per un viaggio tra storie ed emozioni nel segno della poesia.
Lucia Poli è la protagonista – domenica 16 febbraio alle 21 – di “Animalesse”, raffinata antologia di “storie di animali in prosa, in poesia, in musica” sulle note dell’organetto di Rita Tumminia con le illustrazioni di Giuseppe Ragazzini e il disegno luci di Henry Banzi. Una pièce divertente in cui gatte, topastre, asine, scarafaggette, bestiole, bestiacce e bestioline si raccontano in tutta libertà, sulla falsariga dei surreali monologhi e delle poesie di Stefano Benni, delle novelle in punta di penna di Aldo Palazzeschi e delle trame in noir di Patricia Highsmith e Leonora Carrington. Un delizioso bestiario affidato al talento istrionico di un’artista capace di dar corpo e voce alle creature dell’immaginario.
“Bolero/ Prigionia di un amore” di Milena Zullo – in programma lunedì 2 marzo alle 21 – con un’intensa Luciana Savignano, in scena con Massimo Scola e i Solisti della C.P.P. Padova Danza diretta da Gabriella Furlan Malvezzi sulle note del capolavoro di Maurice Ravel, affronta il tema doloroso e purtroppo attuale della violenza di genere e del femminicidio. L’étoile incarna una femminilità ferita, mortificata e oppressa, in una coreografia che gioca sul contrasto tra la sensualità della musica, simbolo di erotismo e passione nella versione di Maurice Béjart e l’orrore della crudeltà fisica e psicologica. Un’intrigante partitura per corpi in movimento, tra parole e note, per descrivere il rapporto tra carnefice e vittima e la distruzione della bellezza.
Omaggio a Giuseppe Verdi – venerdì 13 marzo alle 21 – con la “Grande Suite Classique Verdiana” del Balletto di Siena: le coreografie di Marco Batti disegnano un inedito ritratto del grande compositore, dove vita e arte s’intrecciano per un viaggio tra i capolavori del melodramma, con un’antologia di arie indimenticabili e affascinanti pagine d’opera. Sulle note de “La Traviata”, “Simon Boccanegra”, “I Vespri Siciliani”, “Nabucco” e “Rigoletto” i danzatori interpretano i momenti cruciali della storia dei personaggi, come evocati sulla scena, accanto alle vicende private del maestro, «uomo dell’Ottocento, ma con uno spirito dai tratti contemporanei, innovatore musicale e esploratore della psiche umana».
Riflettori puntati – sabato 21 marzo alle 21 – su Francis Kuipers, eclettico chitarrista e compositore britannico, autore di colonne sonore per il cinema e direttore del Dipartimento di Musica e Suono di Fabrica, famoso per il sodalizio con il poeta Gregory Corso accanto alle collaborazioni con artisti come Antonello Salis, Massimo Urbani, Luis Agudo, Enrico Micheletti, Joe Garceau, Janet Smith e Champion Jack Dupree. Straordinario interprete dello strumento a sei corde, Francis “Superguitar” Kuipers, che ha eletto l’Italia a sua seconda patria, ritorna nell’Isola per regalare nuove emozioni in musica con la sua cifra che spazia tra rock e blues, con variazioni in jazz e testi spesso ironici e surreali.
Una corsa per la vita con “Maratona di New York” di Edoardo Erba – in cartellone sabato 28 marzo alle 21 – in un’inedita versione al femminile con l’ex campionessa mondiale di salto in lungo Fiona May, al suo debutto in teatro, insieme con Luisa Cattaneo per la regia di Andrea Bruno Savelli. La fortunata pièce rappresenta un’ardua sfida sul piano fisico oltre che interpretativo, per la necessità di coniugare il ritmo dei passi e dei pensieri nel serrato dialogo da cui affiorano i ricordi lieti e dolorosi di una lunga amicizia. Due donne in gara con se stesse e con il mondo, con due temperamenti diversi, una forte e determinata l’altra più fragile e insicura, ma unite dall’affetto e dalla solidarietà oltre che dalla passione per lo sport.
“Piove Governo Ladro” scritto, diretto e interpretato da Senio Giovanni Barbaro Dattena, in scena con Mariano Cirina – sabato 4 aprile alle 21 – prende spunto dagli antichi proverbi, sintesi folgoranti e simboli di una saggezza popolare, per reinterpretarli in chiave surreale tra giochi di parole e riflessioni sull’esistenza. Una pièce ricca di ironia dal sapore quasi beckettiano in cui due barboni dal misterioso passato si perdono in raffinate dissertazioni e acute indagini filosofiche sul significato letterale e metaforico delle parole, con effetti di irresistibile comicità. Uno spettacolo divertente e a tratti dissacrante in cui due clochards – come moderni clowns – rivelano nella loro lucida follia il senso della vita.
S’ispira a Clara Schumann “La pianista perfetta” di Giuseppe Manfridi, con Guenda Goria e Lorenzo Manfridi per la regia di Maurizio Scaparro – venerdì 17 aprile alle 21: un ruolo su misura per la poliedrica attrice e musicista, che incarna l’artista di fama internazionale, raffinata interprete dello strumento a tastiera e brillante compositrice, ma anche madre e moglie innamorata. Figura di spicco del Romanticismo, Clara (si) racconta nel pomeriggio prima di un concerto importante, quando tutto sembra andare per il verso sbagliato e giunge la notizia dell’internamento del marito Robert, ma rimane l’amore per la musica: “La mia immaginazione non può figurarsi una felicità più bella di continuare a vivere per l’arte.”
Viaggio nella mente di un assassino – giovedì 23 aprile alle 21 – con “Barbablù” di Costanza DiQuattro, originale riscrittura della celebre favola interpretata dal cantastorie siciliano Mario Incudine con la regia di Moni Ovadia, dove il protagonista si confessa in un lucido delirio, un flusso di coscienza in cui narra i traumi dell’infanzia e il suo dramma di amante deluso. Un monologo sorprendente in cui riaffiorano antiche ferite e l’insoddisfazione di uno spirito inquieto e tormentato: il serial killer ante litteram ricorda le sue vittime, «le sette vite distrutte fino all’ultima, l’unica per la quale valeva la pena fermarsi» mentre fantasia e realtà si mescolano, tra antiche e moderne cronache a tinte noir.
La Stagione 2019/20 de La Grande Prosa / Danza / Musica / Teatro Circo al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiBACT / Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e dell’Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Macomer con il prezioso contributo della Fondazione di Sardegna e il supporto di Sardinia Ferries che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dalla Sardegna.
La campagna abbonamenti per la Stagione 2019-2020 di Macomer inizierà lunedì 18 novembre dalle 17.30 alle 19 presso la Biblioteca – e proseguirà tutti i giorni dal lunedì al venerdì – dalle 17.30 alle 19 fino al 28 novembre.
Info e contatti: cell. 347.8777538 – www.cedacsardegna.it
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