Il riconoscimento premia il personaggio che si è distinto particolarmente per la sua dedizione e i risultati raggiunti nel mondo dell’agricoltura, dell’ambiente e del territorio.
Montezemolo è stato presidente del Conaf per due mandati, dal 1985 al 1992 e oggi il Conaf, a distanza di 25 anni dalla sua presidenza, lo ricorda come il protagonista della revisione della norma fondamentale di riferimento (la Legge 152/99) che definisce competenze non più limitate alle produzioni agricole e forestali e al genio rurale.
È stato il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ad aprire a Matera, capitale europea della Cultura, il congresso nazionale degli agronomi e dottori forestali con focus su protezione ambientale e cura del territorio.
La giornata conclusiva del congresso nazionale si è aperta con l’assegnazione del premio intitolato a “Massimo Cordero di Montezemolo”, a Daniela Ducato, considerata tra le figure più illustri e innovatrici della storia dell’agricoltura italiana.
È stato il sottosegretario all’Agricoltura Giuseppe L’Abbate a premiare Daniela Ducato con una corona di alloro di vere foglie rivestite d’oro sostenibile, riferendo che la strada indicata dall’imprenditrice sarda è la medesima su cui sta investendo il Governo. Anche la ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova nel suo messaggio ha puntualizzato quanto sia importante e urgente una sostenibilità praticata, non solo proclamata.
Sabrina Diamanti, presidente del Conaf, ha spiegato che: “Questo premio va ad una persona che con il suo agire è la perfetta testimone degli obiettivi di agenda 2030 che hanno caratterizzato questo congresso nazionale”.
Durante la cerimonia è stato evidenziato il ruolo di Daniela Ducato nel saper tessere comunità e generare l’innovazione green con la creazione di networking multidisciplinari di valorizzazione delle competenze scientifiche e imprenditoriali.
Ed ancora nel dare concretezza con l’organizzazione di reti commerciali collaborative: dalla produzione con industria 4.0 alla logistica, dalla condivisione di beni materiali e immateriali alla distribuzione, sempre nel segno dell’innovazione e della sostenibilità economica ed ambientale.
Le industrie verdi Edizero sono la prima realtà d’Europa per recupero di scarti agricoli e forestali, altrimenti destinati a rifiuti, che invece sono trasformati con industria a km zero in biomateriali. Le 100 eccedenze diventano eccellenze con gli attuali 150 prodotti ecologici certificati presenti sul mercato e destinati a diversi settori merceologici. Daniela Ducato segna la storia italiana dell’agricoltura la innova e la rinnova nella bioedilizia.
“Il mio grazie va ai progettisti e alla rivendite dell’edilizia che con le loro competenze il loro presidio sul territorio e la loro vicinanza alle imprese edili sono gli artefici dell’utilizzo dei biomateriali edizero, e della loro diffusione per una architettura sana che diventa paesaggio sano”, ha dichiarato Daniela Ducato, “strategico è il ruolo di Confcommercio Campidano Green nel creare insieme ai comuni nuovi strumenti verdi e di partecipazione a costo zero”.
“Tra questi la reintroduzione, anche nei paesi più piccoli, delle commissioni alle attività produttive per ridar voce alle imprese locali. A ciò si affiancano programmi di formazione capaci di aprire strade inesplorate come bene sta facendo Confcommercio Giovani. Storicamente il commercio è scambio di culture ed è portatore del nuovo. Occorre restituire al commercio quei valori simbolici che da sempre gli appartengono e da cui origina l’innovazione”.
“Questo riconoscimento premia Daniela Ducato ma anche un’intera filiera di aziende nostre associate”, ha spiegato Alessandro Piu, presidente Confcommercio Campidano Green, “è primario obiettivo di Confcommercio Campidano Green creare azioni per un commercio che i suoi punti di forza nelle filiere di prossimità associate alla salvaguardia del territorio”.