La teoria dell’evoluzione e della selezione naturale in “Galápago” di e con Iván Benito – sabato 16 novembre alle 20 a Sa Manifattura a Cagliari (invece che al Bastione di Saint Remy), un solo acrobatico che fonde danza contemporanea e cultura di strada, quasi a sintetizzare il percorso dell’artista. Esordi da autodidatta, tra parkour e capoeira, fino alla scoperta del nouveau cirque e infine della danza, nel tentativo di superare i propri limiti e varcare nuovi confini alla ricerca di un proprio linguaggio. Il danzatore e coreografo sbarca nell’Isola con “Galápago” (primo premio al Concorso coreografico internazionale Burgos-New York): “Cerco. Corro. Salto. Mi nascondo. La natura è in costante lotta per la sopravvivenza” – scrive nelle note: “La capacità di adattarsi al nostro ambiente è ciò che ci tiene in vita”.
“La danza oltre il corpo” è il tema e titolo dell’incontro – in programma sabato 16 novembre alle 20.15 a Sa Manifattura a Cagliari – con la danzatrice e coreografa Caterina Di Rienzo (dottore di ricerca in Filosofia e Teoria delle Scienze Umane), autrice di saggi e caporedattrice della rivista Ágalma che, attraverso l’originale elaborazione di Maurice Merleau-Ponty, propone una filosofia della danza attraverso una “filosofia della chair”, allo scopo di ricollocare la danza nell’evoluzione stessa dell’arte e delle arti nella loro relazione col pensiero.
Intriganti visioni d’autore – sabato 16 novembre dalle 21 a Sa Manifattura con la prima nazionale di “Short Cuts” de La Veronal diretta dal coreografo Marcos Morau che firma, insieme ai danzatori e con la collaborazione drammaturgica di Pablo Gisbert, El Conde de Torrefiel, Roberto Fratini e Celso Giménez, i quattro pezzi che rappresentano una sintesi della cifra espressiva della compagnia spagnola. Sotto i riflettori Núria Navarra, Lorena Nogal, Manuel Rodríguez, Marina Rodríguez, Sau-Ching Wong, per una significativa antologia che comprende “Siena”, in un gioco di rifrazioni tra arte e vita, l’idea del corpo e lo sguardo sull’umanità; “Voronia” sulla geografia segreta della Terra, fino alla grotta più profonda, da cui inizia una narrazione sull’origine del Male; “Bologna-Pasolini”, un omaggio allo scrittore, cineasta e poeta, alla sua poetica e al suo mondo, in un affresco crudele e insieme lirico della società, dopo la sua morte atroce, che ci rende insieme “vittime e carnefici”, e “Kova – Strumenti Geografici” in cui si fondono i codici creativi elaborati dalla compagnia per definire sequenze di movimento all’interno di una performance.