L’Istituto di studi e ricerche Camillo Bellieni di Sassari festeggia i primi trent’anni di vita.
La cerimonia del trentennale si svolgerà sabato 23 novembre, dalle 16:30, nella Sala conferenze dell’Hotel Grazia Deledda, in viale Dante, alla presenza del direttore scientifico Michele Pinna, della presidente Maria Doloretta Lai e di tutti gli operatori, i docenti, gli allievi, i giornalisti, gli amministratori, i politici e i simpatizzanti che in questi decenni hanno avuto modo di collaborare alle innumerevoli iniziative messe in campo dalla struttura.
Sarà una straordinaria occasione per incontrare i protagonisti e rivivere le numerosissime esperienze realizzate dall’associazione fondata nel novembre del 1989 con il nome di Camillo Bellieni, soldato della Grande Guerra, storico e filosofo, anima del movimento combattentista sardo e italiano, fondatore e primo direttore nazionale del Partito Sardo D’Azione. Meno noto di Emilio Lussu al grande pubblico, è stato tuttavia uno degli intellettuali sardi di levatura europea più lucidi e raffinati della prima metà del Novecento.
[foto id=”290458″]La serata presentata, da Salvatore Taras, sarà animata da interventi, mostre, esposizione di locandine storiche, testimonianze video, recitazioni poetiche a cura di Antonello Unida, Clara Farina e Roberto Demontis, e quindi dai canti de “Su Cuncordu Castellanesu”, quale veicolo per raccontare lo spirito e l’azione di un’istituzione che rappresenta un po’ la cartina al tornasole di trent’anni di storia culturale e politica non solo della Sardegna, ma anche dell’Europa. Sarà inoltre presentata l’ultima pubblicazione promossa a marchio Is.Be, il libro postumo del compianto Enzo Espa, “La risata dei muri vecchi”, relativo agli insulti, imprecazioni, ingiurie dei parlanti la lingua sarda logudorese.
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Sin dalla sua fondazione, avvenuta nello stesso anno della caduta del Muro di Berlino, pur nella sua autonomia organizzativa l’Istituto ha coltivato con cura metodologica e scientifica i valori storici del sardismo culturale, dell’autonomismo e dell’indipendentismo – ha spiegato Michele Pinna. – E ne ha seguito, pur nella propria indipendenza di giudizio, i mutamenti politici e organizzativi che rendono codesti valori più che mai attuali, anche nel tempo presente, nella consapevolezza che la nostra isola non sia affatto slegata dalle vicende politiche e culturali internazionali.
L’Istituto Bellieni si è distinto in particolar modo nell’ambito della tutela e della valorizzazione della lingua, della storia, della letteratura e della cultura sarda nelle sue diverse forme ed espressioni. È attivo nel coordinamento di sportelli linguistici, nella realizzazione di corsi di alta formazione, nella traduzione dal sardo all’italiano e viceversa per tribunali e uffici pubblici, nella ricerca filosofica e in quella archivistica, ed è editore della rivista periodica Sesuja.
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Membro del Bureau della Coppieters Foundation di Bruxelles aderente all’ALE, è più che mai operoso nella promozione di convegni locali e internazionali inerenti il tema delle Nazioni senza Stato, delle minoranze linguistiche e culturali, dei rapporti politico istituzionali fra la Sardegna, l’Italia e l’Europa.
L’invito è aperto a tutti – ha affermato Maria Doloretta Lai – per chiunque abbia piacere di conoscere la nostra storia e ripercorrere insieme quello che è stato il lavoro svolto finora, e suscitare curiosità anche per ciò che avremo modo di fare e costruire insieme al contributo di persone che ancora non ci conoscono.
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