I percorsi formativi per responsabile tecnico delle operazioni di revisione dei veicoli, in base alla delibera del 12 giugno 2003 della Conferenza Stato-Regioni, prevedevano una durata minima di trenta ore per la revisione periodica dei veicoli e di ventiquattro per quella dei motocicli e ciclomotori. La Regione Sardegna, recepito l’accordo, con la delibera di Giunta n. 19/3 del 12 maggio 2010 ha approvato le disposizioni sulle modalità di organizzazione e gli standard formativi per lo svolgimento dei corsi regionali. In seguito, con la direttiva dell’Unione Europea del 2014, sono stati introdotti nuovi criteri di formazione degli ispettori: il Ministero dei Trasporti ha definito i nuovi requisiti formativi, ma la Regione Sardegna non ha ancora provveduto a organizzare i corsi regionali. Un ritardo che rischia di mettere a repentaglio la licenza di tanti operatori privati sardi che, in mancanza del titolo rilasciato al termine del corso di aggiornamento, non potranno continuare a esercitare l’attività di controllo. Per questo occorre che la Regione si attivi nell’immediato.
Questa la richiesta del consigliere regionale del M5S Michele Ciusa, primo firmatario di una mozione (sottoscritta dai consiglieri M5S D. Manca, A. Solinas, R. Li Gioi) che impegna il Presidente Solinas e la Giunta a dare immediata attuazione all’accordo della conferenza permanente per i rapporti tra Stato e Regioni sui “Criteri di formazione dell’ispettore dei centri di controllo privati autorizzati all’effettuazione della revisione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi“.
Chi ha conseguito il titolo di responsabile tecnico al 30 aprile 2018 – spiega Ciusa – deve oggi obbligatoriamente seguire un corso di aggiornamento della durata di 20 ore per poter continuare a esercitare l’attività di ispettore di revisione. È quindi necessario disciplinare i corsi di formazione teorico-pratici propedeutici agli esami di abilitazione e quelli di aggiornamento per consentire agli ispettori il mantenimento del titolo abilitativo.