Da questa mattina la Brigata “Sassari” e il suo comandante, il generale Andrea Di Stasio, sono cittadini onorari di Paulilatino.
Il conferimento delle due cittadinanze onorarie, votato all’unanimità e deliberato oggi dall’amministrazione comunale di Paulilatino, è avvenuto nel corso di una cerimonia svoltasi in municipio alla presenza del sindaco Domenico Gallus, del prefetto di Oristano Gennaro Capo e di altre autorità civili e militari dell’oristanese.
Il corteo si è poi avviato verso la chiesa parrocchiale di San Teodoro per assistere alla messa officiata dal parroco don Giovannino Peddio.
Al termine, in un’affollata sala consiliare, si è tenuta la riunione del consiglio comunale straordinario dove è stata data lettura delle motivazioni del conferimento della cittadinanza onoraria alla Brigata “Sassari” e al generale Andrea Di Stasio, comandante dei “dimonios”.
Alla Brigata “Sassari”, si legge nella motivazione, in quanto “Fulgido esempio dei valori più alti e nobili che contraddistinguono l’antica stirpe del popolo sardo di cui ne rappresenta la miglior virtù”.
Al generale Andrea Di Stasio, “Per l’attenzione, la cura e l’amore che ha dimostrato nei confronti della Sardegna e dei sardi, per le grandi doti umane che lo hanno contraddistinto quale comandante della Brigata “Sassari”, perché è stato accolto dai sardi e si comporta da sardo, completamente integrato nella terra che rappresenta per carattere, orgoglio e appartenenza”.
Infine il corteo si è diretto verso il monumento ai caduti del paese dove sono stati ricordati i giovani soldati sardi caduti durante le guerre.
La cerimonia commemorativa, organizzata nell’ambito delle iniziative legate alle celebrazioni del “Giorno dell’Unità Nazionale” e della “Giornata delle Forze Armate”, ha visto la partecipazione della banda musicale della Brigata “Sassari” che sulle note della “Leggenda del Piave” ha scandito il momento solenne della resa degli onori ai caduti e della deposizione di una corona d’alloro ai piedi del monumento di via IV novembre, seguita dalle note del “Silenzio”.