Si tratta del singolo (registrato presso LS STUDIO di Mantova durante una pausa estiva) “L’Italia al tempo del vinile“, con sola voce e chitarra, un po’ come i songwriter americani degli anni Settanta. Il Mondo è quello. Una folk a sei corde arpeggiata in finger style, una voce libera, improvvisata senza correzioni e accorgimenti sonori.
Avrei voluto registrare tutto un album, con questa modalità abbastanza anacronistica ma a me molto cara. Amo Neil Young, James Taylor, Bob Dylan e tanti altri confratelli di sangue musicale del periodo: quello, insomma, del vinile quotidiano – dice Bonaffini.
Il brano, però, ritrae in maniera romantica e ironica il nostro Paese, oggi: ora.
L’Italia, al tempo del vinile, è quella di adesso perché comunque – anche se i supporti fisici (compresi i CD) sono stati fortemente messi alla prova dalla circuitazione liquida (dal download allo streaming), come dice Bonaffini: “È l’Italia al tempo del vinile, che non vuole morire, che ha ancora tante cose da finire“, lasciando così un testamento d’autore, un passaggio di testimone tra generazioni che, a cavallo tra i due millenni, sembrano – nel viaggio poetico e metaforico della canzone – ritrovare un luogo e un ideale comune.
Anche la copertina, che riporta il concept di un asinello di legno cavalcato da un cavaliere-bimbo (è Luca all’età di tre anni con la mamma di fianco) evoca gli anni Sessanta.
Una ballata gentile, accesa e forse un po’ ideologica ma senza nostalgia – conclude il cantautore.
La canzone, anticipata da Bonaffini durante alcune date del tour, sarà scaricabile dalle maggiori piattaforme digitali dal 1° dicembre prossimo e presentata dal vivo al Teatro Ratti di Legnano il 3 dicembre, in occasione della Giornata Mondiale della Disabilità.
Conclude Luca, ironicamente:
Certo che è davvero il massimo, omaggiare il vinile uscendo solo on line.
Ma c’è qualcuno, dietro le quinte, che già immagina un possibile 45 giri oppure, chi lo sa, un Long Digital Playing…
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