Il gap nei trasporti che ci divide dalle altre regioni italiane rappresenta per la nostra Isola una mancanza strutturale mai risolta. Gli investimenti per l’implementazione della rete ferroviaria e l’acquisto dei convogli sono ancora oggi ben lontani dal colmare il divario che ci separa dal resto d’Italia. La Regione non è in grado di garantire ai cittadini sardi l’effettivo godimento del diritto alla mobilità di persone e merci, tanto che appare ancora oggi un miraggio il miglioramento della qualità della vita dei pendolari. Impossibile immaginare l’integrazione delle aree interne dell’isola con il versante costiero, per contribuire a superare il fenomeno dello spopolamento e impoverimento delle aree interne.
La rete ferroviaria sarda, che si estende per circa 1.038 km, di cui circa 430 km a scartamento ordinario e 608 km a scartamento ridotto, risente di un forte divario strutturale e tecnico se paragonata alla situazione del resto d’Italia. In particolare, le linee a scartamento ordinario non hanno beneficiato di investimenti infrastrutturali significativi, ma soltanto di interventi circoscritti e frammentari, con la conseguenza che continuano a registrarsi gravissimi disagi a carico dei pendolari; migliaia di persone costrette a confrontarsi con disservizi quotidiani e con l’ormai non più tollerabile durata dei tempi di percorrenza della dorsale sarda.
Questo l’intervento della capogruppo del M5S, Desirè Manca, prima firmataria di una mozione che impegna il Presidente Solinas e la Giunta a risolvere le annose problematiche della rete ferroviaria, adeguandola ai modelli sperimentati con successo nelle altre regioni italiane e in Europa.
La Regione deve programmare un piano di investimento adeguato. Come primo passo è necessario negoziare con il governo nazionale una più equa ripartizione delle risorse per ottenere un congruo incremento di quelle assegnate alla Sardegna. Presidente e Giunta regionale devono impegnarsi a mettere in atto un processo di ammodernamento e riqualificazione complessiva della rete ferroviaria della Sardegna, con particolare riferimento alla dorsale sarda, che comprenda il raddoppio della linea e l’elettrificazione della rete.