Di fatto questo nuovo indice, €STR, sostituirà definitivamente EONIA (Euro Over Night Index Average), diventando ufficialmente il tasso di interesse medio delle operazioni effettuate sul mercato interbancario europeo a brevissima scadenza, in inglese definite “overnight”, cioè quelle transazioni che devono essere estinte entro il giorno successivo in cui sono state costituite.
Per agevolare la transizione, vi sarà una prima fase di compresenza che durerà fino a gennaio 2022.
Il tasso €STR, la cui amministrazione e vigilanza spetta alla Banca Centrale Europea, è stato introdotto per rispondere ai requisiti della direttiva sulla Benchmark Regulation (BMR). Questo nuovo indice €STR ha l’obiettivo di garantire maggiore trasparenza e minore volatilità, in quanto sarà determinato in base alle effettive transazioni e non sull’offerta, come avveniva per Eonia.
Cosa cambia per i mutui con €STR?
L’arrivo di €STR è avvenuto dopo anni di ricerca di un nuovo modello di benchmark dei tassi che fosse il più sostenibile possibile, con i rischi di un passaggio così delicato.
Passeranno almeno un paio d’anni prima che l’intero sistema bancario possa percepire il cambiamento – dichiara Renato Landoni, Presidente Kìron Partner SpA – L’introduzione del nuovo parametro €STR avverrà in modo progressivo e convivrà con Eonia; inoltre, dal 2022 sostituirà anche l’attuale Euribor, trasformando il futuro indice in un tasso più stabile e meno volatile.
Al momento, con l’introduzione di €STR, chi intende sottoscrivere un mutuo a tasso variabile, o chi ne possiede già uno, non avrà ripercussioni sulla rata dei mesi scorsi, essendo la quasi totalità dei mutui in Italia legati al parametro Euribor, che resterà comunque in vigore.