Su questi temi si è sviluppato il dibattito, introdotto da Efisio Sanna (PD) che ha illustrato la mozione: “Il tema della mobilità è importante per tutta la città. Oristano è una città pensata e costruita per un traffico veicolare, ma oggi questa è una concezione superata. Il Piano urbano della mobilità è uno strumento importantissimo anche dal punto di vista culturale. Dobbiamo lavorare per ridurre l’utilizzo dell’automobile privata a favore della pedonalità, della ciclabilità e della mobilità lenta”.
Il Presidente commissione trasporti e viabilità Davide Tatti ricordando il lavoro compiuto da questa amministrazione sfociato nel dicembre 2018 nell’approvazione del PUM, si è detto contrario all’istituzione della figura del mobility manager come previsto da una prima versione della mozione.
“Questa non è una città sicura – ha detto Monica Masia (Sport, salute, volontariato, natura) -. Bisogna rimuovere disagi e pericoli per i cittadini: migliorare la scarsa illuminazione pubblica, istituire sensi unici di marcia, dare una soluzione alla ztl nel centro storico per combattere parcheggio selvaggio”
Per Maria Obinu (PD) “occorre un piano per le strisce pedonali e più in generale della segnaletica stradale”.
Secondo Francesco Federico (indipendente) “occorre migliorare i trasporti pubblici urbani, che sono ampiamente sottoutilizzati, allargando il servizio a Santa Giusta e Cabras. Inoltre, bisognerebbe riprendere il progetto del Bike sharing progetto combattere il fenomeno del parcheggio selvaggio sui marciapiedi”.
“Oggi i tempi sono maturi per riproporre il Bike sharing – gli ha fatto eco Luca Faedda (Forza Italia – autosospesi) –. Servirebbe per ridurre il peso del traffico automobilistico. Concordo sull’illuminazione insufficiente, mentre per gli attraversamenti pedonali sarebbe bello utilizzare quelli tridimensionali utilizzate in altri paesi”.
Per Angeloi Angioi (FdI) “molti punti proposti sono condivisibili: strisce pedonali, bike sharing, ma un tema così importante merita un esame più approfondito in commissione”.
“Oristano ha un enorme problema di mobilità – ha detto Andrea Riccio (Progres – Progetu Repubblica Sardinia) -. Lo dimostra il gran numero di incidenti stradali, anche sulle strisce pedonali. Girano troppe macchine e questo è un problema di abitudini e di educazione. Io sarei propenso a chiudere al traffico le aree in prossimità delle scuole per ridurre pericoli per i bambini”.
Giuseppe Puddu (FdI) ha evidenziato come la “mozione riprenda i punti già previsti dal PUM e nella sostanza impegni a rispettare misure già votate dal Consiglio comunale”.
Annamaria Uras ha auspicato interventi “per incentivare l’utilizzo della bicicletta. La discussione che accompagna questa mozione è importante perché può dare più forza ai lavori della commissione”.
Gigi Mureddu (Psdaz) ha segnalato i “problemi agli ingressi della città e negli attraversamenti pedonali. Ci sono tanti interventi che si potrebbero fare, a cominciare dall’inversione del senso di marcia nel piazzale San Martino. Sono d’accordo su tanti punti ma non sulla figura del mobility manager”.
“Occorre fare scelte politiche coraggiose capaci di innescare comportamenti virtuosi come dimostrano i casi delle raccolta differenziata, dell’introduzione del casco per i motociclisti e delle cinture di sicurezza per gli automobilisti” ha osservato Patrizia Cadau (Movimento Cinquestelle).
Danilo Atzeni (Psdaz) ha lanciato l’idea di “campagne di educazione stradale non solo per gli automobilisti ma anche per i pedoni. Inoltre, bisogna combattere il parcheggio selvaggio che ostruendo la visuale diventa un problema per gli attraversamenti”.
Per il Sindaco Andrea Lutzu e l’Assessore alla mobilità Pupa Tarantini il dibattito sul problema traffico è di grande importanza, capace di dare maggiore forza all’azione dell’amministrazione che potrà trovare nuovo impulso anche grazie agli approfondimenti in sede di commissione consiliare.
Sempre ieri il Consiglio comunale, su proposta dell’Assessore al Bilancio Massimiliano Sanna, ha approvato (13 voti a favore) una variazione al bilancio di previsione da 206 mila euro, frutto della cessione delle quote comunali nella società Marine oristanesi. Le risorse incassate potranno essere utilizzate per l’adeguamento del software per il sito istituzionale (12 mila euro), per la videosorveglianza in città (55 mila euro) e per lavori straordinari sugli immobili comunali (139 mila euro).
Il dibattito, con gli interventi Angelo Angioi, Francesco Federico, Giuseppe Puddu, Maria Obinu, Luca Faedda ed Efisio Sanna, si è concentrato sulla controversa vicenda della cessione delle quote possedute dal Comune nella società di gestione del porticciolo turistico di Torre Grande. Una procedura che potrebbe essere definita da un giudice per la decisione delle Marine oristanesi che, non riconoscendo i diritti societari del Comune, ha liquidato le quote comunali al Circolo nautico Oristano.
L’Assessore al Bilancio Massimiliano Sanna ha poi risposto all’interrogazione dei consiglieri Sanna, Obinu e Federico sulla rimozione dei vincoli degli immobili costruiti nei Piani di zona: “Abbiamo affrontato il problema celermente e con la massima attenzione – ha detto Sanna -. Un decreto legge aveva bloccato le procedure attuate per la rimozione del vincolo di inalienabilità, rimandando a un successivo decreto la determinazione delle tariffe. Oggi, insieme ai notai, abbiamo trovato una soluzione con la clausola del salvo conguaglio che garantisce tutti i soggetti interessati”.
Efisio Sanna (PD) ha replicato evidenziando forti ritardi: “Già da gennaio o febbraio sarebbe bastato guardare cosa facevano altre città, come Cagliari, per utilizzare la formula salvo conguaglio e si sarebbe evitato di bloccare le compravendite per un anno”.
Il Consiglio, su proposta dell’Assessore al Bilancio Massimiliano Sanna, ha quindi ratificato una delibera di Giunta per una variazione al bilancio di previsione da 49 mila euro. La proposta è stata approvata con 11 voti a favore e 2 astenuti.
Approvazione all’unanimità (14 voti a favore), infine, per il trasferimento del mercatino di via Aristana e Arborena (provvisoriamente ospitato nella via Ugone) nella nuova area mercatale nel piazzale delle ex case minime, tra le vie S. Antioco, Palmas e Iglesias.
“Nella nuova piazza saranno sistemati 54 posteggi – ha precisato l’Assessore alle attività produttive Pupa Tarantini -. 22 saranno riservati al settore alimentare e 32 al non alimentare. Una riserva di 7 posti è stata prevista per i produttori agricoli e di 3 per le produzioni tipiche artigianali e agroalimentari”.
Nel corso del dibattito i consiglieri Davide Tatti (Fortza Paris), Efisio Sanna (PD), Antonio Iatalese (Forza Italia autosospesi) e Gigi Mureddu (Psdaz) hanno evidenziato l’importanza della riqualificazione dell’area e del trasferimento del mercatino.
“Un risultato – è stato detto – al quale hanno contributo le amministrazioni che si sono succedute nel corso degli anni”.
“È un momento importantissimo per la città e per quel quartiere in modo particolare – ha puntualizzato il Sindaco Lutzu -. Il merito va condiviso con le diverse amministrazioni che si sono succedute. Io, con la Giunta Nonnis, firmai l’ordinanza di demolizione delle case minime e fu una scelta difficile. Oggi vediamo il frutto di anni di lavoro. Ringrazio il consiglio e in particolare i consiglieri di minoranza che oggi garantiscono il numero legale, ma richiamo la maggioranza a garantire la presenza in aula”.