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La formalizzazione dell’intesa – firmata a Sassari dal presidente del Consorzio Pasquale Taula e dal rappresentante di Eni Rewind Maurizio Piras davanti al notaio Andrea Porqueddu – segue il preliminare che era stato sancito nel 2017 tra l’azienda e il Consorzio, primo passo per riavviare il cuore pulsante dell’ex petrolchimico, la cosiddetta “Macroisola” che nelle intenzioni del CIP ospiterà il nuovo punto di riferimento per il polo industriale del nordovest. Si tratta di un risultato storico, fortemente voluto dal management uscente del Consorzio e finanziato dal Ministero dello Sviluppo economico: è la prima volta, infatti, che una società del gruppo Eni accetta di cedere una parte dell’ex polo petrolchimico.
La firma dell’accordo è stata apposta proprio nel giorno dei funerali di Carlo Ponti, il dipendente del Consorzio scomparso tragicamente sabato scorso durante un’immersione al largo di Stintino: per questo motivo il presidente del CIP Pasquale Taula proporrà di intitolare la strada appena acquisita proprio alla memoria di Ponti, uno dei suoi più stretti collaboratori.
Già nel 2016 il Consorzio aveva presentato all’allora Syndial una manifestazione di interesse per l’acquisizione delle aree ormai dismesse, al fine di restituire al sistema delle imprese quella parte dell’ex petrolchimico non più utilizzata. La strada che da oggi è proprietà del Consorzio è lunga circa tre chilometri e larga dodici metri. Il Consorzio provvederà alla sistemazione della strada, all’installazione della recinzione perimetrale e la realizzazione dei varchi necessari utilizzando il finanziamento ministeriale ottenuto attraverso il Contratto d’Area.
Grazie a questo passaggio fondamentale, si potranno ora completare i progetti consortili sul principale sito industriale tra quelli gestiti, dove potranno trovare spazio un terminal portuale dedicato all’industria, un polo cantieristico navale criogenico e tutte quelle realtà imprenditoriali, anche di dimensioni rilevanti, che potrebbero beneficiare dei vantaggi della Zona Economica Speciale (ZES) e del recente status di Area di Crisi Complessa.